mina mazzini

MINA, PER NIENTE VAGANTE - HA COMPIUTO 77 ANNI, DI CUI 39 PASSATI FUORI DALLA SCENA. È TRISTE, È DEPRESSA, È INGRASSATA, È DIMAGRITA, TEME LE IMBOSCATE E I FOTOGRAFI, NON REGGE LA PRESSIONE. NO, MINA DESIDERAVA TORNARE A ESSERE LIBERA E GLI ALTRI, IL VASTO MONDO CHE L’AMAVA, NON CAPIVA - SALINGER, BATTISTI, DE DOMINICIS, ELENA FERRANTE: L’ASSENZA CONTA PIÙ DELLA PRESENZA

 

 

Malcom Pagani per ‘Il Messaggero

 

sanremo mina le mille bolle blusanremo mina le mille bolle blu

L’essenziale è invisibile agli occhi e l’età anagrafica, in certi casi, niente più che una convenzione. Mina compie 77 anni e nonostante l’attitudine eremitica e la quarantennale distanza dalle scene, pulsa nei ricordi più di quanto mai potranno i mesti epigoni che si affannano ad apparire nell’errata convinzione che occupare uno spazio fisico equivalga a incidere nell’immaginario collettivo.

 

Come un Ettore Maiorana senza mistero, Mina è scomparsa. Si è sottratta alla vista. Non si è concessa. Ha lasciato che gli altri parlassero del suo privato mentre lei, afona per tutto ciò che non riguardava l’arte sua, taceva. E’ emigrata verso la Svizzera verde trascinando con sé tutti i colori e destinando ai curiosi e ai malevoli, soltanto un arcobaleno di ipotesi sul tavolo. È triste, è depressa, è ingrassata, è dimagrita, teme le imboscate e i fotografi, non regge la pressione. Tutti sicuri, tutti con l’ultima notizia di giornata in mano. Tutti in errore.

 

MINA CELENTANOMINA CELENTANO

Mina desiderava tornare a essere libera e gli altri, il vasto mondo che l’amava, non capiva e non si sforzava di considerare che la figlia di un piccolo imprenditore lombardo, una che da ragazza, a Giorgio Bocca, diceva spavalda: «Non ho mai letto un libro» si fosse poi chinata sulla lezione di Kavafis scongiurando con la poesia dell’assenza, la possibilità che la vita, se sciupata nel gioco balordo degli incontri e degli inviti, diventasse alla fine una stucchevole estranea.

MINA CELENTANOMINA CELENTANO

 

Per allontanare il pericolo, Mina si è estraniata, è passata di profilo dietro una quinta di Camaiore nel 1978, ha visto di sguincio seimila persone seguirla con gli occhi ed è andata altrove.

 

Trasformandosi insieme al suo ricordo. Diventando un’entità astratta. Si è eclissata, Mina, fino a sfiorare il segreto dell’immortalità. Si resta oltre se stessi solo se nel momento del congedo, proprio come accadeva al protagonista di “Una cena elegante” di Robert Walser, gli astanti sono ancora lì a interrogarsi sull’identità di chi ha appena abbandonato la sala. Chi fosse davvero Mina all’epoca delle Milleluci, qualcuno aveva provato a raccontarlo.

MINA CELENTANOMINA CELENTANO

 

L’aveva incontrata nel 1963 Oriana Fallaci per chiederle se davvero avesse paura del successo e lei, la Tigre, aveva ruggito con semplicità: «Il fatto è che non l’ho mai cercato, il successo. Non ho lottato per conquistarlo e quindi non l’ho mai apprezzato. A una certa età, così come all’uomo viene la barba, a me è arrivato il successo. Me lo sono tenuto come un regalo di cui si ignora il prezzo e se lo perdevo, mi dicevo, pace».

 

bongiorno CINQUETTI MINA VANONIbongiorno CINQUETTI MINA VANONI

Non pensava a un esito preciso neanche Lucio Battisti che scelse proprio l’attuale domicilio di Mina, la tv del Canton Ticino, per donarsi un’ultima volta in pubblico, con tanto di camicia a righe, in un’esibizione datata 1982. L’esito arrivò, Battisti si difese a suo modo dall’invadenza altrui e ancora oggi vede difesa la sua immagine dalla moglie Maria Grazia Letizia Veronese.

MinaMina

 

Del successo, il reatino non comprendeva i riverberi sulla vita quotidiana. Gli scatti rubati, l’assillo degli autografi, la naturalezza impossibile nel rapporto tra mito e adepto. Cercò e volle l’oblìo, al centro della Brianza “velenosa” già messa in note e versi, ruppe con i vecchi amici e si chiuse in se stesso cambiando pelle, anche artistica. Scelta simile per certi versi- se non altro per vicinanza geografica- a un altro asceta- pur a mezzo servizio- come Adriano Celentano.

 

MinaMina

Amico fraterno di Mina, Adriano provò a riportarla invano sugli schermi Rai a fine 2016, a decenni dalle meraviglie messe in scena con Antonello Falqui. Missione fallita perché una differenza esiste e Celentano all’assenza, ha sempre preferito una centellinatissima e remunerata presenza. Nelle tante pause, più che mostrarsi, Celentano preferisce spendere il proprio tempo mandando lunghi articoli ai giornali o impegnandosi a luce fioca sulla vecchia mania giovanile degli orologi.

 

mina006mina006

La via Gluck non torna più e il tempo passa, ma il ticchettìo delle lancette e lo scorrere delle stagioni hanno destato indifferenza negli artisti che della curiosità morbosa del pubblico, in un’epoca di morti di “fama”, seppero fare tranquillamente a meno.

 

Da Gino De Dominicis (così riottoso a mostrarsi e così randagio durante tutto l’arco della sua esistenza, da far dubitare, in stile Elvis Presley, persino sul suo trapasso) a Jerome D. Salinger. L’autore de Il giovane Holden, difendeva la privacy agitando il fucile contro i disturbatori (ma a differenza di Mina, lontana dai riflettori, ma sempre presente in voce), come notò acutamente Tommaso Pincio, era volato via non nel giorno ufficiale della dipartita, nel gennaio del 2010, ma almeno tre decenni prima, all’epoca del suo ultimo articolo per il New Yorker nel 1965.

mina008mina008

 

In un’epoca di scrittori sotto falso nome, ben dopo Romain Gary, abbiamo visto trionfare Elena Ferrante. Interrogandoci su chi fosse prima di scoprire, con tanto di visura camerale, che Ferrante era un’altra persona, aveva un domicilio fisico e non fluttuava soltanto nelle nostre fantasie. Anita Raja, dunque. Un finale realista che mal si concilia con le favole e con il sogno e che strappando il sipario, lascia i lettori malinconici come bambini a cui abbiano appena rivelato che Babbo Natale è solo un’invenzione o peggio, un’illusione.

 

 

mina 14mina 14mina 3mina 3mina 21mina 21Mina Mina mina 10mina 10MINA MINA Mina al mare Mina al mare Mina accompagna il figlio MAssimiliano al suo primo giorno di scuola Mina accompagna il figlio MAssimiliano al suo primo giorno di scuola ALBERTO LUPO E MINA Una parte recitata da lui e la melodia cantata da lei Parole parole Studio ALBERTO LUPO E MINA Una parte recitata da lui e la melodia cantata da lei Parole parole Studio Mina con la figlia Benedetta Crocco Mina con la figlia Benedetta Crocco mina 24mina 24mina 22mina 22MINA MINA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...