1- CHE COSA SI PROVA A DIVENTARE UNA GALLINA LESSA, UNO ZAMPETTO CON MOSTARDA? DOPO FIORI E ONORI, SALAMELECCHI E AGGETTIVI LECCA-LECCA, DOPO FIUMI DI INCHIOSTRO VERSATI E INFUOCATE COPERTINE, SI RIESCE DAVVERO A SCENDERE NEL PURGATORIO DELLA CELEBRITÀ, GIÙ DALLA CARRIERA, SBATTUTI IN UN "CARRELLO DI BOLLITI MISTI? 2- LONDRA DOVEVA ESSERE L’OLIMPIADE DELLA CONSACRAZIONE PER FEDE E DEL RILANCIO PER MAGNINI MA, ENTRAMBI, HANNO FALLITO. E NEL CLAN AZZURRO VOLANO COLPI BASSI: "LA VERITÀ È CHE C'È CHI PENSA SOLO AI CAZZI PROPRI. IL CLIMA È IRRESPIRABILE" 3- IL CLIMA IRRESPIRABILE DENUNCIATO DAL NUOTATORE MARCO ORSI HA AFFONDATO LA SQUADRA E SEMBRA NON TROVARE ARGINI: ZERO MEDAGLIE E RABBIA PER I “DIVI DI CARTA”

1- ORSI CONTRO MAGNINI E PELLEGRINI: "PENSANO SOLO A LORO"
Alessandra Retico per "Repubblica.it"

Clima irrespirabile. Squadra che fa acqua da tutte le parti. L'Italia del nuoto precipita nel proprio sconforto e sembra non trovare argini: alla rabbia che ha travolto tutti dopo lo sfogo di Filippo Magnini il capitano, 30 anni, che dopo l'affondo nelle batterie dei 100 metri stile libero ha puntato il dito contro tutto lo staff compreso il suo coach, Claudio Rossetto. Le ritrattazioni e la marcia indietro, a poche ore dalla finale dei 200 metri stile libero della sua fidanzata nonché dell'ormai ex diva del nuoto Federica Pellegrini, non hanno fermato l'emorragia. Fede è affondata, e tutti gli altri dietro. Zero medaglie ma non è solo quello.

E' un crac di fiducia. "Filippo ha sbagliato, non doveva fare cosi: è un campione e il capitano, serviva tranquillità. La verità è che c'è chi pensa solo ai cavoli propri. Il clima è irrespirabile". E' Marco Orsi il velocista di Budrio (Bologna), 21 anni, a rilanciare il malcontento.

Eliminato stamattina dalle batterie dei 50 sl, attacca Magnini con cui divide a Londra la stanza insieme a Luca Dotto: "Non si fa così, sono furioso, non possono fare audience con queste cavolate e poi ci rimettiamo tutti". Marco è un ragazzone molto sorridente, molto emiliano, non è tipo da livori. Ma deve essergli pesato troppo l'umoraccio del gruppo: "Non si può arrivare alle Olimpiadi così, sto in camera con loro e non si può respirare un clima così".

Aria pesante, da resa dei conti. L'ha chiesta subito Filippo, per poi scusarsi dei toni ma ribadendo i contenuti. Ha rinnovato la sua fiducia a Rossetto ("Con lui finirò la mia carriera") così come ha fatto Federica Pellegrini, che pur prendendosi la responsabilità del fallimento e l'urgenza di ritirarsi per una anno per fare altro, ha chiaramente sottolineato la complessiva mancanza di forma della squadra. Lacrime e sfide, e in mezzo qualcosa si è rotto.

Il coach dei velocisti ha cercato di ricucire, giustificando l'intemperanza caratteriale di Filippo e accogliendo l'invito a ripensare la programmazione del lavoro. Ieri ancora code di rabbia, con Magnini che spegne le corrispondenze sui social network: "E' pieno di gente cattiva, ragazzi non rispondete a tutti quelli che sono felici se l'Italia sportiva va male, probabilmente nella loro vita non sanno fare altro che stare seduti e criticare. Che brutte persone. A tutti voi che criticate auguro di avere figli che si realizzeranno nella vita...". Tempesta. Che non si è calmata oggi, anzi.

Mentre viene eliminato in batteria anche Matteo Rivolta nei 100 farfalla, dopo Orsi si sfoga anche l'altro sprinter di Rossetto, Luca Dotto. Il vicecampione mondiale a Shanghai 2011 nella distanza più breve fuori insieme a Magnini nei 100 è stamattina passato alle semifinali nei 50: "Io ho cercato di isolarmi il più possibile, mi rifugiavo in camera di Rossella (Fiamingo, la fidanzata spadista) e meno male che c'è lei a questa Olimpiade. Non siamo spensierati come l'anno scorso, non nego che la tensione c'è". Parecchia. "C'è stato un confronto con Filippo e lui si è difeso dicendo che non aveva detto le cose che erano state riportate ("L'Italia ha sbagliato tutto"). Ma dopo le gare a caldo si possono dire cazzate... Ora è il momento di stare uniti".

Il nuotatore veneto difende il suo allenatore, che sulle spalle si è preso un lavoro difficilissimo e anche bellissimo, seguire i velocisti insieme a Federica. "Le polemiche sono campate in aria: non mi piace che si siano lanciate accuse così e che si sia puntato il dito sull'allenatore: Rossetto è un tecnico di caratura internazionale, con lui Filippo ha vinto un mondiale. Un grande professionista anche se quest'anno è andata male. Il lavoro che ha svolto è stato grandioso perché gestire cinque atleti non è facile e tutti e cinque hanno bisogno delle loro attenzioni e dei loro allenamenti".

Federica ha richiesto più cure, sottraendole agli altri? "I lavori sono sempre stati diversi". Le responsabilità vanno condivise, se si è squadra: "Abbiamo fatto comunque molti errori anche noi atleti, ma di sicuro non ci siamo allenati con la cattiveria giusta. Con Claudio abbiamo già un progetto per l'anno prossimo". Chi urla, e chi lavora.

2- MAGNINI SE NE VA DA TWITTER - "TROPPA GENTE CATTIVA""magnifico oro di Magnini nello scaricabarile
Francesca Sironi per "Repubblica.it"

"Passo e chiudo ora abbandono il mondo di twitter. I social network sono pieni di gente cattiva". Filippo Magnini se ne va così, sbattendo la porta e col broncio (oltre che un errore), dal mondo dei cinguetii di Twitter. La gente "cattiva" sono le persone che sul social network lo avevano criticato, dicendogli, ad esempio che "bello spirito di squadra. Mona." o ancora "Pellegrini: dovevo fermarmi nel 2010. Magnini: stavo da schifo e lo sapevo. perché le Olimpiadi e non una matrimoniale in una casa di riposo?", "magnifico oro di Magnini nello scaricabarile #olimpiadi2012".

Insomma, come al solito alla rete non manca l'ironia, ma le battutine al nuotatore non vanno proprio giù. Prima prova a riparare, scrivendo "Purtroppo io ho solo detto: abbiamo sbagliato tutti, io claudio il preparatore i fisio la nazionale. Quando si perde bisogna unirsi x ripartire" ma poi si infuria e non le manda a dire: "Stare seduti e criticare. Che brutte persone. A tutti voi che criticate vi auguro di avere dei figli che si realizzeranno nella vita..." scrive. Insomma, volano le parole forti. E la gente risponde: "dovete però accettare le critiche.. Se sei andato male non é colpa mia ed ho il diritto di criticarti mio caro Filippo", "Siete vip solo quando c'è da festeggiare. Siete personaggi pubblici (per Vostra sfortuna). Non ci sono solo elogi per Voi."

Così, mentre su Twitter lui e la Pellegrini vengono ormai chiamati la "coppia-lamento" e gli scontrosi cinguetti del nuotatore sono diventati ormai una beffa ("Magnini si è dimenticato di mettere 'gne gne gnè in coda ai suoi ultimi tweet"), lui prende la drastica decisione: l'addio. "Ciao a tutti i grandi fans e anche a quelli che ci criticano in maniera costruttiva ed educata. Quelli si... Gli imbecilli nn li saluto!". Chiusura romantica per questa breve (meno di 2000 tweets) ma intensa presenza sul social network di Filippo Magnini. Lui ha deciso per il silenzio, ma l'account è ancora su. In balia dei "criticoni".


3- PELLEGRINI ORA PENSA ALLA TV - ROSSETTO: POTREI NON ALLENARLA PIÙ IO
Carlo Santi per www.ilmessaggero.it

Dopo un anno d'amore arriva la crisi di coppia. È una crisi tecnica quella tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini. Londra doveva essere l'Olimpiade della consacrazione per Fede e del rilancio per Filo ma, entrambi, hanno fallito. «Non sono traumatizzata - ha spiegato l'azzurra ieri - Abbiamo steccato lo stato di forma. Non c'è altro a cui pensare». Nella testa della Divina adesso ci sono solo le vacanze con i genitori, il ritorno a Verona e la festa che farà domenica sera a Spinea, il giorno del suo 24esimo compleanno, al Tacco 11, il wine bar che gestisce con mamma, papà e fratello. Stavolta resterà lontana dalla dolce vita di via Veneto dove festeggiò un anno fa.

Il giorno dopo la cocente sconfitta nei 200sl Federica, tornando in vasca per la 4x200sl (1:56.46 nella sua ultima frazione lanciata la mattina 1:57.61 in finale). Una finale che ha visto il quartetto azzurro (Alice Missau, Alice Nesti, Diletta Carli e la Pellegrini) naufragare, settimo con 7:56.30 con un bel peggioramento rispetto alla batteria (7:52.745).

In questa finale, vinta dagli Stati Uniti con 7:42.92, che hanno presentato in prima frazione Missy Franklin che ha chiuso in 1:55.96 e in ultima Allison Schmitt, davanti ad Australia (7:44.41) e Francia (7:47.49), solo due nuotatrici hanno realizzato, lanciate, tempi sopra i 2', Alice Nesti e la giapponese Matsumoto.

Alla sua penultima gara di questo Olimpiade («sarà in vasca anche nella staffetta mista», ha confermato) la Pellegrini ha frenato sul futuro pur confermando, adesso, che nel 2013 riposerà. «Riflessioni a caldo non vanno fatte; a freddo capiremo meglio. Ne io ne lui (Magnini, ndr) il prossimo anno vogliamo pensare al nuoto troppo intensamente».

Ha voglia di spensieratezza e relax e magari, «se me lo proporranno» dice, potrebbe cimentarsi in un reality. Va controcorrente, invece, Philippe Lucas. L'ex coach francese di Federica lo scorso anno a Parigi è stato categorico: «Riprendere è molto complicato - ha detto il tecnico che l'ha portata vincere l'oro mondiale dei 200 e 400sl nel 2011 - Per essere ancora grandissima deve rinunciare a mollare un anno». Chissà se Federica, visto che Rossetto è rimasto dubbioso se allenarla ancora, non decida di tornare dal coach francese, l'unico che appare in grado di domarla.

Il flop di Londra brucia alla Pellegrini. «Mi sono affidata a Rossetto per vincere le Olimpiadi. Se non era sicuro di farmi arrivare qui al top mi avrebbe detto: non ti accompagno». Il quale Rossetto ha spiegato, come abbiamo detto, di non essere completamente sicuro di continuare a seguire Federica essendo la gestione della campionessa insieme a quella degli uomini complicata. Ha poi attaccato la Federazione, l'azzurra, invitandola a un'analisi della situazione. «Filippo (Magnini, ndr) è stato frainteso con le sue dichiarazioni. Quando si sbaglia, si sbaglia tutti insieme, chi nuota, chi allena, chi dirige. Se un atleta fallisce è tutto quello che c'è intorno che fallisce. Tutto il movimento è andato male e qualche riflessione andrà fatta».

Difesa di coppia della Pellegrini che secondo gli scommettitori potrebbe sposare il fidanzato quest'anno (4,50 la quota) ma c'è anche chi scommette sul divorzio. «Penso che Filippo una medaglia se la poteva giocare». Lei, dal canto suo, avrebbe fatto meglio a puntare le sue carte sui 400. «Non credo che sarei riuscita a nuotare i 200 in meno di 1:54». Del resto nelle ultime cinque stagioni ha migliorato poco e il suo record mondiale, 1:52.98, ottenuto con il costumone pensiamo possa valere poco meno di 1:55. Nei 400, preparandoli bene, avrebbe avuto maggiori margini di miglioramento.

Dopo le accuse ai tecnici, Magnini se l'è presa con la rete. «Il mondo dei social network è pieno di gente cattiva...», ha cinguettato Pippo su Twitter spiegando di chiudere con il social network. «Ragazzi non rispondete a tutti quelli che sono felici se l'Italia sportiva va male - ha scritto - probabilmente nella loro vita non sanno fare altro che stare seduti e criticare. Che brutte persone».

 

PELLEGRINI SCONFITTA NELLA FINALEPELLEGRINI SCONFITTA NELLA FINALEFEDERICA PELLEGRINI E CLAUDIO ROSSETTOPELLEGRINI SCONFITTA NELLA FINALEMARCO ORSIMARCO ORSIPELLEGRINI SCONFITTA NELLA FINALEFEDERICA PELLEGRINI E CLAUDIO ROSSETTOfilippo magnini italia nuoto jpegMAGNINI FIRMA LA MERCEDES magniniFilippo Magnini PELLEGRINIFILIPPO MAGNINI FILIPPO Magnini federica pellegrini Federica Pellegrinijpeg jpeg

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?