MAI DIRE RAI! MENTRE RENZI SI GINGILLA COL SEMESTRE EUROPEO, FRANCESCHINI SI PAPPA LA RAI! VERTICE SEGRETO DI FRANCESCHINIANI, VELTRONIANI E DALEMIANI, MA SENZA RENZIANI. E IL DG GUBITOSI FLIRTA COL MINISTRO DEI BENI CULTURALI

 

1.VERTICE SEGRETO DEI FRANCESCHINIANI SULLA RAI

Alessandro di Matteo per “Il Secolo XIX

 

FRANCESCHINI ALLA LEOPOLDA FRANCESCHINI ALLA LEOPOLDA

Ufficialmente sulla Rai è ancora tutto da fare, l`unica cosa decisa sarebbe la "fase di ascolto" chiesta da Matteo Renzi sul modello di quanto fatto in Gran Bretagna con la Bbc. Di fatto, però, le grandi manovre sono iniziate già da un po` e lunedì un pezzo di Pd ha avuto modo di fare il punto della situazione con il sottosegretario allo Sviluppo Antonello Giacomelli, sia pure «informalmente», come tutti i partecipanti alla riunione tengono a precisare.

 

Alla "chiacchierata" c`erano il vice-presidente in commissione parlamentare di Vigilanza Salvatore Margiotta, il capogruppo Pd in Vigilanza Vinicio Peluffo e il presidente del partito Matteo Orfini, anche lui componente della commissione. Un incontro così informale che non c`era nessun renziano.

 

OBAMA E FRANCESCHINI AL COLOSSEOOBAMA E FRANCESCHINI AL COLOSSEO

I partecipanti alla riunione, interpellati, minimizzano, parlano di un semplice scambio di idee in preparazione, appunto, della "fase di ascolto". Altre fonti Pd, però, parlano di un Renzi deciso ad andare avanti sulla Rai come fatto sul Senato, con progetti di riforma della tv pubblica che potrebbero prevedere anche la vendita di una rete e, comunque, almeno la "commercializzazione", ovvero il finanziamento solo con la pubblicità, di due dei tre canali principali.

 

Una rivoluzione che spaventa il mondo Rai, come già si è visto con la vicenda del taglio di 150 milioni imposti, e che mette anche a dura prova le relazioni dei partiti con dirigenti e giornalisti della tv pubblica. Renzi, assicura uno dei suoi, ha un obiettivo chiaro: tirare fuori la politica dalla tv pubblica. Il premier, spiegano, è convinto di non avere bisogno di guidare la nomina del direttore del Tgl, per fare un esempio, e non è un caso che finora il governo non si sia occupato di nomine a viale Mazzini.

 

renzi parlamento europeo schulzrenzi parlamento europeo schulz

L`obiettivo è imporre un "blitz" entro fine anno, prima del rinnovo del contratto di servizio con la Rai, che verrebbe anticipato appunto a fine 2014, inizio 2015. In tanti si erano già messi in moto per proporre idee e guidare la "fase di ascolto", era partita la gara a organizzare convegni e seminari sulla tv pubblica, da ultimo quello pensato da Luigi De Siervo, uomo Rai in buoni rapporti con il premier che, però, ha dovuto precisare che non sente Renzi «da mesi».

 

Di fatto, la sede di ascolto privilegiata dai renziani sembra quella di Mario Morcellini, docente di sociologia della Sapienza che ha raccolto l`invito di Michele Anzaldi, parlamentare Pd, renziano e componente della commissione di Vigilanza, a dar vita ad una "pallacorda" della tv pubblica nella quale a parlare siano solo intellettuali e giornalisti, non politici. Di fatto, come sempre accade, Renzi scopre le sue carte una alla volta e non ha ancora illustrato nemmeno al Pd il suo progetto di "rottamazione".

antonello giacomelliantonello giacomelli

 

Il premier pare convinto che la tv pubblica debba dimagrire molto e qualcuno dà per scontato che, in autunno, il governo tirerà fuori un progetto choc anche per viale Mazzini: troppe testate, troppi direttori, troppi canali pagati con il canone. Nella testa di Renzi, assicurano, c`è l`idea di avere una sola rete pagata dai contribuenti, mentre le altre due dovrebbero mantenersi con la pubblicità. Ma la "commercializzazione" potrebbe anche essere il primo passo verso la cessione di una rete.

Stefano Fassina e Matteo Orfini Stefano Fassina e Matteo Orfini

 

 

2.CULTURA. FRANCESCHINI: A CINECITTÀ MUSEO NAZIONALE CINEMA

 (DIRE) - "Penso che a Cinecitta' ci possa essere un luogo in cui, a fianco della storia dell'Istituto Luce e delle teche Rai, si conservi permanentemente la memoria del cinema italiano. In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino, ma parla del cinema di tutto il mondo. Credo che ci sia bisogno di un luogo multimediale, come questo, attrattivo, che parla con i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano. Un museo nazionale del cinema italiano non puo' che avere sede a Cinecitta', il luogo in cui il cinema italiano e' nato".

 

PAOLO PELUFFO E ROMANA LIUZZO TAGLIO TORTA PAOLO PELUFFO E ROMANA LIUZZO TAGLIO TORTA

Ad annunciarlo, il ministro dei Beni e delle Attivita' culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in occasione dell'inaugurazione della mostra 'Luce l'immaginario italiano' allestita al Complesso del Vittoriano e organizzata da Istituto Luce Cinecitta'. Il ministro ha aggiunto che "e' un progetto su cui stiamo lavorando, e lavoreremo, costruendo il piu' possibile integrazione tra i diversi livelli istituzionali, dalla Rai all'Istituto Luce".

 

Per quanto riguarda l'esposizione 'Luce, l'immaginario italiano', Franceschini ha detto che "stiamo lavorando perche' questa mostra giri, e sono assolutamente convinto che debba andare all'Expo di Milano, perche' si mostrera' la storia del paese, e poi si trasferira' in modo permanente negli stabilimenti di Cinecitta' che noi vogliamo tornino a essere un luogo vivo di produzione, ma vogliamo anche che siano un luogo di conservazione orgogliosa della nostra memoria".

 

Cinecitta SET Cinecitta SET

 

3.CINEMA: GUBITOSI, MUSEO NAZIONALE E' UNA SPLENDIDA IDEA - "CERCHEREMO DI METTERE INSIEME QUANTO FATTO IN COMUNE"

 (Adnkronos) - "E' una splendida idea, dobbiamo promuoverla con forza. Il ministro Franceschini si sta facendo promotore con l'istituto Luce di mettere insieme le teche Rai e magari la Cineteca nazionale, e tutto quello che rappresenta l'archivio nazionale audiovisivo perché si possa condividere sfruttando le potenzialità della rete".

 

Così il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha commentato la proposta di creare un museo del cinema italiano, lanciata oggi dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in occasione della presentazione della mostra 'Luce, l'immaginario italiano' allestita al complesso del Vittoriano, a Roma, aperta da domani al 21 settembre.

 

luigi gubitosi gianni letta annamaria tarantolaluigi gubitosi gianni letta annamaria tarantola

Gubitosi, che ha visitato l'esposizione insieme al ministro Franceschini, ha agguinto: "Da noi è già partito il lavoro e sta partendo anche all'Istituto Luce. Cercheremo di mettere in insieme quanto fatto finora in comune".

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…