L’AFRICA LE SUONA A MADONNA: “MA QUALE BENEFATTRICE, È UNA RICATTATRICE”

DAGOREPORT

Dal "Daily Mail"
http://bit.ly/10VMcFI

Madonna una benefattrice? No, semmai una ricattatrice. Questa è stata, volendo riassumere, l'accusa posta dalla presidente del Malawi, Joyce Banda, alla star della musica pop.

La visita della cantante nei giorni scorsi nel Paese africano si è trasformata in un'occasione per far esplodere un contrasto che era già nell'aria da tempo.

La questione che ha dato inizio allo scontro è stata la protesta da parte dello Stato del Malawi per la mancata promessa della cantante di costruire una nuova scuola, alla quale Madonna ha risposto licenziando la sorella di Joyce Banda, Anjimile Oponyo, che era stata nominata proprio dalla star a capo della sua organizzazione di beneficenza "Raising Malawi".

Uno sgarbo che Banda non ha mandato giù. Madonna, al momento di lasciare il Malawi, ha dovuto fare la fila all'aeroporto come tutti gli altri passeggeri. Non solo, ma la cantante aveva scritto una lettera di suo pugno in chiedeva di essere ricevuta dal presidente. Appello rimasto però inascoltato.

Come se non bastasse, Banda ha rilasciato un comunicato in cui ci è andata giù pesante, accusando la cantante di pretendere di essere trattata sempre con tutti gli onori anche dalle istituzioni del Malawi, solo perché lì ha adottato due bambini.

"Se pensava di ricevere un trattamento di favore solo perché è una persona famosa", ha scritto il presidente, "è bene che sappia che il Malawi ha ospitato in passato molte star internazionali, fra cui Chuck Norris, Bono Vox, David James, Rio Ferdinand e Gary Neville, che però non hanno mai richiesto l'attenzione dello Stato. Se c'è una cosa che Madonna deve imparare con urgenza è la decenza di dire la verità. Andare a dire al mondo intero di star costruendo delle scuole quando non ha fatto altro che contribuire alla costruzione di alcune aule non è il comportamento di una persona che meriti di essere trattata con tutti gli onori della nazione".

Una dichiarazione di fuoco, rilasciata dall'addetto stampa del governo del Malawi, che si conclude con un'ultima, pesantissima stoccata: "Madonna vorrebbe che il Malawi fosse per sempre grato con lei. Ma le buone azioni devono sempre essere fatte in modo disinteressato, gratuito e silenzioso, altrimenti non si tratta di gentilezza, ma di qualcos'altro. Qualcosa che assomiglia molto di più a un ricatto".

 

MADONNA IN MALAWI CON I SUOI DUE FIGLI ADOTTIVI MADONNA IN MALAWI MADONNA IN MALAWI MADONNA IN MALAWI MADONNA IN MALAWI MADONNA IN MALAWI IL PRESIDENTE DEL MALAWI JOYCE BANDA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...