1- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (“CORRIERE” E ‘’REPUBBLICA”: T’ADORIAM, MONTI DIVINO) 2- STATI IN (S)VENDITA : E SE I FAMOSI SACRIFICI FOSSERO INUTILI, OLTRE CHE INGIUSTI? SE FOSSE LA SOLITA RICETTA ARGENTINA, SPACCIATA PER “COMPITI A CASA” SALVA-EURO? 3- ILVA, O IL TUMORE O IL LAVORO: QUESTO IL PROBLEMA? TUTTI CONTRO TUTTI E PARALISI TOTALE: SONO TORNATE LE DUE GRANDI SPECIALITÀ OLIMPICHE DELL’ITALIA. MA RIGOR MONTIS REAGISCE, E INVIA I MINISTRI. BENE, SAPETE QUANDO CI VANNO? VENERDÌ PROSSIMO! 4- IL CASO ILVA, PER REGOLARE I CONTI CON LA MAGISTRATURA? IN FONDO, LA VOGLIA DI RIVALSA SULLE TOGHE È L’UNICO DENOMINATORE COMUNE DEL TRIO ALFANO-BERSANI-CASINI 5- ULTIME DA UN POST-PAESE. “SARZANA, CROCIATA DEL PARROCO CONTRO IL KEBAB: ‘OFFENDE IL DECORO’. SAPETE PERCHÉ? IL LOCALE E’ PROPRIO DI FRONTE ALLA CATTEDRALE

a cura di Colin Ward e critical mess per Dagospia

1- STATI IN (S)VENDITA
E se i famosi sacrifici fossero inutili, oltre che ingiusti? Se ci stessero applicando la solita ricetta argentina, spacciata per "compiti a casa" salva-euro? Non sono discorsi da ferragosto nel paese dei cocomeri, ma a volte il dubbio viene. Specie quando capita che, con i signori direttori in vacanza, si distraggono anche nelle redazioni dei giornaloni "di sistema".

Seminascosto in un boxino, ecco a voi un antipatico squarcio di verità su questa crisi delle banche spacciata per crisi del debito pubblico: "Con la crisi in fumo 30 anni di privatizzazioni". Secondo uno studio del Privatisation Barometer, riportato ieri da quei bolscevichi del Financial Times, "I salvataggi delle banche hanno mandato in fumo 30 anni di privatizzazioni: i governi hanno investito 1.700 miliardi di dollari per salvare colossi finanziari quali Aig negli ultimi quattro anni, a fronte dei 1.800 miliardi incassati a partire dal 1981 dalla privatizzazione di asset, come tlc e aeroporti" (Corriere, p. 6). Non mal, eh? Ma noi "continuiamo così, facciamoci del male".

Spacciata invece per una cattiva notizia la minor dipendenza dell'Italia dalla finanza internazionale: "I big esteri temono il caos Italia. Spostati 1000 miliardi in 2 anni. Conti correnti chiusi a raffica, via 600 milioni di Btp al giorno" (Repubblica, p. 9). I Btp sono stati ricomprati dalle banche italiane, a loro volta finanziate a tassi ultrascontati dal magheggio del bollino Bce sui nuovi bond, in modo da creare liquidità. Operazione discutibile, ma in un certo senso "patriottica". O no?

2- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)
In tutto ciò la Repubblica degli Illuminati si sforza di illuminare l'operato del governo degli Illuminati, nonostante qualche tagli agli incentivi che non è piaciuto a Sorgenia. Oggi, massimo zelo nelle prime sei pagine con titoli da Ventennio a colori: "Lo Sviluppo. Metanodotti, rigassificatori e petrolio made in Italy. Il piano-energia del governo"; "Internet. ‘Mettiamo online tutta l'Italia'. La crescita ripartirà dai computer"; "La ripresa. Conti a posto, privatizzazioni e una nuova raffica di tagli. Le strategie di Grilli per l'autunno".

Propaganda instancabile anche sul Corriere delle banche: "Crescita, ‘fase due' al via con il piano-città. Pronte le misure per 50 centri degradati. Applicato solo il 10% di 190 decreti attuativi" (p. 6). Il bello del cemento è questo: ne butti a quintali, ci fai delle schifezze (e tanti miliardi), poi passa lo Stato, altri incentivi, ridipingi un po', altro cemento e via così. Fino alla consumazione definitiva del territorio che, com'è noto, è un problema della posterità che noi affrontiamo con una linea programmatica ben precisa: "Si fottano".

3- O IL TUMORE O IL LAVORO
"Ilva, interviene il governo. Monti manda i ministri a Taranto, Severino chiede gli atti. Il gip toglie a Ferrante l'incarico di amministratore. Clini: i giudici in contrasto con la linea di Palazzo Chigi" (Stampa, p. 1). "Gli operai sul piede di guerra" (p.2). Tutti contro tutti e paralisi totale: sono tornate le due grandi specialità olimpiche dell'Italia. Ma Rigor Montis reagisce, come titola a tutta prima il Messaggero: "Ilva, Monti invia i ministri". Bene, sapete quando ci vanno? Venerdì prossimo. Si completa il tutto con il consueto ricatto, grazie alle rivelazioni del Messaggero: "Senza l'acciaio centomila posti in meno" (p. 2).

"Anche perdere il posto del lavoro fa ammalare" (Corriere, p. 3). Con questa imperitura perla di saggezza, il ministro alla Salute (sua) Renato Balduzzi lancia il miglior fumogeno possibile sullo scandalo dell'Ilva. Se questa è davvero la linea del governo, speriamo che venga seguita con scrupolo anche quest'autunno, da Fiat in giù. In attesa di vedere il Rigor Montis dalla parte di lavoratori e cassintegrati, perché non approfittarne per regolare i conti con la magistratura? In fondo, la voglia di rivalsa sulle toghe è l'unico denominatore comune del Trio ABC.

Minaccioso il titolo del Corriere della Sera"L'ira del governo. Interviene Monti. Severino vuole gli atti" (p. 3). Venti berlusconiani su Repubblica: "Ilva, il governo contro il gip. ‘Chiusura danno irreparabile', possibile ricorso alla Consulta" (p. 10). Dove sono finite le vibranti articolesse pro-toghe di Zagrebelsky e Cordero? Gode giustamente il Giornale di Feltrusconi: "Il governo dichiara guerra ai pm anti Ilva. Palazzo Chigi chiede ai suoi legali di scongiurare la chiusura decisa dal gip. Passera: ‘Causerebbe danni irreparabili" (p. 9).

Per far ricomparire i fatti, tocca arrivare a pagina 22 di Repubblica e pescarli da un commento di Giovanni Valentini: "L'inventario dei danni, secondo la perizia epidemiologica della Procura, assomiglia purtroppo a un bollettino di guerra: in 13 anni, 386 decessi attribuiti alle responsabilità dell'Ilva; 237 casi di tumore maligno, di cii 17 in età pediatrica; 247 eventi coronarici; 937 ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, in gran parte tra i bambini.

In un raggio di 20 chilometri è stato necessario vietare l'agricoltura a causa dell'inquinamento; abbattere tremila capi di bestiame; chiudere decine e decine di masserie, licenziando 600 contadini. Di fronte a un disastro di tale portata, la magistratura non poteva commettere un'omissione di atti di ufficio. Ma nel corso degli anni quel reato l'ha commesso senz'altro sul piano morale una classe politica, a Roma, a Bari e a Taranto, che non ha visto o ha fatto finta di non vedere. E sarà bene che il governo dei tecnici, nell'apprezzabile tentativo di trovare una soluzione d'emergenza, oggi non se ne renda complice, andando allo scontro frontale con la magistratura".

4- DISECONOMY
"La resa dei giovani imprenditori. Confcommercio: nel 2011 sparite 23 mila aziende guidate da under 35. Chiusi circa 9 mila ristoranti" (Stampa, p. 14). Ok, più aperitivi e poi tutti a casa per cena e poi magari si esce di nuovo per un gelato. C'è da disperarsi. Tutta ‘sta presunta Movida è un gran su e giù.

5- AGENZIA MASTIKAZZI
"A 82 anni Soros si sposa con una quarantenne" (Stampa, p. 18).

6- ULTIME DA UN POST-PAESE
"Crociata del parroco contro il kebab: ‘Offende il decoro'. Sarzana, il sacerdote si scaglia contro il locale: ‘E' proprio di fronte alla cattedrale" (Stampa, p. 22).
colinward@autistici.org

 

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