1- TOH! TRE VINCITORI DELLE ULTIME QUATTRO EDIZIONI DI SANREMO ARRIVANO DA “AMICI” 2- IL VINCITORE DELLA SEZIONE GIOVANI ALESSANDRO CASILLO SCELTO DA MORANDI E MAZZI 3- UNA CASA DISCOGRAFICA PER CASILLO? ED ECCO GABRIELE PARISI DELLA GPM. CON CHI DECIDE DI COLLABORARE LA GPM PER IL PRIMO CD DI CASILLO? CON LA RTI DI MEDIASET 4- LA RTI POSSIEDE IL 50% DELLA FASCINO SRL, LA SOCIETÀ DI MARIA DE FILIPPI. DOVE ANDRÀ A LAVORARE MAZZI, DEFENESTRATO DAL FESTIVAL? ALLA FASCINO SRL, COME CONSULENTE PER I RAPPORTI CON LE CASE DISCOGRAFICHE. A COMINCIARE DALLA GPM 5- NON È UN CASO CHE IL SINDACO DI VERONA FLAVIO TOSI SIA UNO DEI SETTE PRESCELTI PER LA BENEFICENZA DI CELENTANO: TOSI È AMICO DI MAZZI, CONSULENTE PER GLI AVVENIMENTI NON LIRICI DELL’ARENA, E LA CONSULENZA È PAGATA DAL COMUNE. PERCIÒ: DOVE SI SVOLGERÀ LA FINALE DI ‘’AMICI’’ EDIZIONE 2012? ALL’ARENA DI VERONA 6- DIMENTICAVAMO: CLIENTI DEL DIRETTORE ARTISTICO DI SANREMO 2012 MAZZI SONO ANCHE I SUOI PRINCIPALI COLLABORATORI, ADRIANO CIARLATANO E TINTONE MORANDI 2- MARIA LA SANGUINARIA PREPARA CON MAZZI IL SUO “SANREMINO” ALL’ARENA DI VERONA

1- MA QUANTI "AMICI"!
Paolo Crecchi per il Secolo XIX

«Mi dissero che mi avrebbero scelto comunque», ricorda il vincitore della sezione giovani Alessandro Casillo, «e non solo perché ero stato bravo durante l'audizione». Morandi e Mazzi lo avrebbero portato al festival in ogni caso, «mi hanno visto al talent show Io Canto». Poi Casillo si è pure classificato primo, al concorso per giovani emergenti bandito sulla rete da Rai e Facebook, ma questo non vuol dire: anche l'altra favorita Erica Mou, per fare un esempio, è approdata all'Ariston per scelta tecnica, essendosi distinta ai Wind Music Awards di Verona.

Tutto regolare, checché ne dica l'ingenuo Iacchetti, malgrado i Wind Music Awards di Verona siano organizzati dal veronese Mazzi. Se il Festival vede in gara 1500 giovani e ne sceglie sei a insindacabile giudizio del gruppo d'ascolto, capitanato dal presentatore e dal direttore artistico, non è necessariamente sospetto. Il regolamento parlava chiaro. Le segnalazioni su Facebook sarebbero state indicative.

«Morandi e Mazzi mi hanno dato un sacco di consigli», riconosce tuttavia il quindicenne prodigio. La voce dell'innocenza, intonata per giunta. Il primo consiglio è stato quello di trovarsi una casa discografica? Ed ecco materializzarsi Gabriele Parisi, ex manager e compagno di Laura Pausini, nonché titolare della Gpm. Con chi decide di collaborare la Gpm per produrre il primo cd di Casillo? Con la Rti, Reti Televisive Italiane di Mediaset.

Ora, la Rti possiede il cinquanta per cento della Fascino srl, la società di Maria De Filippi. Dove andrà a lavorare Gianmarco Mazzi, defenestrato dal festival? Alla Fascino srl, con l'incarico di consulente per i rapporti con le case discografiche. A cominciare dalla Gpm.
«Non smentisco e non confermo», si limita a dichiarare Maria De Filippi al Secolo XIX: «Però è proprio una bella idea». Bellissima.

Al Festival ci sono già Emma e Pier Davide Carone, entrambi made in Amici. E Pier Davide Carone ha scritto la canzone di Valerio Scanu, anch'egli prodotto di Amici, trionfatore di due anni fa. Un gigantesco conflitto di interessi, come ha attaccato per primo Dagospia e stanno protestando ai piani alti della Rai, dove peraltro hanno appena deciso di voltare pagina?

Lui, Alessandro Casillo, potrebbe essere l'ultimo vincitore costruito dal sistema dei talent show, una sorta di corsia preferenziale per il successo e un fantastico moltiplicatore di business. Come ha scritto il Secolo XIX, non è un caso che il sindaco di Verona Flavio Tosi sia uno dei sette prescelti per la beneficenza di Celentano: Tosi è amico di Mazzi, consulente per gli avvenimenti non lirici dell'Arena, e la consulenza è pagata dal Comune. Perciò: dove si svolgerà la finale di Amici edizione 2012? All'Arena di Verona.

«Mi piacerebbe tanto conoscere il signor Morandi», sospira la mamma del premiato signora Patrizia. Napoletana di Castel Volturno, infermiera, sposata al pompeiano cuoco Antonio ormai milanesizzato - il piatto che gli riesce meglio è il risotto ai funghi - mamma Patrizia giura che sorveglierà il figliolo perché non si lasci abbindolare dai Gatti e dalle Volpi che si aggirano nei Campi dei Miracoli musicali. «Prima di tutto deve studiare».

Tanta sobrietà e modestia, altri parenti avrebbero già assalito il conduttore pretendendo posti in platea e cd omaggio, dimostra come la famiglia Casillo sia riuscita a sottrarsi all'abbraccio della camorra, che allunga i suoi tentacoli anche nel mondo dello spettacolo. «Se vedo qualcuno che non mi piace ronzare attorno al mio ragazzo», assicura mamma Patrizia, «gli faccio subito troncare il rapporto». Dovrà comunque restare molto attenta.

Anche su Erica Mou si sono addensati ombre e sospetti, essendo la ragazza una purosangue della scuderia di Caterina Caselli, amicissima dello stesso Mazzi. Ma pare francamente troppo. Più probabile che il costruttore di star sanremesi abbia qualche noia per la sua Run Multimedia, società che produce videoclip commissionati da molti cantanti che hanno frequentato e frequentano le ultime edizioni del festival: Irene Grandi, Gigi D'Alessio, Francesco Renga...

L'Espresso ha rivelato che la Run Multimedia ha incassato oltre 4,3 milioni di euro, negli ultimi tre anni, e dunque la mesta condizione di vita di Mazzi («col festival guadagno duecentomila euro, metà se ne vanno in tasse») va ripensata.

Dimenticavamo: clienti del direttore artistico dell'edizione 2012 sono anche i suoi principali collaboratori, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Tout se tient, dicono i francesi, e figuratevi a Sanremo con la Francia che è proprio lì.

2- MARIA DE FILIPPI PREPARA CON MAZZI IL SUO "SANREMINO" ALL'ARENA DI VERONA - HA PIAZZATO 3 SUOI ‘PUPILLI' NEGLI ULTIMI 4 FESTIVAL: "QUANDO I TALENT SHOW ERANO CONSIDERATI CHEAP SI ANDAVA AL FESTIVAL PER RIABILITARSI. OGGI, IN TERMINI DI VENDITE, NON SERVE ASSOLUTAMENTE A NIENTE"...
Giuseppe Videtti per "la Repubblica"

Hanno vinto i poteri forti, dicono quelli che hanno perso. La vittoria di Emma al 62° Festival di Sanremo era annunciata, dopo il secondo posto dell´anno scorso con i Modà; i ragazzi dei talent show sono imbattibili.

Il presenzialismo in tv paga, ma il concorrente è ben più temibile quando arriva da Amici. Brogli al televoto? «Non proprio, è difficile barare», dice un discografico che non vuol essere nominato, «ma si può stoppare il televoto al momento propizio, gli addetti hanno chiaro l´andamento dei risultati, bloccare il contatore cinque minuti prima o dopo può fare la differenza». Ammette però che quando le tre super-finaliste (Emma, Arisa, Noemi) sono state rimandate in gara, la community di Amici si è schierata a falange per Emma.

Il talent di Maria De Filippi ha una storia dentro Sanremo: negli ultimi quattro anni ha vinto tre edizioni. E lei se la riprende. «Farò un Sanremo piccolino dentro Amici», dice la conduttrice, «rimetterò in gara tutti i concorrenti che hanno transitato per il Festival nelle serali che inizieranno a fine marzo». La finale non sarà proprio una cosetta, si disputerà con due serate all´Arena di Verona, direttore artistico Gianmarco Mazzi, che con Sanremo ha chiuso e riparte proprio dal "Sanremino" di Maria.

«Guardi che mica ho scritturato Mazzi», precisa la De Filippi, «sono sei anni che mi sta dietro per portare la finale di Amici all´Arena, ora ritengo che abbiamo un cast che ci consenta di rischiare l´evento. E quando penso all´Arena, ho davanti agli occhi il concerto di Ligabue più che Sanremo».

Mazzi ha ormai un bel know how, potrebbe essere una risorsa per lei.
«Se arriva con un´idea stratosferica benvenuto. Per ora c´è solo l´Arena».

Non è che ha intenzione di scippare Sanremo alla Rai?
«Mediaset ormai non mi costringe neanche più alla controprogrammazione. E poi il mio sarà proprio "ino", nove artisti che si scontrano sulle canzoni, nessuna sfida cruenta. Saranno i big della trasmissione; i giovani sono gli sfidanti dell´edizione in corso».

Proprio come Sanremo.
«La gestione del Festival è un apparato elefantiaco, difficilissimo da gestire, qualsiasi decisione si scontra con la burocrazia Rai. Noi, come sempre, ci muoveremo con più agilità. I big saranno votati su iTunes e con le vecchie cartoline postali, come a Canzonissima, i due estremi della televisione generalista, la tradizione e la Rete».

Anche la Rai quest´anno ha tentato un SanremoSocial. Non è stato esattamente un successone.
«Non puoi imbrigliare il web a tuo piacimento, devi lasciarlo libero. Quello è il potere della community di Amici di cui lei parla. Alessandra Amoroso ha 870mila fan su Facebook, ma io non sto mai a ufficializzare questi dati. E´ un pubblico che segue le sue regole, naviga libero, guarda e twitta, non ci puoi scendere a patti».

Però garantisce una fidelizzazione che in termini di televoto paga.
«Indubbiamente, fermo restando che non puoi regolarlo, e se non regali emozioni ti ignora».

Riporterà in gara Marco Carta e Valerio Scanu, Karima e Antonino, Emma e la Amoroso, Carone e Annalisa, insieme a Virginio, l´ultimo vincitore di Amici. Sembra che le ragazze abbiano decisamente una marcia in più.
«E´ vero, le donne hanno meno pudore, si mettono in gioco più facilmente. Emma piange a dirotto sul palco, Carone ha una sensibilità trattenuta, quando piange non lo vedi».

Lei per chi dei due tifava?
«Meno male che non si sono sfidati, sarebbe stato un casino vero. Ci siamo sentiti per tutta la settimana, quando riattaccavo con uno, chiamava l´altra. Pierdavide è il mio panda, ha una scrittura poetica e delicata che deve essere protetta da tv, discografici e impresari, meno male che Dalla l´ha capito. Emma è istintiva, una che si dispera quando ha le sue pene d´amore e che ha annullato ogni impegno quando suo cugino è morto. Vengono dalla stessa edizione di Amici, non sono veri rivali».

Alcuni vincitori di Sanremo sono già finiti nell´ombra, come Scanu e Carta.
«Non esiste la formula magica per diventare una pop star. Carta si è rimesso a studiare col maestro Vessicchio. Sembra presuntuoso, è solo indifeso, non ha una famiglia alle spalle come Emma, è cresciuto per strada. Deve riacchiappare il treno del successo, e io devo aiutarlo, mi sentirei uno straccio se non lo facessi; di me si fida, sa che non gli tolgo niente».

Qual è stato secondo lei il momento più alto del Festival?
«Celentano e Morandi nella serata finale. Adriano era disposto al confronto anche di fronte ai fischi, cosa che chi fa il suo mestiere non accetta mai. E´ stato un momento di grande televisione quando si sono seduti sulla scala a cantare. La ricetta, come vede, è sempre molto semplice».

Quanto serve Sanremo a un vincitore di talent show?
«Un tempo, quando i talent erano considerati cheap, si andava al Festival per riabilitarsi. Ma ormai è acqua passata. Oggi in termini di vendite, come ha dimostrato la Amoroso, che all´Ariston è andata solo come ospite, non serve assolutamente a niente».

Alcuni contestano il fatto che lei continua a essere troppo protettiva con i suoi pupilli.
«Dicano quel che vogliono, io ho un magnifico rapporto con loro. Se avessero dei rancori non tornerebbero dove sono nati a fare il Sanremino. Volevano rimettersi le divise bianche e blu. Gli ho detto: "Ma no ragazzi, ora siete delle star"».


3- IL TELEVOTO E L'EFFETTO DEI TALENT
Andrea Laffranchi per il "Corriere della Sera"

Oltre a Emma, anche Marco Carta e Valerio Scanu. Tre vincitori delle ultime quattro edizioni di Sanremo arrivano da «Amici» di Maria De Filippi. Solo Vecchioni l'anno scorso ha interrotto la sequenza. L'effetto talent si sente ancora di più nei giovani, dove nessuno può giocare la carta di una carriera consolidata come contrappeso: Alessandro Casillo di «Io canto» quest'anno e Tony Maiello («X Factor») due anni fa erano vincitori annunciati. Chi arriva da uno show tv ha un vantaggio indubbio al televoto: la presenza sul piccolo schermo offre popolarità e riconoscibilità, il pubblico dei talent è fedele e più abituato a esprimere affetto al proprio artista preferito.

In questi anni il peso del televoto è stato modificato e sterilizzato nella fase che porta a scegliere la terna finalista: per arrivarci bisogna essere solidi anche nei voti degli orchestrali. Ma alla fine, comunque, sono le telefonate e sms a decidere. Eliminare il televoto e affidarsi a una giuria di qualità rischia di riprodurre inciuci che in passato hanno fatto ben altri danni. Rivedere il passaggio finale potrebbe rendere ancora più incerta e appassionante la gara.

 

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