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L’ULTIMO ASSOLO DI MOOG - KEITH EMERSON, IL TASTIERISTA ROCK DEGLI ELP (EMERSON, LAKE & PALMER), SUICIDA CON UN COLPO DI PISTOLA ALLA TESTA - IL RICORDO DI PALMER - SUA LA COLONNA SONORA DI "INFERNO" DI DARIO ARGENTO - VIDEO

Andrea Laffranchi per “www.corriere.it”

 

Pensate a Jimi Hendrix che, al posto della chitarra, suona un piano o un synth. Keith Emerson, un terzo degli Emerson, Lake & Palmer, era questo: un virtuoso delle tastiere che era riuscito a trasformare il rapporto fisico con lo strumento in un elemento di spettacolo.

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Ecco allora i coltelli usati per tenere schiacciati alcuni tasti lasciando le mani libere di suonare altri accordi, il pianoforte che volava e ruotava a mezz’aria, un muro di tastiere e sintetizzatori quasi a nasconderne la chioma bionda nei concerti.

 

Il ricordo di Palmer: «Il suo sorriso era dolce»

Emerson è morto ieri nella sua villa a Santa Monica, in California. E i contorni sull’accaduto si tingono di giallo. È stato trovato con una pallottola in testa. Potrebbe quindi trattarsi di un suicidio.

 

La sua fidanzata, Mari Kawaguchi, ha chiamato la polizia all’1,30 ora locale. «Si sta indagando per suicidio» afferma il sergente della polizia Erika Aklufi. Intanto, dalle prime ora la notizia è stata annunciato dal profilo Facebook della band che chiede «il rispetto per la privacy e il dolore della famiglia».

 

«Ricorderò sempre il suo sorriso caldo, il suo senso dell’umorismo, la sua trascinante artisticità e la dedizione alle sue capacità musicali», ha dichiarato Carl Palmer, che ieri era in concerto vicino a Rovigo. Emerson era nato a Todmorden, in Inghilterra, nel 1944.

 

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Aveva studiato classica e jazz e subito si era appassionato ai suoni elettrici dell’organo Hammond e a quelli sintetici del Moog. Dopo le prime esperienze nel rock, nel 1970 aveva formato un supergruppo con altri due musicisti che, come lui con i Nice, avevano già una certa popolarità: l’ex King Crimson Greg Lake come cantante e bassista e Palmer degli Atomic Rooster alla batteria. Ecco gli Emerson, Lake & Palmer, una delle band più importanti del prog rock.

 

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Il loro stile è diventato sinonimo degli eccessi barocchi del genere, del picco di virtuosismo degli anni Settanta. Per i detrattori era musica più per la testa che per la pancia che, per contrasto, ha dato vita alla rivoluzione punk, tre accordi e via. Ma soprattutto Emerson, con il suo lavoro pionieristico sul Moog sia in studio che dal vivo, ha avuto una profonda influenza sul suono di quegli anni e sullo stile di molti altri tastieristi che vedevano in lui un modello.

 

Emerson era un virtuoso e lo aveva dimostrato sin dal primo album, «Emerson Lake & Palmer» del 1970: la direzione è chiara, il rock che va a cercare la musica classica con citazioni più o meno dichiarate, tre brani strumentali su sei e durate ben oltre i 3 minuti delle classiche canzoni pop, e «Lucky Man», ballad con uno dei più famosi assoli di Moog della storia del rock firmato Emerson.

 

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Il terzo album della band aveva reso ancora più chiara la matrice: «Pictures at an Exhibition» è la registrazione di un concerto dal vivo in cui gli ELP rileggevano una suite per piano di Mussorgsky. Erano seguiti i successi di «Trilogy» del 1972 e «Brain Salad Surgery» del 1974 e nel 1979 e altri album fino a che le tensioni interne avevano portato allo scioglimento della band.

 

Sua la colonna sonora di «Inferno» di Dario Argento

Negli anni 80, in parallelo alla carriera solista e alla composizione di colonne sonore tra cui quella di Inferno di Dario Argento, il tastierista aveva provato a tornare coi compagni. Due band separate ma i progetti non avevano avuto successo e si erano fermati al primo disco.

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Nel 1991 il trio originale si era riunito per altri due album, ma la creatività non era più quella della prima volta e nel 1998 un altro addio. L’ultima volta assieme, e per un solo show, era stata nel 2010.

 

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