luciana littizzetto massimiliano parente wanda nara

“SALVATE LA LITTIZZETTO DALLE FEMMINISTE BACCHETTONE” - PARENTE: “È DRAMMATICA L’INSURREZIONE FEMMINISTA SULLA BATTUTA SU WANDA NARA. LA CONTINUA ACCUSA DI SESSISMO È LA PIÙ GRANDE UMILIAZIONE INVENTATA DALLA FEMMINISTE PER UMILIARE LE DONNE FINGENDO DI LIBERARLE. E QUESTA SAREBBE PARITÀ? SULLE DONNE NON SI PUÒ PIÙ SCHERZARE? CARE MIE, E IL DIRITTO ALLA PARITÀ È ANCHE QUELLO DI ESSERE UGUALMENTE PRESE IN GIRO, UGUALMENTE STRUMENTALIZZATE, COME LO SONO NÉ PIÙ NÉ MENO I MASCHI. A MENO CHE…”

 

 

 

massimiliano parente

1 – SALVATE LA LITTIZZETTO DALLE FEMMINISTE BACCHETTONE

Massimiliano Parente per “il Giornale”

 

Guardate voi se mi tocca difendere la Littizzetto, che non mi fa ridere neppure se mi fanno il solletico. Ma soprattutto mi tocca difendere le donne dalle femministe. Voglio dire: la Littizzetto, nel suo spazio comico a Che tempo che fa, commentando una foto di Wanda Mara dove era sdraiata su un cavallo, ha detto: “Chissà dov’è finito il pomello della sella, lei si arpiona così. Ha la Jolanda prensile”.

 

LUCIANA LITTIZZETTO

La Jolanda, per chi non fosse esperto del gergo littizzettesco, è l’organo sessuale femminile, la vagina. Fa ridere? Non fa ridere? Decidete voi. Invece è drammatica l’insurrezione femminista, inclusa quella di Selvaggia Lucarelli, che ha twittato allibita sulla battuta della Littizzetto reputata inaccettabile. Perché sarebbe sessismo. Perché: se l’avesse detto un uomo.

 

WANDA NARA NUDA A CAVALLO

E è proprio questo il punto, care le mie femministe. Questa non è parità. Fanno più danno alle donne femmine come la Murgia o la Boldrini del più ignobile maschilista. La parità è che si sia pari, non un vittimismo usato per prevalere con le lagne che offendono proprio le donne, che dovrebbero lottare per la meritocrazia asessuata, a prescindere dal genere, perché altrimenti diventano una specie protetta, e come tale evolutivamente inferiore per antonomasia.

selvaggia lucarelli 1

 

Pensate solo a quante battute ha fatto la Littizzetto sui genitali di Fabio Fazio. Su quanto ce lo abbia più o meno piccolo (cosa che immagino la Littizzetto non sappia, ma va bene scherzarci su, e Fazio accettando lo scherzo dimostra la sua superiorità, non il contrario). Ma se fai una battuta su una donna allora no, è sessismo.

 

La continua accusa di sessismo è la più grande umiliazione inventata dalla femministe per umiliare le donne fingendo di liberarle. E questa sarebbe parità? Sulle donne non si può più scherzare? Questo è il nuovo femminismo? Care mie, e il diritto alla parità è anche quello di essere ugualmente prese in giro, ugualmente strumentalizzate, come lo sono né più né meno i maschi.

 

michela murgia alla prima della scala

A meno che non vogliate essere considerate degli esseri inferiori, magari in via di estinzione, dei peluche di panda. Oltretutto, con tutto questo femminismo, mai che trovassi una donna che mi paghi il conto al ristorante.

 

2 – LITTIZZETTO VS. WANDA NARA, È LA LEGGE DELLA DINAMICA

Alessandra Comazzi per “La Stampa”

 

Ricapitoliamo. Wanda Nara, 34 anni, argentina, bella presenza, un ex marito e uno in carica di cui è anche agente, entrambi calciatori, Maxi López e Mauro Icardi, cinque figli, pubblica sui social una sua foto nuda a cavallo. Benissimo. Ne ha tutto il diritto. Lei è giovane, bella, supermamma, supermoglie, può fare quello che vuole del suo corpo, e ci mancherebbe. I seguaci apprezzano. Però esiste in natura una legge fisica, la legge della dinamica, o principio di azione e reazione: stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

FABIO FAZIO LUCIANA LITTIZZETTO

 

Quindi, Wanda Nara ha tutto il diritto di posare nuda a cavallo, incarnando il desiderio cristallizzato da millenni nell'inconscio collettivo e istintuale atavico del maschio. Personalmente, credo ci siano mezzi migliori per perseguire l'uguaglianza di genere, ma questo è solo un parere. Quel che ritengo certa è la legittimità della reazione all'azione. Niente di violento, niente di fallocratico: ma una bella, sana presa in giro.

 

fabio fazio e luciana littizzetto con funghi a forma di pisello e culo

E dunque l'altra sera a Che tempo che fa, su Rai3, Luciana Littizzetto, una donna, ha osato l'inosabile: ha preso in giro un'altra donna. I social, sempre loro, queste entità dionisiache e temibili, l'hanno inchiodata, sostenendo che le sue battute erano volgari, sessiste e fuori luogo. Dunque lei ha detto così: «Noi siamo già abituati a Belen, che per farsi una foto in tinello mette una gamba nel forno e il sedere sul lavabo: adesso io mi chiedo come la Wanda è stata issata sul cavallo. L'hanno messa su a peso e poi lei si tiene con la sola forza delle unghie e della jolanda prensile? (nel lessico littizzettesco "jolanda" sta per organo genitale femminile n.d.r.). Dimmi dov' è finito il pomello della sella. Secondo me si arpiona in questo modo. Il compianto Ugo Foscolo, che scrisse l'ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo, adesso scriverebbe "Ode a Wanda senza mutanda in sella al suo ronzino"».

 

LUCIANA LITTIZZETTO CARLO FRECCERO

Questo è quanto. Volgare? Sessista? Fuori luogo? Ma dai. Una si spoglia e si mette nuda a cavallo, un'altra la prende in giro. Basta. Inoltre, quella che prende in giro fa di mestiere la comica, fa satira, fustiga ridendo i costumi, e «castigat ridendo mores» era la scritta sul busto dell'Arlecchino che decorava il proscenio della Comédie Italienne a Parigi, nel XVI secolo. E poi fu messa su tanti frontoni teatrali. Per ricordare il ruolo dell'arte di scena. L'emancipazione fa sì che le donne si possano denudare senza problemi, il corpo è mio e lo gestisco io.

 

wanda nara

Bene: ma se un'altra donna non è d'accordo, interpretando a esempio i tacchi da 12 centimetri all'ora di pranzo come un atto di sottomissione tanto quanto un velo in testa, non deve poterlo dire? Se un'attrice comica trae spunto da un fatto di costume (azione) per ribadire con uno sfottò (reazione) non ha il diritto di farlo perché i social l'attaccano? Pazienza, attacchino. Resta fondamentale il diritto di manifestare il proprio pensiero e le proprie opinioni: quello è sancito dall'articolo 21 della Costituzione, benedetto lui.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....