MAI DIRE RAI! - I DIPIETRISTI RADUNANO EX (E ATTUALI) DIPENDENTI RAI PER FARLE IL FUNERALE - SANTORO: “FRECCERO ED IO CI CANDIDIAMO PRESIDENTE E DG” - LUCIA ANNUNZIATA: “LA RAI NON PRODUCE NULLA, SARÀ AGGREDITA PERCHÉ HA IL 40% DEL MERCATO MA QUELLO CHE PRODUCE FA SCHIFO” - USIGRAI: MANIFESTAZIONE IL 4 APRILE - RIZZO NERVO, PIAZZATO NEL CDA DALLA POLITICA, VISTO CHE SI È DIMESSO DA UN MESE PUÒ FARE IL PURO E CHIEDERE CHE SI GUARDI IL CURRICULUM PER LE NOMINE…

1 - RAI: SANTORO, BISOGNA METTERLA IN CONDIZIONI DI AGIRE
(ANSA) - "Qualunque soluzione si scelga deve mettere la Rai in grado di agire. Ora il cda è un organismo dimezzato, oltretutto con un membro dimissionario, è scaduto e scadente. Secondo me non si può separare il problema della governance da quello del riassetto di sistema". Lo ha detto Michele Santoro intervenendo al convegno 'Rai, cambiare la musica, cambiare l'orchestrà, in corso a Roma, dedicato a proposte sulla governance dell'azienda pubblica, organizzato dall'Italia dei Valori.

"Nelle cose che ho ascoltato - ha spiegato - c'é un punto di debolezza. Si continua a parlare di Rai come servizio pubblico invece la sua natura è ambigua. La Rai vive per metà di canone e per metà di pubblicità, risolvere questa contraddizione è il primo punto. L'importante è che non si faccia un danno al sistema. Se vogliamo la Rai con un ruolo esclusivamente di servizio pubblico dovrebbe reggersi solo sul canone, con al massimo un 20% di pubblicità, come succede con la Bbc.

Ma si dovrebbe investire anche negli altri soggetti che potrebbero fare da competitor a Mediaset perché Murdoch da solo non ce la può fare. Intanto però la Rai deve svolgere tutte e due le funzioni in un periodo ponte. Serve cioé che ridiventi aggressiva sul mercato tv e che ritorni al suo compito di servizio pubblico, liberandola dal peso dei partiti".

2 - RAI: SANTORO, CON FRECCERO CI CANDIDEREMMO PRESIDENTE E DG
(ANSA) - "Vediamo se riusciamo a fare un ticket con Carlo Freccero per candidarci lui come presidente ed io come direttore generale della Rai e speriamo di trovare via via anche candidati a membri per il cda. Vogliamo sfidare la commissione parlamentare di Vigilanza presentando i nostri curricula. Lo dovrebbero fare tutti, le nomine dovrebbero essere volontarie". "Il peso della partitocrazia è un cancro - ha aggiunto il giornalista -. Sono i meccanismi di trasparenza che rendono un sistema migliore".

3 - TV: SANTORO, CON SERVIZIO PUBBLICO 4-5 MLN DI PUBBLICITA'
(ANSA) - "Per una puntata di Servizio Pubblico raccogliamo circa 400.000 euro di pubblicità e a fine stagione arriveremo a un totale di 4-5 milioni, un risultato fino a poco tempo fa impensabile e che rispecchia la crisi della Rai. Evidentemente anche da parte degli investitori c'é una voglia di ribellarsi a un sistema bloccato, che non viene rilevata dal sistema politico".

"La piccola esperienza che ho cominciato quest'anno - ha aggiunto il giornalista -, pensavo fosse destinata al successo per un piccolo numero di serate, basandomi sull'esperienza di Raiperunanotte per cui c'era stata una partecipazione di massa che voleva segnalare la necessità di cambiare il sistema, esigenza che però ha avuto un'esigenza molto debole dai partiti. Io avevo la ragionevole speranza di fare 4-5 serate con lo stesso successo, ma arrivare alla fine di una stagione televisiva era un'idea utopistica, invece è successo, ci siamo arrivati".

Santoro ha anche sottolineato che 'gli ''piacerebbe per una volta si prendesse atto che la mia posizione verso il sistema dell'informazione italiana non è quello di una vittima ma di chi si batte per il suo cambiamento. Da questa mia battaglia non ho ricavato solo cose negative ma anche positive, come una grande popolarità e cerco compagni di strada per continuare".

4 - GOVERNO: SANTORO, NON COMPRENDE VALORE INDUSTRIA CULTURALE
(ANSA) - "Sono contento di essere di fronte a quello che considero un governo di centrodestra fatto di persone per bene, per me sarebbe l'interlocutore ideale, ma da parte del governo Monti una vedo una comprensione dell'industria culturale per lo sviluppo del Paese. Forse si dovrebbero far spiegare l'importanza del ruolo della televisione dal governo precedente e dovrebbero magari nominare Berlusconi - ha aggiunto con una provocazione - ministro della televisione".

5 - RAI:ANNUNZIATA,NON PRODUCE NULLA, SARA' AGGREDITA DA MERCATO
(ANSA) - "La Rai ha due anomalie rispetto alle altre aziende televisive pubbliche europee: è dominante sul mercato, ma non produce e non vende". "La Rai è molto forte - ha proseguito - perché controlla il 40% del mercato e tenderà ad essere aggredita dai concorrenti. Dall'altro lato tutto ciò che produce non è commerciabile, in poche parole fa schifo. Con l'uscita di Berlusconi le alleanze e gli interessi attorno alla Rai stanno cambiando. Dentro la Rai ci si sta muovendo per costruire settori da abbandonare e settori che costituiranno le pepite d'oro in caso di privatizzazione".

L'ex presidente della Rai ha spiegato che "il meglio del palinsesto è concentrato su Rai1, mentre Rai2 è inesistente e Rai3 è stata spogliata: già sappiamo ciò che sarà venduto se si aprirà una fase di privatizzazioni".

6 - RAI: DI PIETRO, VIA PARTITI, AFFIDARLA A FONDAZIONE
(ANSA) - "Il nostro obiettivo è togliere la Rai dalle mani dei partiti ed affidarla ad una fondazione composta da esponenti della società civile e dagli stessi dipendenti dell'azienda pubblica". "Il Parlamento deve mettere tra le cose urgenti la riforma della Rai, perché senza Rai anche ciò che fa il governo Monti può sembrare buono", ha aggiunto.

"Il nostro obiettivo - ha detto inoltre Di Pietro - è scardinare la legge Gasparri che permette ai controllati di nominare i suoi controllori. E' l'esatto contrario della democrazia. Secondo noi, non si deve procedere alla nomina del cda con le regole attuali che portano ad una spartizione delle poltrone. Ci è stato anche squallidamente proposto di mettere un nostro uomo in cda ma noi abbiamo rifiutato perché non vogliamo partecipare". "Ci auguriamo - ha concluso Di Pietro - che i cittadini puniscano l'informazione scorretta, perché siamo stanchi degli editoriali alla Minzolini".

7 - RAI: SIDDI (FNSI), NO A NUOVO MANDATO LEI, SERVE CAMBIAMENTO
(ANSA) - "Pensare che al vertice della Rai si possa riproporre la Lei è assurdo". Lo ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, spiegando che "la discontinuità é necessaria, anche perché durante la sua gestione il cambiamento non è avvenuto. Gli epurati sono continuati ad esserci e c'é chi è stato accompagnato fuori con l'acqua zuccherata. A questo si aggiunge poi lo spreco di gente pagata in Rai, costretta a non far nulla".

"La Rai - ha proseguito Siddi - è un bene pubblico importante e siccome siamo in un disegno di provvedimenti 'salva Italia', bisogna abbattere il tabù che impedisce di occuparsi di Viale Mazzini e riaffermare l'idea che il tempo del servizio pubblico non è finito. Non serve immaginare un liquidatore per la Rai, perché non basta mettere a posto i conti: si tratta di un'azienda culturale ed occorre molto di piu".

8 - RAI: USIGRAI, 4 APRILE MANIFESTAZIONE PER RAI DEI CITTADINI
(ANSA) - "Pensiamo che la partita tra la Rai dei partiti e la Rai dei cittadini sia importante e il 4 aprile ci sarà la nostra manifestazione con la maglietta della Rai dei cittadini al teatro Capranichetta". "Se questa azienda non diventa un'azienda normale, contro le raccomandazioni, rischiamo di non arrivarci alla scadenza dei diritti per il servizio pubblico nel 2016", ha commentato Verna.

9 - RAI: RIZZO NERVO, SERVE SOLUZIONE FORTE PER GESTIRE CRISI
(ANSA) - "E' necessaria per la Rai una soluzione forte per gestire il momento molto delicato di crisi complessiva, visto il degrado dei comportamenti. A me piacerebbe molto se venisse applicato il metodo inglese. Bisogna riflettere se serva o no il servizio pubblico, definirne il perimetro e come reperire le risorse".

"L'urgenza forte - ha aggiunto Rizzo Nervo - viene dalla situazione economica della Rai. Sento che l'azienda è stata risanata. Nessuno ha scritto però che a dicembre è stato chiesta alla tesoreria l'anticipazione dell'ultima rata del canone perché altrimenti le tredicesime non si sarebbero potute pagare. Se questo avveniva a dicembre non capisco come a marzo possa essere cambiata questa situazione che è a rischio - ha sottolineato ancora l'ex consigliere -. Rispetto a questo quadro l'unica possibilità che hanno è continuare a togliere risorse al prodotto".

Per Rizzo Nervo la Bbc "ha una governance complessa ma funziona, il direttore viene selezionato attraverso il curriculum. Non vorrei che da una parte la pretesa di fare una legge e dall'altra le resistenze che ci sono lascino il quadro attuale". E ha concluso: "chi crede nel servizio pubblico sappia che si deve intervenire subito perché è necessaria una forte discontinuità dai metodi del passato".

 

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