annalisa scarrone

“TIFO PER ELODIE E PER EMMA. IN ITALIA SIAMO POCHE CANTANTI DONNE E CI ROMPONO PARECCHIO, SE CI SPOGLIAMO TROPPO, SE CAMBIAMO LOOK. NON VA MAI BENE NIENTE” – ANNALISA SCAMBIA IL BELPAESE PER L’IRAN E SI LANCIA IN UNA INVETTIVA IN CUI CIANCIA DI “SOLIDARIETA’” DI GENERE E “PASSI IN AVANTI DA FARE”, DIMENTICANDO IL DIRITTO DI CRITICA - LE VOCI DI UNA GRAVIDANZA, DA LEI SMENTITA: “CREDO SIA UNA CONSEGUENZA DEI TEMPI IN CUI VIVIAMO CON UN’ATTENZIONE MORBOSA SULLE VITE PRIVATE” (IL SUCCESSO HA ANCHE IL SUO ROVESCIO DELLA VESTAGLIA, MON AMOUR: NON SI POSSONO BRAMARE I RIFLETTORI SOLO QUANDO FA COMODO...) – VIDEO

Micol Sarfatti per https://www.corriere.it/sette/incontri/23_novembre_03/annalisa-intervista-6177d3a0-7980-11ee-a899-4ecc4adbacdd.shtml

 

Lo scorso 29 settembre è uscito il suo album E poi siamo finiti nel vortice e ha debuttato al numero 1, così come i singoli che lo hanno preceduto: Bellissima e Mon Amour . Quattro dischi di platino, prima donna a rimanere nella classifica dei dischi più venduti con un singolo per più di 1 anno. A breve inizia una nuova tournée, la prima nei palazzetti dello sport. Nel vortice, più che altro sembra esserci finita lei, Annalisa.

ANNALISA SCARRONE

«È così. Per me l’uscita dell’album è una ripartenza, ho la sensazione di stare mettendo insieme tanti pezzi per costruire, un’altra volta, qualcosa di nuovo. La preparazione del tour mi ha dato grande energia. Questo momento però non è inaspettato, era stato preceduto dai singoli, dalla scrittura degli altri brani. In un certo senso lo avevo già immaginato».

 

Parla veloce, ma sembra pesare ogni singolo vocabolo Annalisa Scarrone, 38 anni, 20 trascorsi nella musica, 13 di notorietà dopo la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, uno di successi senza precedenti. Dal brano Bellissima in poi la sua vita professionale è cambiata: regina delle classifiche, fenomeno di viralità con milioni di visualizzazioni e relativi balletti su TikTok .

(…)

Domani, sabato 4 novembre, farà ballare il Forum di Assago, sold out, prima grande prova live. Riesce a goderselo un po’ questo successo? «Cerco di assaporarlo il più possibile, mi ritaglio dei momenti per guardarlo da fuori e prendere consapevolezza del fatto che sia arrivato con un percorso. È giusto concedersi un po’ di festa senza pensare a niente. Da un altro lato però non sono mai contenta al 100%, penso a quello che posso migliorare. Sono fatta così, non mi rilasso. Vorrei che la mia felicità fosse un carburante, uno spunto per i prossimi lavori. Il mondo della musica è complicato, si riparte sempre da zero, ne siamo consapevoli. Prima di questo momento ce ne sono stati tanti meno belli».

ANNALISA SCARRONE

 

(…)

Bellissima è la canzone della svolta. Quando l’ha scritta si è resa conto del potenziale che aveva?

«Sì, ho sentito subito che aveva uno scatto diverso, ma quando l’ho portata in studio ne ho percepito davvero la forza. La genesi di Bellissima è l’esempio perfetto di quello che le dicevo prima. Nel momento in cui ognuno le ha dato qualcosa è sbocciata. Sono arrivata, come faccio sempre, con il testo e delle suggestioni scritte sulle note del cellulare, poi ci abbiamo messo sopra una melodia fortissima e lì ho pensato “tanta roba”».

 

È un brano pop, ballabile, eppure racconta la storia di una ragazza abbandonata. Non rispecchia la sua situazione sentimentale.

«L’ho scritto nell’agosto 2021, ma l’ispirazione mi era arrivata già da qualche anno. Le mie canzoni hanno sempre un piano temporale sfalsato, ci metto dentro tante emozioni e esperienze diverse. Parto dall’istinto e aggiungo in fase di scrittura. Bellissima ha una storia speciale perché è diventata davvero di tante persone, sentirla cantare nei concerti mi dà sempre un’emozione diversa».

In questa fase il look ha un ruolo innegabilmente importante. I tre singoli Bellissima , Mon Amour e Ragazza sola sono stati accompagnati da tre pettinature diverse: la lunga chioma rossa, un caschetto nero e un taglio corto biondo platino. Come ha lavorato alla metamorfosi?

ANNALISA SCARRONE

«Ho sempre curato il mio aspetto, i miei abiti, ma ad un certo punto ho deciso di voler dare ancora più valore a quello al mio lavoro. Inutile girarci intorno, l’esteriorità è uno strumento molto potente per veicolare il proprio messaggio. Ho deciso di iniziare a fare l’esatto contrario di quello che avevo fatto fino a quel momento: aggiungere e non togliere».

 

Cioè?

«Ho sentito l’esigenza di costruire, di creare un mondo intorno a ogni canzone dopo un decennio passato a mostrarmi sempre e solo per quello che sono. Credo fosse anche il momento giusto per farlo, mi sono sentita pronta, a fuoco. Non voglio più essere semplicemente al meglio delle mie possibilità, ben pettinata e ben vestita, voglio raccontare una storia. Nella copertina di Bellissima sono sensuale, ma sembra che stia piangendo. Lascio immaginare un antefatto. Non sono solo una che si è messa giù da gara per una foto».

 

Poi è arrivato il caschetto nero di Mon Amour.

«Il brano è una seconda puntata, il riscatto dopo l’abbandono. C’è la rivalsa, ma anche la libertà sentimentale e sessuale “ Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me “. Ho pensato a un immaginario da Blade Runner a Valentina di Crepax, da lì il caschetto nero».

ANNALISA SCARRONE

Tante volte il nuovo corso artistico è stato etichettato come «svolta sexy» le ha dato fastidio?

«Non particolarmente. Faccio spettacolo e questo fa parte dello spettacolo. Se un’interpretazione mi riesce bene, mi diverte ed è nelle mie corde perché privarmene? A ogni azione corrisponde una reazione. Se gioco con l’immagine la canzone arriva più diretta».

 

Azione- reazione: la sua laurea in Fisica fa capolino pure quando parla della sua musica. Perché ha scelto questa facoltà?

«Cercavo qualcosa che mi aiutasse a darmi delle risposte, mi sono sempre fatta un sacco di domande, su tutto».

Allora avrebbe potuto fare Filosofia.

«Ho considerato anche questa strada, ma mio padre è un matematico e mi ha influenzata. La Fisica mi sembrava complementare al mio percorso musicale e in, un certo senso, mi ha aiutata, tutto si tiene».

 

ANNALISA SCARRONE

Si è mai immaginata davvero insegnante o ricercatrice?

«No, mai. Ho sempre pensato solo alla musica, ma volevo darmi una possibilità in più e studiare mi è piaciuto. Sognavo di diventare cantautrice sin da quando ero piccola, lo dicevo a chiunque».

Che bambina è stata?

«Egocentrica, mi impuntavo sempre per fare tutto io: recite, balletti, disegni. Durante l’adolescenza sono implosa, mi sono chiusa in me stessa, dovevo conoscermi. Poi nell’età adulta è riemersa la parte istrionica».

 

Al successo di Bellissima ha contribuito la viralità di TikTok, il balletto è stato riproposto in migliaia di video con milioni di visualizzazioni. Oggi tanti artisti scrivono brani per inseguire questo tipo di riconoscimento. «Non è il mio caso, per me è stata una conseguenza bella e inaspettata di un lavoro fatto bene, non un obiettivo. Bellissima è finita in un coro da stadio. Mon Amour è diventata un inno del Pride. Quando le canzoni si prendono degli spazi vuol dire che sono state capaci di interpretare il loro tempo. Sono gioie grandissime per chi fa musica pop, le polemiche non contano».

Qualche mese fa, alla vigilia dell’uscita di E poi siamo finiti nel vortice , è circolata la notizia, smentita da lei, di una sua gravidanza.

ANNALISA SCARRONE 5

«Ho già detto quanto sia stata indelicata. Aggiungo però che mi ha dato ancor più fastidio ritrovarmi a commentare un pettegolezzo nel momento in cui avrei dovuto parlare del mio lavoro, dopo un anno in cui avevo pure raggiunto grandi risultati. Credo sia una conseguenza della notorietà, ma pure dei tempi in cui viviamo, con un’attenzione morbosa sulle vite private».

 

(…) Alla festa di lancio del suo album a Milano c’era Elodie. Siete le cantanti pop del momento. State pensando a una collaborazione?

«E io sono stata alla festa di lancio del suo album. Per ora non abbiamo un progetto musicale insieme, ci stimiamo e penso sia importante sostenerci a vicenda. In Italia siamo poche cantanti donne e ci rompono parecchio, se ci spogliamo troppo, se non ci spogliamo, se cambiamo look... Non va mai bene niente. Anche se ognuna ha la sua strada, è bello fare squadra. Io tifo per Elodie, per Emma e per tante altre. Tutta questa solidarietà tra artisti uomini, invece, non la vedo. Ci sono ancora un bel po’ di passi avanti da fare».

C’è una giovane artista che le piace?

ANNALISA SCARRONE 9

«Molte, le cerco su Spotify e le vedo nei talent come Amici o XFactor. Non credo a chi dice che non servano più a niente, sono un trampolino e una scuola. È un momento con una scena interessante, non c’è un unico nome che emerge».

 

Parteciperà a Sanremo 2024?

«Il Festival ormai è una vetrina importantissima e questo è il momento dell’anno in cui tutti noi artisti iniziamo a pensarci. Per quanto mi riguarda dipende dal brano: deve essere perfetto, se c’è solo un mezzo dubbio, mio o del team, meglio stare a casa».

 

Si era parlato di una sua possibile partecipazione come co-conduttrice. Se ricevesse un invito di Amadeus per questo ruolo lo accetterebbe? 

ANNALISA SCARRONE 33

«Sarebbe bellissimo, anche in futuro. Mi permetterebbe di aggiungere un tassello importante al mio lavoro e sarebbe comunque una grande occasione per fare musica».

Questa intervista uscirà il giorno prima del suo debutto, il 4 novembre, al Forum di Assago, già sold out. Sarà l’inizio della sua prima tournée nei palasport. Come ci arriva?

«Con una preparazione artistica e fisica molto impegnativa. Ho lavorato su tutto: musica, coreografie, costumi, visual ».

 

Dormirà la notte prima del Forum?

«Lo spero. Conto di essere così stanca da crollare. Ci sarà grande tensione, ma vorrei godermi la magia».

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