LUCI A STOCCOLMA! VECCHIONI NON PARLA DEL NOBEL (PENA LA ESCLUSIONE DALLA ROSA DEI CANDIDATI) MA SOTTO SOTTO CI SPERA –TROVARSI CON DYLAN E COHEN, PER IL “POETASTRO” È GIÀ TANTO

Gabriele Ferraris per "La Stampa"

«I poeti si tingono di rosso vivo / ciascuno pensando / Il giorno del Nobel farò l'antidivo». Così cantava Roberto Vecchioni nel 1975. Ora farà bene a pensare a come si comporterebbe lui, nell'eventualità. Perché Roberto Vecchioni è candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2013. Con lui, due «colleghi»: Bob Dylan e Leonard Cohen.

Vi risparmio la stucchevole diatriba se a canzoni si possa far poesia. A Stoccolma pensano che sì, a canzoni si possa far poesia. E dato che il Nobel lo assegnano quelli di Stoccolma, Roberto Vecchioni è ufficialmente un credibile candidato al Nobel, avendo superato l'occhiuta preselezione dell'Accademia svedese, che per tre anni segue in segreto centinaia di autori, via via escludendo quelli che non paiono all'altezza. Vecchioni, dunque, quanto meno è all'altezza.

Però esiste una norma per cui un candidato al Premio Nobel non può rilasciare interviste sulla propria candidatura, pena l'immediata esclusione dalla rosa dei candidati. Poiché qualsiasi candidato al Nobel molto ambirebbe vincerlo, è improbabile che rilasci interviste sulla propria candidatura. A meno che sia pazzo. Ma in tal caso, difficilmente sarebbe entrato nella rosa dei candidati. Ne deriva che i tre cantautori candidati al Nobel non rilasceranno interviste in proposito.

Be', è difficile che Bob Dylan rilasci interviste su qualsivoglia argomento. Né Cohen è dei più disponibili. Ma siate certi che manco Vecchioni si lascerà estorcere una parola, benché uomo affabile e alla mano. Il Professore autore di canzoni, romanzi, racconti, saggi - dacché è trapelata la notizia, non ne parla neppure con se stesso.

Fino a due giorni fa era all'oscuro di tutto, preso dalla gioia per la nascita di una nipotina e dal lavoro per il lancio del nuovo album, Io non appartengo più . Della candidatura ha saputo come tutti, da un giornale che riportava l'indiscrezione. Ne avrà discusso con la moglie Daria, immagino, mentre a casa il telefono cominciava a mitragliare. «Non me lo sarei mai aspettato - le avrà detto. - A volte qualcuno mi faceva battute del tipo prima o poi vinci il Nobel, ma erano solo battute».

«Sono emozionato - avrà aggiunto. -Dylan e Cohen sono due giganti della letteratura moderna, lo penso da sempre: trovarmi in loro compagnia per me vale già un Nobel». Questo potrebbe aver detto Roberto Vecchioni alla moglie Daria, commentando la sua candidatura. Ma Roberto Vecchioni non parla. E sotto sotto ci spera

2. NOBEL A VECCHIONI? SI SCATENA LA RETE

Veronica Tomassini per "Il Fatto Quotidiano"

Su facebook ci sono ancora discussioni in corso. Quesiti enormi, tipo: "Perché non candidare Albano Carrisi o Donatella Rettore?". Già perché ?, replica afflitto un utente un poco oltre. Crudeltà? Può darsi. Gli scrittori apprendono la notizia e la rimpallano da un profilo all'altro. Marco Rovelli, autore Feltrinelli e musicista, suo malgrado azzecca l'hastag (davvero senza dietrologie): daiNobelfacceride.

Che male c'è? Agli svedesi piace Roberto Vecchioni, quello della "donna con la gonna" eccetera, anzi per la precisione: "Voglio una donna donna con la gonna gonna" da ripetere due volte, e non è vero che Samarcanda se la canti bene poi somiglia a un pezzo dei Dire Straits come fanno notare sui social network i soliti possibilisti. Ok, lo candidano al Nobel per la letteratura, con Bob Dylan e Leonard Cohen, quindi?

Un blogger aggiunge con sgomento che la notizia parte dal Corriere, che però sui giornali esteri non ne parla nessuno, non c'è niente nemmeno sul sito del prestigioso premio. Ma, che strano, talmente strano che in un battito di ciglia si propaga l'hastag: misterobuffo. Infatti la blogger Manuela Caserta riflette davvero interessata: "A Stoccolma come in Russia, probabilmente ancora ascoltano Felicità è un bicchiere di vino con un panino e Luci a San Siro gli deve essere sembrata proprio una cosa pazzesca... una cosa tipo Dante". Vero. Nella sua pagina, Roberto Vecchioni scrive: "Sono sorpreso per questa nomination". Figuriamoci gli altri.

Qualcuno si lamenta della "vergognosa esclusione di Gigi D'Alessio", qualcun altro invoca la nomination di Gianni e Pinotto. Uno propone il pensionato del piano di sotto, dai su. Un internauta commenta le suggestioni dell'hastag Daje Nobel facce ride: "Ma Vecchioni non è quello che diceva ai suoi studenti ‘Non dovete essere ignoranti come i ragazzi degli istituti tecnici?'". Questo è troppo. La rete si mette sulle tracce di reperti d'archivio e li trovano. No perché tra le motivazioni della candidatura affiora - pare, dicono - la sua capacità pedagogica. Gli internauti vanno a scovare un articolo del 1995, pubblicato proprio dal Corriere ( http://archiviostorico.corriere.it/1995/novembre/08/Via_prof_Vecchio  ni_dice_parolac ce_co_0_9511087127.shtml  ).

Lo leggiamo tutti, in pratica gli studenti del prof di ginnasio Vecchioni (erano gli studenti del liceo classico "Rebora" di Rho) si lamentavano delle troppe parolacce utilizzate, delle assenze del medesimo Vecchioni in tour, delle assurde interrogazioni collettive, a gruppi di sette, dei voti che non segnava, e così via.

Non sono parole nostre, basta controllare l'articolo di cui si allega il link. Gli alunni di quel ginnasio rimpiangevano inconsolabili la cara professoressa Moroni che Vecchioni aveva sostituito definitivamente.

E dai, che c'entra col premio Nobel? Ancora un profilo su facebook, dentro gli scrittori discutono con passione, alla fine la tesi è questa, desunta da S.C: "Bob Dylan, Leonard Cohen e Roberto Vecchioni è un po' come dire Philip Roth, Alice Munro e Paolo Giordano". Sì, anche. Ognuno ha il suo candidato ed è davvero molto bello che ognuno su facebook abbia un proprio candidato. Uno scrive: Biagio Antonacci! E aggiunge l'esclamativo, un altro senza esclamativo propone un certo Ramengo (chi è?).

Un altro utente stigmatizza che tanto Vecchioni è interista (davvero? Vallo a sapere). E non gliene importa un accidenti a nessuno che The Guardian dia per piazzato Murakami. Murakami de che.

 

 

Roberto Vecchioni e Paolo Masini Roberto Vecchioni bob_dylan Roberto VecchioniBob Dylan Town Hall nel sessantatre bob dylan bob dylan the freewheelin album del sessantatre Vecchioni canta Leonard Cohen by Massarini

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