KLOSE DELL’ALTRO MONDO - IL BOMBER TEDESCO DELLA LAZIO “CONFESSA” IL GOL DI MANO AL SAN PAOLO E SI TRASFORMA IN UN EROE DELLA LEALTA’ SPORTIVA - IN GERMANIA RIFIUTO’ UN RIGORE INESISTENTE - MIRO FA IL MODESTO: “ERA LA COSA PIU’ NORMALE DEL MONDO DIRLO ALL’ARBITRO” - DI CANIO: “MI SAREI ASPETTATO CHE DICESSE SUBITO LA VERITÀ, PER UN ATTIMO HA PURE ESULTATO…”

Gabriele De Bari per Il Messaggero

Campioni si nasce, ottimi calciatori si diventa. Un campione si distingue nei particolari, nel carisma, nello stile, nel fair play: tutte qualità che lo rendono diverso, inimitabile, a volte, persino unico. Miroslav Klose, protagonista in 3 Mondiali, è un campione autentico, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, con alle spalle una carriera longeva e luminosa, costruita a suon di prodezze. Non poteva macchiarla per un gol, seppur importante, ma comunque irregolare.

Così, dopo aver toccato la palla con la mano e battuto De Sanctis, appena 2 minuti dopo il fischio d'inizio, ha ammesso la sua colpa. Con quel gol, molto probabilmente, la Lazio non avrebbe perso a Napoli, però sarebbe stato un risultato falsato con un'azione truffaldina. Sicuramente non degna di un campione del lignaggio dell'attaccante tedesco. Quando ha visto le reiterate proteste dei partenopei ha accettato l'invito del portiere a dire la verità all'inadeguato arbitro Banti. L'applauso dei calciatori avversari e del pubblico napoletano lo hanno ripagato del fair play dimostrato e l'immagine della sua ammissione ha rapidamente fatto il giro del pianeta.

In un calcio di simulatori e di ipocriti, in un mondo nel quale, ai ragazzi, s'insegna come ingannare avversari, arbitro e guardalinee, tutti in piedi davanti a uno dei pochi calciatori che riconoscono la colpa. Anche a costo di togliere un grande vantaggio alla propria squadra, poi uscita nettamente sconfitta per 3 a 0. Tra i tantissimi complimenti, che sono arrivati al panzer biancoceleste, il più importante è stato quello del presidente della Fifa, Sepp Blatter. «Bravo Miro Klose. Un gesto che ha confermato quanto, allo stesso tempo, si possa essere campioni e corretti».

Una dimostrazione di assoluta lealtà sportiva che sicuramente ha aumentato le simpatie del tedesco agli occhi dei tifosi italiani e anche di quelli stranieri, perché Klose è un personaggio senza confini, applaudito su tutti i campi. Un ambasciatore del calcio e della Lazio, la società che l'ha portato in Italia, nell'estate del 2011, scommettendo sulla longevità di goleador inossidabile e implacabile.

Il tedesco ha realizzato 188 reti in 487 presenze, 177 in Bundesliga e 19 con la maglia della Lazio su 40 partite. In questo campionato ha messo nel mirino il gol numero 200 in carriera, che conta di segnare in Italia. L'avvio è risultato decisamente positivo, con 3 centri nelle prime 5 giornate. Nella nazionale, dove è considerato un simbolo, è arrivato a quota 64, secondo soltanto al mitico Gerd Muller che ne ha realizzate 68 e che spera di superare per diventare il marcatore più prolifico della storia tedesca.

Miroslav, non nuovo a gesti simili, si è quasi stupito di tanto clamore attorno a quello che l'ha visto protagonista contro il Napoli. «Il pallone mi è finito sulla mano. Per me era la cosa più normale del mondo dirlo all'arbitro che non aveva visto». Questo è stato il laconico commento dell'attaccante, apparso sul sito della Federcalcio tedesca. In Germania, nel celebrare la lealtà del calciatore laziale, si è ricordato un precedente datato aprile 2005. Klose, allora bomber del Werder Brema (132 presenze e 63 reti), si rifiutò di accettare un calcio di rigore contro l'Arminia Bielefeld per un fallo inesistente. Il Werder vinse per 3-0 e a Miroslav venne assegnato il premio sportività per il suo comportamento.

Ma l'episodio del San Paolo ha avuto un valore specifico molto più elevato, perché il gol avrebbe portato la Lazio in vantaggio. E sarebbe stata un'altra partita. Unica voce fuori dal coro è quella di Paolo Di Canio. «Da lui un professionista esemplare come lui, mi sarei aspettato che dicesse subito la verità, per un attimo ha pure esultato. Poi, vistosi circondato dalle proteste, ha ammesso tutto e si è dimostrato onesto e bravo».

 

super klose foto mezzelani gmt klosereja klose foto mezzelani gmt Paolo DiCanioSEPP BLATTER

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...