testamento caprotti melania rizzoli

MELANIA RIZZOLI: ''FATE TUTTI COME CAPROTTI, IL TESTAMENTO È L'UNICO MODO DI PRENDERCI CURA DI CHI AMIAMO ANCHE DOPO LA MORTE. NON FATE COME AGNELLI O PAVAROTTI!'' - IL PATRON DI ESSELUNGA HA CHIUSO COSÌ LE SUE VOLONTÀ, VISTE LE LITI TRA I FIGLI: ''FAMIGLIA NON CI SARÀ, MA ALMENO NON CI SARANNO LOTTE. O SARANNO INUTILI''. UN GRANDE - PAVAROTTI: CI FURONO ACCESE DISPUTE TRA LE FIGLIE DELLA PRIMA MOGLIE E LA SECONDA, NICOLETTA. MARGHERITA AGNELLI HA FATTO CAUSA ALLA MADRE E AI SUOI STESSI FIGLI PER RECLAMARE LA SUA PARTE DI EREDITÀ

BERNARDO CAPROTTIBERNARDO CAPROTTI

Melania Rizzoli per ''Libero Quotidiano''

 

Ah l' eredità! Chi non sarebbe felice di riceverla in tempi magri come questi, soprattutto se inaspettata e non legittimata da rapporti consanguinei con il «de cuius»?

 

Tutti noi, in queste settimane, abbiamo ammirato ed anche un po' invidiato la signora Germana Chiodi, la storica segretaria di Bernardo Caprotti, che ha ricevuto in dono due quadri di Mario Nuzzi e ben 75 milioni liquidi di euro, ovvero la metà esatta del patrimonio personale del patron di Esselunga, suo datore di lavoro, in premio alla sua fedeltà nei 40anni passati al suo fianco e al suo servizio.

 

GERMANA CHIODIGERMANA CHIODI

Sarebbe stato curioso leggere in proposito il parere di altre storiche segretarie altrettanto fidate e custodi silenziose di documenti e segreti di stato, come Enza Tomaselli e Serenella Carloni, assistenti di Bettino Craxi, o come la più nota Enea Gambogi di Giulio Andreotti, che invece hanno ereditato in premio soprattutto avvisi di garanzia, interrogatori e processi dalle procure italiane, a causa della loro fedeltà al capo e della loro riservatezza, ma che oggi non hanno più voce per commentare.

MARINELLA BRAMBILLAMARINELLA BRAMBILLA

 

Inutile d' altronde tentare di strappare un giudizio ad un' altra famosa assistente, quella Marinella Brambilla che è da una vita al fianco di Silvio Berlusconi e che non ha rilasciato nemmeno una dichiarazione ufficiale quando 5 anni fa è stata spostata improvvisamente di ufficio e delegata ad altre competenze.

 

MARINELLA BRAMBILLAMARINELLA BRAMBILLA

RESPONSABILITA'

Ma in Italia quella di fare testamento è una pratica ancora poco utilizzata. Infatti troppo spesso si tende a considerare l' atto come un gesto riservato a chi è molto ricco, o a chi desidera assegnare i propri beni a persone che non rientrano nella successione legittima, o più sovente non lo si sottoscrive per paura, per incertezza o peggio per la certezza che la strada sia ancora lunga e che non sia il momento di vergare le proprie ultime volontà. In realtà il testamento è l' unico strumento che ci consente di scegliere a chi destinare o affidare i nostri beni e le nostre proprietà, grandi o piccole che siano.

 

melania rizzolimelania rizzoli

È un atto di responsabilità che difende le nostre volontà nel futuro dopo la vita, che si può modificare in qualsiasi momento lo si desideri, per esempio in coincidenza di cambiamenti di relazioni negli anni che trascorrono, e che soprattutto evita liti e lacerazioni tra eredi legittimi e illegittimi, ed assicura che parte della tua eredità non si disperda e non vada a persone che non si è scelto direttamente.

 

Le cronache italiane degli anni passati ci hanno fatto assistere a cause milionarie lunghe e strazianti, tutte finite sui rotocalchi, su questioni ereditarie e successorie che hanno fatto storia e che dovrebbero farci riflettere.

 

I GUAI DEI FAMOSI

Nel 2003 dopo la morte di Gianni Agnelli, sua figlia Margherita, da sola e contro tutti, ha fatto causa alla madre Marella, alla famiglia, ai manager ed ai legali dell' Avvocato, in una lunga e pubblica battaglia per reclamare la sua parte legittima di azioni, società, ville e quadri, dalla quale riteneva di essere stata estromessa e dalla quale ha avuto solo parziale soddisfazione.

pavarotti con adua veroni e figliepavarotti con adua veroni e figlie

 

Nel 2007 alla morte di Luciano Pavarotti, si è accesa una azione legale tra le tre figlie della prima moglie, Adua Veroni, contro la vedova Nicoletta Mantovani e sua figlia Alice, attorno a ben tre testamenti differenti vergati in momenti diversi dal grande Maestro per destinare i suoi beni ed il suo patrimonio alle donne della sua vita, oltre alle varie dimore di New York, di Montecarlo ed alla villa di Pesaro.

 

adua veroni  luciano pavarotti nicoletta mantovaniadua veroni luciano pavarotti nicoletta mantovani

Nel 2008 alla morte di Carlo Caracciolo, presidente del gruppo L' Espresso, sua erede universale risultava la sua unica figlia riconosciuta Jacaranda Falck Caracciolo Borghese, la quale subito dopo il funerale del padre ha visto apparire due fratelli romani, Carlo Edoardo e Margherita Revelli, che hanno reclamato la loro legittima, ritenendosi legalmente anche loro figli dell' editore, ottenendo dai tribunali l' esame del Dna, quindi il riconoscimento di paternità e di conseguenza la loro parte di un patrimonio di oltre 100 milioni di euro, in una azione legale conclusasi nel 2011.

Margherita e Marella Agnelli Margherita e Marella Agnelli

 

Nel 1995 dopo la tragica morte di Maurizio Gucci, ci fu una lunga questione legale tra Allegra ed Alessandra Gucci, figlie della prima moglie Patrizia Reggiani, condannata per essere stata la mandante dell' omicidio dell' ex marito, e la nuova compagna del famoso imprenditore fiorentino, che non essendo sposata con lui, ed in mancanza di volontà scritte e firmate, non rientrava nell' asse ereditario.

 

PATTO 2004 CON CUI MARELLA E MARGHERITA AGNELLI RINUNCIARONO A  OGNI PRETESAPATTO 2004 CON CUI MARELLA E MARGHERITA AGNELLI RINUNCIARONO A OGNI PRETESA

LA FRASE DI CAPROTTI

Quindi se volete per un lontano futuro destinare la vostra eredità o un lascito ad una persona che amate e a cui tenete, anche in mancanza di una segretaria fidata e fedele, fate testamento.

 

Potete farlo anche olografo, ovvero scritto e firmato di proprio pugno, e può essere vergato da chiunque sia maggiorenne, in qualunque momento su un foglio di carta o di fronte ad un notaio, per far rispettare le proprie volontà su ciò che si possiede e su come ed a chi si voglia destinare i propri beni accumulati e guadagnati nella vita che ci si augura lunga, proprio come ha fatto Bernardo Caprotti, che ha preteso di aggiungere alla fine della sua meticolosa e precisa divisione di beni una sua frase: «Famiglia non ci sarà, ma almeno non ci saranno lotte. O saranno inutili». Lui che conosceva la vita, davvero un grande!

IL TESTAMENTO DI BERNARDO CAPROTTIIL TESTAMENTO DI BERNARDO CAPROTTI

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