monica guerritore

“IL PESO DELL’AMORE NELLA MIA VITA? L’HO DILUITO NEI GRANDI PERSONAGGI, SE NO AVREI VISSUTO LA VITA PASSANDO DA UN UOMO ALL’ALTRO” - LA “LUPA” MONICA GUERRITORE HA USTIONATO NELLA SUA VITA L’AVVOCATO AGNELLI (QUANDO LEI AVEVA 18 ANNI), GIANCARLO LEONE, L'UOMO DELLA VITTI, LAVIA E ZACCARIA – OGGI CHE A 60 ANNI SI DEFINISCE ANCORA PIENA DI “AMORE” – E POI LA CHIRURGIA PLASTICA E IL GIUDIZIO SU GIORGIA MELONI...

Da Novella 2000 (Dagospia 24 Agosto 2005) - 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1976-volante-sua-131-agnelli-fa-vroom-vroom-18enne-5896.htm

 

GIANNI AGNELLI MONICA GUERRITORE

 

Aprile 1976. Novella, in punta di piedi, ma con un tempismo sorprendente, coglie la giovanissima attrice Monica Guerritore con l'Avvocato. Sì, proprio lui, Gianni Agnelli, allora presidente della Fiat. Monica, in quell'epoca flirtava con Giancarlo Leone, figlio dell'allora presidente della Repubblica Giovanni. La relazione, di dominio pubblico, metteva subito in chiaro una cosa: negli affari di cuore, la diva puntava in alto, molto in alto. Stupì come Agnelli si fosse esposto in prima persona, andando al rendez-vous con l'attrice al volante della sua 131, accompagnato della guardia del corpo di turno, tenuta a una certa distanza.

giancarlo leone monica guerritore

 

Nella sequenza fotografica pubblicata allora e qui riprodotta, la Guerritore e Agnelli sono incredibilmente rilassati. Un incontro, quello documentato da Novella, che fece molto scalpore, ma che non ebbe seguito.Circa due anni più tardi, liquidato il fidanzato ufficiale Leone, la Guerritore si legò a Giancarlo Giannini. Come rivelerà il nostro giornale in un numero del febbraio 1978, la cocente passione tra i due attori approderà a qualcosa di sostanzioso. Il reportage, che inizia con la chiacchierata separazione di Giannini dalla moglie Livia Giampalmo, presenta il divo pazzo d'amore per Monica al punto di regalarle un superattico del valore di 800 milioni, con splendida vista sulla capitale.

 

GUERRITORE LAVIA

Giannini fu costretto dal tribunale a dare alla sua ex consorte 10 milioni al mese a titolo di alimenti per lei e i loro due figli, allora ancora in tenera età, Lorenzo e Adriano. Ma i colpi di scena per Monica non finiscono qui. Come un fuoco d'artificio, Novella, nell'ultimo numero di novembre del '78, chiusasi la love story dell'attrice con Giancarlo Giannini, rivela un "confronto" inaspettato tra due Moniche, la Guerritore, appunto, e Monica Vitti. Il protagonista maschile di quest'ennesima puntata sentimental-sensazionale è Roberto Russo, fotografo e fidanzato della Vitti.

 

L'idillio tra la Guerritore e Russo scoppia mentre l'attrice è impegnata in una tournée teatrale con 'Zio Vania' e in procinto di iniziarne un'altra con Il malato immaginario di Molière. Lei e Roberto, fotografati insieme al loro arrivo a Villa Giulia, rivelano contemporaneamente la loro relazione clandestina e la crisi del ménage tra la Vitti e Russo. Poi, però, le cose tra il fotografo e la Vitti si sistemano, tanto che la coppia continuerà, per anni, in una relazione sentimentalmente felice.

 

ZACCARIA GUERRITORE

Ma torniamo alla storia della Guerritore che, sia per la sua sensualità sia per la sua bravura in palcoscenico, è stata paragonata alla grande attrice Ingrid Bergman. In anni più recenti, a partire dall'81, l'attrice è stata legata al regista Gabriele Lavia. Per vent'annihanno formato una delle coppie più affiatate del mondo dello spettacolo.

 

 

GUERRITORE

Silvia Fumarola per “la Repubblica” - Estratti

 

Monica Guerritore sa cosa vuole e non molla mai. Bellissima, è invecchiata con la sua faccia, una rarità. Dopo aver girato i teatri col suo spettacolo su Anna Magnani (il 26, a 50 anni dalla morte dell’attrice, le rende omaggio alla Casa del cinema di Roma), prepara anche il film di cui sarà regista e interprete.

 

monica guerritore carlo verdone vita da carlo

È la moglie di Verdone in Vita da Carlo, nel 2024 la vedremo in Inganno di Pappi Corsicato, uno dei titoli più attesi di Netflix (versione italiana della serie inglese Gold digger ), in cui si innamora di un uomo molto più giovane. Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero hanno ambientato la storia in Costiera Amalfitana. Guerritore è Gabriella, proprietaria di un hotel, signora elegante, fiera dei suoi sessant’anni («Mi hanno fatto lo sconto di cinque», ride lei). Ha tre figli grandi e la vita non sembra riservarle sorprese, finché non incontra Elia (Giacomo Gianniotti), aitante e misterioso, che stravolge la sua vita.

 

Aveva visto la serie inglese?

«Ho preferito di no. Il personaggio è già talmente complesso nella scrittura italiana che ho cercato di cucirmi addosso quello, non ho orecchiato. Raccontiamo il coraggio della passione, ma la forza delle donne nasconde segreti e fragilità. È spiazzante, ci sono riuscita grazie a Pappi».

 

L’età è ancora un tabù?

«Crea scandalo, gli altri giudicano. Elia è un uomo giovane, molto bello, lei perde la testa.

Una donna a 60 anni è piena di amore, di desiderio, sensualità. E non lo sa».

Le donne pagano per la libertà; non vengono perdonate.

Monica Guerritore da giovane

«La libertà è un diritto. Anche la follia di una donna innamorata avvicina il pubblico».

 

Che peso ha avuto l’amore nella sua vita?

«L’ho diluito nei grandi personaggi, se no avrei vissuto la vita passando da un uomo all’altro, è stato centrale. Lo è stata anche l’immaginazione dell’amore. Sentirti attratta e pronta: questo è l’amore passionale, molto spesso distruttivo, ti abbandoni senza riserve. Bisogna imparare a guardare con la coda dell’occhio dove sono i pericoli, “non ti chiamo perché ti amo troppo”, non esiste. La verità è: non ti chiama perché non gli importa. Bisogna essere forti quando ci si vuole abbandonare e quando ci si deve sottrarre».

 

(...)

 

Nella serie di Carlo Verdone fa ridere, le piace la commedia?

«Mi sono lasciata andare, mi sono fatta tanti ricci e tanti boccoli. Pensavo: “Che dirà Gianna?”. La ex moglie di Carlo è una donna stupenda, una biologa, pensi che aveva incrociato anche mio papà all’università».

 

monica guerritore foto pino settanni

Lei è una delle poche attrici che non ha ceduto alla chirurgia plastica .

«Bisogna amarsi, fermare il tempo è un’illusione. Poi ognuno è libero di fare come vuole, la chirurgia aiuta ma noi cambiamo. Mi domando dov’è il brand che dice: facciamo vedere la faccia della Guerritore così capite che c’è un altro modo di invecchiare. In Inganno non ho mai chiesto: come sto? Devo farvi vedere che una donna vera può stare con un ragazzo».

 

(…) Underdog, come Giorgia Meloni: che pensa della premier?

«Che è la regina delle underdog, ma non è libera. È nelle mani di chi l’ha sostenuta ancora oggi».

roberto zaccaria monica guerritore foto di baccomonica guerritore a belve monica guerritore a belve 1monica guerritore foto di baccomonica guerritore, jason connery e laura antonelli la venexiana monica guerritore scandalosa gildaGABRIELE LAVIA MONICA GUERRITOREmonica guerritore sensi 1Monica Guerritore - mutande pazzeMonica Guerritore - Mutande pazzemonica guerritore gabriele lavia sensi

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?