1. ELMETTO E GIUBBETTO, PREMIER PERFETTO! RITAGLIARE E RIMIRARE LA SACRA IMMAGINETTA DELL’EROICO LETTANIPOTE, MENTRE AVANZA BALDANZOSO FRA LE TRUPPE SCHIERATE IN AFGHANISTAN: RENDE PERFETTAMENTE L’IDEA DELLA SETTIMANA DI MERDA CHE ASPETTA QUESTO GOVERNINO DELL’INCIUCIO TRAVESTITO DA “LARGHE INTESE” 2. TUTTO PERCHÉ IL PDL HA SCELTO DI GOVERNARE CON UN PRECLARO EVASORE FISCALE E MANIACO SESSUALE CHE NON AMA FARSI GIUDICARE E ORA MINACCIA LA QUALUNQUE 3. C’È PIÙ PACE IN AFGHANISTAN, DUNQUE, E ORA IL GOVERNINO PUÒ ESSERE SALVATO SOLO DAL MAGHEGGI SUPREMI DI RE GIORGIO E DALLO SPAURACCHIO DELLA PISTOLA PUNTATA DAI FAMOSI MERCATI: DUE OTTIME DIMOSTRAZIONI DEL FATTO CHE DA QUANDO NON BATTIAMO PIÙ MONETA, PIÙ CHE UNO STATO, SIAMO UNO STATO DI NECESSITÀ

a cura di Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. ELMETTO E GIUBBETTO, PREMIER PERFETTO
Ritagliare e rimirare la sacra immaginetta pubblicata a pagina 2 della Stampa. Vi si contempla il vostro amato premierino, l'eroico Lettanipote, mentre avanza baldanzoso fra le truppe schierate in Crimea, con tanto di giubbetto antiproiettile ed elmetto da fantaccino.

La giacca e la cravatta strizzate sotto il giubbino e gli occhialoni che spuntano da sotto il casco rendono l'immagine poco marziale, ma rendono perfettamente l'idea della settimana che aspetta questo governino dell'inciucio travestito da "larghe intese".

Oggi, primo Cdm con sul tavolo il problema dei precari del pubblico impiego, del quale, come è noto, non frega nulla a nessuno perché lo statale deve morire e lo statale precario ancora di più. Mercoledì, invece, gioco del cerino sull'abolizione dell'Imu con serio rischio di crisi di governo. Tutto perché il Piddimenoelle ha scelto di governare con un preclaro evasore fiscale che non ama farsi giudicare e ora minaccia la qualunque.

C'è più pace in Afghanistan, dunque, e ora il governino può essere salvato solo dal magheggi supremi di Re Giorgio e dallo spauracchio della pistola puntata dai famosi mercati: due ottime dimostrazioni del fatto che da quando non battiamo più moneta, più che uno Stato, siamo uno stato di necessità.

2. CAINANI AMARI
Dunque, ieri, giornalisti al seguito del premierino con l'elmetto, chè "Prima di atterrare a Smirne il presidente de Consiglio concede qualche riflessione sulle tensioni politiche" (Corriere, p. 8). E allora visto che "concede", ecco le briciole raccattate nell'agile missione. "La crisi ora sarebbe una follia, dobbiamo trovare una soluzione'. Letta affronta la settimana decisiva. "Più convinto di prima di andare avanti. Ci aspettano giornate complesse, insieme valuteremo e sono sicuro che una soluzione la troveremo. Sull'Imu ci sono scadenze. Il decreto va fatto entro il 31 agosto e garantisco che non ci saranno rinvii" (Repubblica, p. 4).

Sarà ma intanto il Sequestratore della nazione continua imperterrito a lanciare messaggi, in attesa che i carabinieri arrivino e se lo portino via: "Berlusconi e Imu, sfida finale del Pdl. ‘Risposte subito o si apre la crisi'. Schifani: non potremmo stare con chi fa fuori il nostro leader. Brunetta avverte Saccomanni: ‘Non si presenti con una proposta ‘prendere-lasciare'. Oggi Consiglio dei ministri sul pubblico impiego. Mercoledì l'ora X sull'imposta casa" (Repubblica, p. 2).

Siluro all'americana anche a Re Giorgio: "Berlusconi guarda ancora al Colle: ‘Non può rimanere indifferente, deve capire che facciamo sul serio'. Pronto un dossier sulla grazia al militare Usa di Abu Omar" (Repubblica, p. 5). Questa modesta rassegna gode perché all'epoca segnalò che la grazia al colonnello Joseph Romano era stata una mezza porcata, maturata nei "circoli internazionali" che sostengono Bellanapoli.

Sulla Stampa, Ugo Magri invece parla di una frenata del Banana furioso: "I dubbi del Cavaliere: rallenta e prende tempo. ‘Napolitano può tutto'. Dopo la sfuriata nel vertice di Arcore, apprezzamenti per il capo dell'esecutivo. Il partito in rivolta contro ‘la regina delle amazzoni'. Polemiche per le dichiarazioni della Santanchè sulla crisi imminente" (pp. 3-4).

Sul Corriere invece ci si trastulla con le ipotesi di altri trasformismi e si resuscita tale Naccarato, ologramma caro più agli animali da Transatlantico che al corpo elettorale: "Il fronte dei mediatori trasversali e il paracadute del ‘Letta bis'. Naccarato (Gal): al Senato verrà fuori una maggioranza silenziosa. Cuperlo a Firenze: ‘Se il centrodestra dovesse togliere la fiducia sarà un dovere cercare un'altra maggioranza" (p. 6).

Ma il Giornale di Paolino Berlusconi dice che il Banana è già corso ai ripari: "Berlusconi blinda già il Senato. Il Cav guarda avanti: in caso di crisi, bloccare nel Pdl la ‘campagna acquisti' per la fiducia a un Letta bis" (p. 5).

3. ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
"La visita di ieri mattina al contingente italiano in Afghanistan produce per Enrico Letta l'effetto di un ricostituente. Cinque ore di volo notturno per ritrovarsi nel cuore di un'area martoriata, piena di problemi, ma nella quale si coglie la voglia di rinascere anche dall'entusiasmo e dall'orgoglio che sprigionano i tremila uomini che per l'Italia partecipano alla missione Isaf" (Messaggero, p. 5). L'entusiasmo dei missionari.

4. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA (SIAMO SOLO SU GOOGLE MAPS)
L'economista Nouriel Roubini, quel sant'uomo che dal 2006 ci consiglia di uscire dall'euro, si fa intervistare da Repubblica e semina ottimismo: "Con la crisi spread presto a quota 300, già da oggi i mercati possono punire l'Italia. C'era un patto per evitare scossoni politici prima del voto tedesco. Il governo è apprezzato a livello internazionale, ora Berlusconi per calcolo personale rischia di far saltare tutto. Elezioni possibili a inizio anno. Il buon momento di Piazza Affari s'interromperà, i titoli bancari saranno penalizzati e i costi del credito torneranno a salire" (p. 11).

Gli risponde in qualche modo Renato Brunetta, dalle colonne del Giornale: "La grande farsa dello spread: ai minimi ma è sempre crisi. Due anni fa il governo Berlusconi fu fatto cadere dai diktat di Merkel e Bce. Oggi con il differenziale sotto i 250 l'Italia è ancora politicamente instabile. Nonostante Letta, il debito pubblico continua a crescere, come la disoccupazione. Le terapie sangue, sudore e lacrime hanno solo peggiorato le cose" (p. 6).

Anche il Messaggero di Calta-Riccone teme la famosa "reazione dei mercati": "Riflettori su agenzie di rating e aste. L'impasse alla prova di Ctz, Bot e Btp" (p. 3). Il Corriere col fiato sospeso: "Salva-precari, sperano 120mila statali. La legge sulle assunzioni oggi al Consiglio dei ministri. Sindacati in pressing. Disaccordo tra i partiti sulla norma che proroga solo per i dipendenti pubblici le regole pre-Fornero per i pensionamenti" (p. 11).

La Stampa di Mariopio Calabresi, per il quale gli annunci di una imminente crisi di governo "provocano incredulità e sconforto" (p. 1), semina il panico con una paginata che sembra scritta da Lettanipote e Re Giorgio in persona: "Che cosa salta con la crisi di governo. Lavoro, tagli di spesa, tasse e stimoli all'economia".

Poi tocca ai soliti esperti "indipendenti". E qui si ride davvero. "Il sindacalista": "Una follia rompere ora. Il momento per il Paese è troppo delicato". "L'economista": "La legge di stabilità libererà risorse. Occasione da non perdere". "Le imprese": "Un prezzo insopportabile per famiglie e aziende che aspettano la ripresa" (p. 9). Mancano solo "Lo specialista", "L'idraulico" e "La veggente". Ma in fondo ieri era anche domenica.

5. L'ISOLA DEI QUIRINALISTI
Come avete visto, il Corriere delle banche, pur di salvare il governino, si scopre improvvisamente innamorato di esodati e precari. Ecco cosa scrive il suo quirinalista, il compagno Marzio (Ansaldo) Breda, con prosa umida: "E il premier, cui viene attribuita la forza tranquilla di chi sa resistere senza spezzarsi agli impulsi di quanti lo schiacciano da ogni parte (il cosiddetto ‘poder mineral' di Carlo V, molle e roccioso insieme, ossia la ‘resilienza'), saprà trovare la quadra? E ancora: davvero il centrodestra è pronto a far saltare le larghe intese su questo fronte, rischiando di accollarsi il peso - elettoralmente assai sensibile - di aver vanificato misure di grande impatto sociale: dalla messa in sicurezza di decine di migliaia di esodati alla regolarizzazione dei precari della pubblica amministrazione?" (p. 2).

Compagno quirinalista, ricordiamo bene le tue eroiche battaglie per gli esodati contro la riforma Fornero e i tuoi coraggiosi distinguo nella coraggiosa crociata "anti-casta" della ditta Stella&Rizzo!

6. IL DIRITTO RICURVO NEL PAESE DELLE BANANE
Visto che la legge prevede che in caso di condanna definitiva il deputato decada automaticamente e la decadenza sia votata immediatamente, nell'ex culla del diritto è tutto un cavillare, un tartufare, un intorbidare. S'illustra anche oggi il compagno Violante Uno, che consultatosi con il camerata Violante Due, al Corrierone secerne pillole di saggezza: "Legittimo rivolgersi alla Consulta. Le minacce del Pdl sono irragionevoli ma la giunta garantisca il diritto di difesa. Anche la Corte europea può intervenire'. Il giurista democratico: noi siamo una forza legalitaria e questo ci impone di ascoltare le ragioni dell'accusato" (p. 9). Visto che sei una forza legalitaria, ti rammentiamo che sei di fronte a un condannato, non a un accusato.

7. E RENZI SENTE L'ODORE DEL SANGUE
Perfino Epifanio Epifani, uno che come leader non emozionerebbe neppure i suoi cari, ammette a denti stretti che il Rottamatore è un candidato dotato di un certo appeal. Intervistato da Repubblica, dice: "Il Pd spesso, in tutti questi anni, ha dato di sé il volto delle divisioni. Ora è tempo di una nuova unità, anche come base di un maggior consenso nel Paese. Renzi ha in sé due forze: il rinnovamento e il consenso. Le primarie per la leadership decideranno il candidato della coalizione, e quello sarà il candidato che tutto il Pd sosterrà" (p. 3).

Ultime da Firenze: "Pd, la road map di Renzi: prima il congresso poi palazzo Chigi. Pressing su tempi e regole, democrat divisi. Tutti i big d'accordo invece sul no alle urne anticipate" (Messaggero, p. 4). Hai visto mai che toccasse vincere, dopo una violentissima campagna di denuncia dell'egoismo golpista del Miliardario Piagnens.

8. MA FACCE RIDE!
Insulti razzisti alla Kyenge, le scuse del vicesindaco di Loano, Cristiano Za Garibaldi: "Colpa dello stress: ho pagato troppe tasse" (Repubblica, p. 19). Si vede che come imprenditore sei poco abituato a pagare le tasse.

9. LA POLITICA CHE INVECE E' VICINA ALLA GENTE
Ancora una lezione di civiltà e democrazia dalla vicina Svizzera, paese spesso tacciato di ottusità e grettezza: "Il porno-spot del candidato svizzero. Film a luci rosse in campagna elettorale. La protagonista è la fidanzata. ‘Sesso e scandali in Parlamento' è il titolo. Tutte le scene girate a Ginevra. ‘Sono un libertino', dice Olivier Sauty "e così vi svelo tutti gli intrallazzi della mia città" (Repubblica, p. 16). Pensate se da noi lo facesse, per dire, uno come Testa di kiwi Rotondi. Oppure la Pitonessa con il fidanzato Sallustioni. Oppure a sinistra...Ecco no, a sinistra manco il pornetto.

10. LIBERTA' DI OLIGOPOLIO
Meritoria segnalazione del Corriere: "Il prezzo non è pervenuto'. La beffa dei cartelli sulla benzina. Un gestore: ‘Non diamo dati, non conviene. Mai viste sanzioni'. Il confronto negato. Le informazioni farebbero risparmiare fino al 5 per cento" (p. 19).

colinward@autistici.org

 

 

 

LETTA CON ELMETTOLETTA E BERLUBRUNETTA E BERLUSCONI fabrizio saccomanni direttore big x FAN DI BERLUSCONI , ARCOREFAN DI BERLUSCONI , ARCORENouriel Roubini in un ristorante di New YorkMario Calabresi NAPOLITANO AL TELESCOPIO - FOTO LA PRESSELuciano Violante Renzi epifanikyenge Olivier Sauty

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