ING. FABIO RIVA: “NON SONO IO QUELLO RITRATTO NELLE FOTO DA VOI UTILIZZATE E ASSOCIATO ALLE VICENDE DELL’ILVA” - SE UN PAESE COME L'ITALIA È SULL'ORLO DEL DEFAULT COME MAI LE ASTE SUI BOT CHIUDONO CON UN SUCCESSO STREPITOSO? - GLI STIPENDI DELLO STAFF DEL MINISTRO PASSERA NON SONO MAI STATI RESI PUBBLICI - CHISSÀ SE BERSANI HA PRESO COSCIENZA DELL’ERRORE DI ALLEARSI ‘PREVENTIVAMENTE’ CON VENDOLA…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Il sottoscritto On.Avv. Pietro Carotti, difensore dell'Ing. Fabio Riva, espone quanto segue.
A seguito degli articoli in oggetto ed appresso allegati, pubblicati on line nei siti www.dagospia.com in data 29/11/2012 a firma di Sergio Rizzo, Giorgio Meletti e Antonio Massari, l'Ing. Fabio Riva lamenta che le foto riportate lo rappresentano come gestore dell'acciaieria di Taranto e quindi come implicato nelle note vicende giudiziarie correlate, scambiandolo con l'omonimo e reale latitante del gruppo Riva.

Pertanto chiede: a) immediata rettifica, nei modi e con le forme prevista dall'art. 8 della legge 08/02/1948 n. 47 e successive modifiche, sulle VS testate in rete dandone comunicazione al sottoscritto a stretto giro; b) l'eliminazione/oscurazione delle immagini in questione già pubblicate e ancora consultabili nei vostri indirizzi telematici.

Al fine di consentire la rettifica e l'oscurazione in oggetto si intende puntualizzare che negli stessi articoli il sir. Fabio Riva viene rappresentanto nelle varie circostante con foto di soggetti diversi, come può evincersi, a puro titolo esemplicativo, dall'articolo di Sergio Rizzo, ova a pag. 1 il reale gestore dell'acciaieria di Taranto è riportato in un'immagine col padre Emilio; viceversa, a pag. 2 dello stesso articolo, la foto riferita a Fabio Riva si vede chiaramente mostrare un soggetto diverso, per l'appunto l'odierno mittente della missiva.

Si precisa che qualora la testata non dovesse provvedere alla rettifica e oscurazione richieste, ci si riserva di procedere con ogni mezzo legale disponibile per il riconoscimento e la riparazione di ogni diritto leso, salvo naturalmente valutare i danni già prodotti.
On. Avv. Pietro Carotti

Lettera 2
Caro Dago,
per quanto tempo ancora dovremo sentire il termine "moderati" riferito a Berlusconi e alla Lega? Possibile che nessuno degli insigni linguisti che scrivono sui giornali senta il bisogno di contestare un simile abuso terminologico? Qualche giorno fa ridevo dei "progressisti per Culatello", ma devi ammettere che i "moderati per Borghezio" fanno
ridere molto di più.
RP

Lettera 3
A proposito delle foto delle "Mummie che contestano Berlusconi" mi sembra, ahimé, tutto il contrario: sono i soliti supporters che per qualche euro in più fanno i figuranti per tifare Berluscamon.
Tito Zecca

Lettera 4
Dago darling, ah sapere chi é il "grande" regista delle stronzissime (patinatissime versioni del solito "volemose bene") pubblicità televisive di Enel (o Autrostrade per l'Italia)! E poi a proposito della censuratissima "issue" dell'elettricità, quanta tristezza pensare che la sua nazionalizzazione sembrava, mezzo secolo fa, una grande conquista delle sinistre di allora. Poi i modermi capitalcomunisti (gli stessi che s'apprestano ora a rigovernare il Far West Italia) l'hanno riprivitazzata col risultato che... Mi autocensuro e mi fermo qua.
Natalie Paav

Lettera 5
Caro Roberto,
In Indonesia allevano gatti a chicchi di caffe' e ne vendono le preziose feci. E' un caffe', dicono, molto buono ed estremamente caro. Ci sono catene di caffetterie che ne commerciano in tutta l'Asia da oramai molto tempo. Nulla di nuovo sotto il sole Asiatico. In Europa ci si stupisce ancora per cose che sono ormai 'vecchie' in altri parti del pianeta. Meditate gente...
Roberto

Lettera 6
Caro Dago
Mi spieghi un mistero arcano. Se un paese come l'Italia è sull'orlo del default come è possibile che le aste sui titoli italiani si chiudono con un successo strepitoso addirittura il doppio delle richieste. Se io so che un mio debitore è sull'orlo della bancarotta sono così pazzo che gli rinnovo le cambiali in scadenza ? .C'è qualcosa che non quadra , non saranno le 20 banche che determinano lo spread che comprano i titoli italiani per lucrare sugli interessi che poi il popolo bue italiano dovrà pagare con altre tasse ?
Buon lavoro

Lettera 7
Il Papi ha dato il primo vero segnale di grave instabilità mentale: non candidare dell'Utri? Impossibile! Hanno un destino comune ,che sia il parlamento o lo galera. Con tutto quello che sanno l'uno dell'altro (stallieri,ballerine drive-in,frequentazioni siciliane,"affari",....) sono come dei gemelli siamesi ,non possono separarsi se non distruggendosi a vicenda.
Sanranieri

Lettera 8
Alle ultime elezioni ho votato Berlusconi.
Non lo voterò più.
Ma ieri ha detto una cosa che pensano tutti gli italiani.
Lo spread è solo una grossa montatura. Prima di un anno fa nessuno ne aveva mai sentito parlare, ma con l'avvento di Monti si è parlato solo di spread.

E questo cazzo di spread è stata la scusa per rimettere l'IMU, aumentare la benzina di 30 centesimi, aumentare il bollo della macchina del 10% e tante tasse che ci stanno uccidendo. Noi siamo vittime di un grande inganno messo in atto da Napolitano e Co per aumentare le tasse e farci stare zitti con la scusa che altrimenti l'Italia falliva.
Che schifo
Pino

Lettera 9
Redazione Dago
il the teleghraph ha perfettamente ragione noi con l'euro ci abbiamo solo rimesso ed è per questa ragione che bisognerebbe andare a cercare quelli che hanno accettato il cambio lira € a 1936,27 e prenderli a calci nel culo.
Darimatea

Lettera 10
Caro Dago,
in questo clima dove il più pulito ha la rogna, trovo davvero scandaloso che a distanza di oltre un anno dalla nascita del governo Monti e con il governo oramai dimissionario non siano ancora pubblicati gli stipendi dello staff del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.

In particolare il suo capo di gabinetto, Mario Torsello, che ci tiene a dire che è capo di gabinetto sia allo Sviluppo Economico che alle Infrastrutture, non ci fa sapere a quanto ammonta il suo lauto stipendio che paghiamo tutti noi e si nasconde dietro fantomatiche note. Sono passati quasi 13 mesi! Ma ti sembra corretto???? E Passera che dice, cosa fa??? Ma che ministro è uno che non mette la trasparenza all'ordine del giorno, soprattutto di questi tempi dove si fa fatica a trovare persone pulite e specchiate (non sul lago di Como)....

Lettera 11
Caro Dago,
questa mattina leggendo la vostra notizia che riporta l'articolo del Telegraph sui vantaggi che ne trarrebbe l'Italia dall'uscita dall'euro sono letteralmente trasalito, sono le stesse cose che sento dire da un anno nel mondo della piccola/media industria dove opero.

Ma per quale motivo abbiamo dovuto assistere allo sterminio di quelle aziende che sono la colonna portante dell'economia Italiana, senza che nessun organo "tradizionale" di informazione nazionale, si azzardasse a dire la verità che tutti sappiamo ma che possiamo leggere solo sulla stampa estera?

Ma è molto semplice, perchè tutto il sistema di informazione nazionale è da sempre sdraiato a zerbino davanti al potere di turno, che a sua volta distribuirà sovvenzioni a fondo perduto, poltrone di potere nei relativi media e non disturberà gli affari dei proprietari dei giornaloni, e poi se l'Italia va in miseria ecchissenefrega, l'importante è arraffare il più possibile finchè il carrozzone cammina.

Il sitema politico nazionale poi è complementare, tantopiù che verrebbe da chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina. Non c'è storia, questo sistema va azzerato (Grillo docet), altrimenti ci attende un futuro di miseria, suicidi, e guerra civile, di cui si hanno già le prime avvisaglie (mi ha colpito la notizia della vecchietta che ha rapinato, pistola in pugno, un supermercato di Bologna).
Stefano55

Lettera 12
Gentil Dago,
Do you remember Giovanni Leone ?
Il superstizioso penalista partenopeo fu cacciato via, con donna Vittoria, dal Quirinale, su iniziativa del Pci di Natta e Berlinguer, con il contributo, determinante, de"L'Espresso" di Scalfari e della Cederna, che montarono contro l'inquilino del Colle l' "Affaire Lockeed", che si rivelò una bufala.

35 anni dopo, Giancarlo, uno dei "monelli" Leone- così Cederna, bocciata da Montanelli, definì i figli del Presidente- spalanca le porte del festivalone di Sanremo e le casse dei contribuenti, che pagando il,canone finanziano la Rai, ai veltroniani Fazio e a Littizzetto, epigoni del Pci e ferocemente anti-berlusconiani.

Per far carriera, oggi e domani, Leone jr è ben consapevole che non dovrà commettere l'errore, che fu fatale al padre : inimicarsi il gruppo editoriale di Scalfari e i sinistrorsi Rai, che dettano ancora legge. Mentre Gubitosi e Tarantola, i tecnici spediti da Monti in viale Mazzini, si limitano a bacchettare, blandamente, il giorno dopo, la scatenata, anti-Silvio, Luciana.

E, dunque, Littizzetto e Fazio, prima e dopo Sanremo, tratteranno il "Rieccolo" Silvio come un Masi qualunque, mandandolo, davanti a 12 milioni di spettatori, "affanbicchiere".
Questa è la Rai, bellezze. Nelle cui stanze si aggira qualche Leone, di nome ma non di fatto. Ossequi.
Pietro Mancini

Lettera 13
Chissà se finalmente Bersani ha preso coscienza dell'errore madornale di allearsi ‘preventivamente' con Vendola. Un'alleanza che lo porterà a vincere comunque le elezioni (per evidente frammentazione degli avversari), ma che difficilmente andrà oltre il 35 per cento (non ingannino i sondaggi ancora sotto effetto primarie), e questo lo renderà quanto mai debole con una opposizione, capitanata da Grillo e Berlusconi, a sparare a palle incatenate e che avrà facile gioco a rinfacciare che col 35 per cento (del 70 per cento) non si è legittimati a governare.

Se invece, più saggiamente, non avesse preso impegni, adesso, con una potenziale Lista Monti data sul 15 per cento, poteva mettere su un vero Centro (Monti) Sinistra (Bersani) dall'almeno 40 per cento (ma penso anche molto oltre), soglia psicologica fondamentale da oltrepassare.

E con un Prodi alla Presidenza della Repubblica, avrebbe fatto bingo. Avremmo finalmente avuto un Paese dall'immagine fortissima, con tutti fuoriclasse convinti europeisti. E invece adesso gli toccherà camminare sulla corda che da solo si è stesa ed alla prima scossettina (e la presenza decisiva di Vendola ne preannuncia molte) rischierà di precipitare rovinosamente . Pierluigi è una brava ed onesta persona, ma non basta per governare un Paese così difficile.
Dino Manetta

 

SILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpegSILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI Silvio Berlusconipier luigi bersani MARIO MONTI CON LE MANI ALZATE jpegNICHI VENDOLAANGELA MERKEL SONNECCHIA jpegCorrado Passera Fazio e LittizzettoGiovanni Leone

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