roberto napoletano

LA LUISS CI RIPENSA E TAGLIA TRE CORSI A ROBERTO NAPOLETANO – L’UNIVERSITÀ DI CONFINDUSTRIA RIDIMENSIONA GLI IMPEGNI ACCADEMICI (E LO STIPENDIO?) DELL’EX DIRETTORE DEL “SOLE 24 ORE” - TRANQUILLI, CONTINUERÀ A INSEGNARE “LE GRANDI CRISI DELL’ETÀ CONTEMPORANEA”, TEMA DI CUI È ESPERTO VISTO CHE IL QUOTIDIANO HA PERSO 250 MILIONI IN 6 ANNI

Gianluca Baldini per “la Verità”

 

roberto napoletano

L' università di Confindustria fa un passo indietro su Roberto Napoletano professore. A seguito della polemica, nata da un articolo della Verità, per cui l' ex direttore del Sole 24 Ore avrebbe dovuto tenere cinque corsi in quattro facoltà della Luiss, si aggiunge un nuovo elemento.

 

Stando alle informazioni presenti sul sito dell' ateneo promosso da Confindustria, ora i corsi che fanno capo a Roberto Napoletano (indagato dalla Procura di Milano per false comunicazioni sociali in seguito all' accusa di aver gonfiato i dati di vendita delle copie digitali e cartacee del Sole 24 Ore) scendono da cinque a due.

 

paola severino roberto napoletano con la moglie

A fine agosto, il sito della Luiss riportava che il giornalista avrebbe dovuto insegnare agli studenti del terzo anno un corso dal titolo «Le grandi crisi dell' economia contemporanea» nelle facoltà di impresa e management, economia e finanza, giurisprudenza e scienze politiche. A questi si doveva aggiungere un corso di «giornalismo politico-economico», dedicato però solo agli studenti di scienze politiche.

 

Da ieri, però, sul sito dell' università, le informazioni disponibili sono cambiate. Ora Napoletano terrà i suoi due corsi solo agli studenti di scienze politiche. Inoltre, nel caso del corso «Le grandi crisi dell' economia contemporanea (dove il testo di riferimento è un libro a sua firma dal titolo Il Cigno nero e il Cavaliere bianco, diario italiano della grande crisi, edito dalla Nave di Teseo) è passato ad essere «corso libero interdipartimentale», di quelli cioè che possono essere frequentati anche da studenti di altre facoltà.

luiss villa blanc

 

Come già anticipato due giorni fa dalla Verità, dunque, l' ateneo romano sta facendo marcia indietro per cercare di uscire dalle polemiche legate all' arruolamento di Napoletano nel corpo docenti.

 

Non si spiega altrimenti un cambio di rotta tanto repentino nel piano di studi dell' università che - in men che non si dica - ha tagliato dei corsi pensati anche per gli studenti di impresa e management, economia e finanza e giurisprudenza.

relazione sindaci su note spese roberto napoletano

 

Del resto proprio il 30 agosto lo stesso ateneo romano aveva scritto una mail alla Verità sottolineando che «il rapporto professionale con il dottor Roberto Napoletano ha avuto inizio nel 2014, prima delle note vicende del Sole 24 Ore e non sono intervenuti ad oggi elementi formali atti a giustificarne una legittima interruzione».

 

Una interruzione forse no, ma un ridimensionamento sì, stando almeno a quanto si può vedere leggendo la scheda docente legata all' ex direttore del Sole 24 Ore. Un taglio delle docenze che dovrebbe comportare anche una riduzione del compenso per il giornalista.

luiss viale pola

 

Secondo fonti vicine all' università romana, infatti, a meno che a Napoletano non sia stato riservato un contratto da professore ordinario, in teoria una riduzione del numero di ore di insegnamento dovrebbe comportare anche una sforbiciata sui compensi. Ma, sottolineano le fonti interpellate, come istituto privato la Luiss ha il diritto di pagare come e quanto crede ogni suo docente.

 

Di certo la notizia dell' ingresso di Napoletano nel corpo docenti della Luiss ha destato il malcontento dei comitati di redazione del Sole 24 Ore, di Radiocor Plus e di Radio 24, che da diversi giorni stanno dicendo loro attraverso comunicati sindacati pubblicati sul quotidiano di viale Monte Rosa.

giovanni lo storto dg luiss

 

In quello datato 1° settembre si definisce il nuovo incarico di Napoletano alla Luiss «inopportuno», chiedendo a Confindustria e al direttore generale Marcella Panucci come intendano procedere «nei confronti di coloro che dovessero aver contribuito a qualunque titolo al dissesto finanziario del gruppo (Sole 24 Ore, ndr)».

 

Le notizie diffuse sul suo insegnamento, così come i diversi comunicati sindacali pubblicati dal cdr delle varie testate del gruppo, hanno dunque spinto ieri Roberto Napoletano a inviare una mail al sito Dagospia nel quale l' ex direttore afferma che il cdr avrebbe nei suoi confronti un intento persecutorio visto che al momento le indagini non sono ancora concluse.

 

sole 24 ore fate presto 2011

«Il cdr», scrive Napoletano, «con cattiveria e per fini puramente strumentali volutamente confonde i due piani, quello del lavoro professionale e giornalistico e della competenza economica, con quello di un eventuale ruolo di amministratore di fatto dell' azienda che la Procura ipotizza ma che io non ho mai svolto e - non ho dubbi - riuscirò a dimostrarlo nelle sedi opportune.

 

Così come sarà chiaro a tutti che "non ho contribuito a affossare il numero di copie di uno dei maggiori quotidiani italiani e i bilanci del gruppo editoriale" (La Verità, sabato 1 settembre). Ho già detto in altre occasioni e lo ribadisco ora», conclude, «ho sempre fatto il direttore responsabile e il direttore editoriale delle testate del gruppo, mi sono occupato del prodotto giornalistico, mai di conti, gestione e contratti aziendali».

il foglio prende per il culo il sole 24 ore

 

Napoletano, dunque, senza smentire quanto scritto finora dalla Verità, si riserva la possibilità di ricorrere alle vie legali verso i rappresentanti del cdr del Sole. Il dubbio però resta: come può un direttore, svolgendo le sole funzioni giornalistiche che gli sono attribuite - e non quelle amministrative - non contribuire all' andamento del numero di copie del quotidiano che dirige, e dunque a quello dei bilanci?

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…