
“A SUGGELLARE LO SPIRITO UNITARIO DI FRATELLI D’ITALIA È L’EUROSCETTICISMO” – MIRELLA SERRI, NEL LIBRO “NERO INDELEBILE”, INFILZA GIORGIA MELONI PER LE SUE DICHIARAZIONI E POSIZIONI ANTI-UE - NEL 2013 SORA GIORGIA AFFERMA: “O SI RINEGOZIANO I PATTI O NON STIAMO NELL’EURO A COSTO DI UCCIDERE L’ITALIA” - LA RESPONSABILITÀ NELLA CRISI ECONOMICA ITALIANA VIENE ADDEBITATA PERÒ OLTRE CHE ALL’EUROPA ANCHE ALL’INVASIONE DEGLI IMMIGRATI - "MELONI E I FRATELLI E LE SORELLE D’ITALIA INQUADRANO GLI SBARCHI IN ITALIA DEGLI IMMIGRATI EXTRAEUROPEI IN UN VASTO DISEGNO DI OCCUPAZIONE DELLA PENISOLA..."
ursula von der leyen giorgia meloni - foto lapresse
Da “Nero indelebile. Le radici oscure della nuova destra italiana”, di Mirella Serri (ed. Longanesi)
In altre epoche a fungere da collante nel Msi, segnato da una gran varietà di correnti e di opinioni, c’era l’anticomunismo. In Fratelli d’Italia a suggellare lo spirito unitario del partito è l’euroscetticismo.
L’Unione europea è considerata responsabile delle ristrettezze economiche della Penisola. Lo scontro con i signori di Bruxelles e di Strasburgo rappresenta il tentativo di rivincita da parte della destra dei Masanielli frustrati e animati da rancore e furia distruttiva. « No alle politiche di austerità”, proclama Meloni fin dalla nascita di FdI.
GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN AL G7
“No alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo. Revisione dei trattati europei. Più politica, meno burocrazia in Europa. Riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio Ue”.
E’ accesa e incalzante l’ostilità di Meloni contro il nemico esterno, l’Europa, fin dalla nascita del partito fondato con Crosetto e La Russa. «O si rinegoziano i patti », spiega la futura premier nel 2013 in un’intervista a “Libero”, « o non stiamo nell’euro a costo di uccidere l’Italia. »
O vita o morte è lo slogan: a costo di rallentare lo sviluppo economico italiano per Meloni si deve uscire dall’euro! Fratelli d’Italia alle elezioni europee del 2014 propone lo «scioglimento concordato dell’eurozona», poiché «l’euro e le sue regole si sono purtroppo rivelati un fattore di disgregazione dell’unità europea, anziché un elemento di rafforzamento della solidarietà tra i popoli d’Europa».
«La politica estera mi ha sempre appassionata», spiega la leader e s’infervora: «L’Italia dovrebbe dire chiaramente all’Europa, ’Noi vogliamo uscire dall’euro: e se pensate che questo sia un problema per l’euro, allora convinceteci a rimanere’». Punto di riferimento è Marine Le Pen anche lei nemica senza mezzi termini dell’euro.
ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia
La responsabilità nella crisi economica italiana viene addebitata però oltre che all’Europa anche all’invasione degli immigrati e alla sinistra che li sostiene: « Mentre imprese e cittadini sono in ginocchio davanti a una grave crisi economica, caratterizzata dal caro carburante e dagli aumenti in bolletta, la sinistra al governo porta in aula le sue priorità: cittadinanza facile agli immigrati e legalizzazione degli stupefacenti. Come sempre, totalmente sconnessi dalla realtà » (Facebook e Twitter, 29 giugno 2022).
GIORGIA MELONI CON DUE RAGAZZI DI COLORE - FOTO LAPRESSE
I fuggiaschi che approdano in Italia non arrivano per propria iniziativa ma sono manovrati da forze misteriose. Il fascismo e il nazismo, sulla base del falso documento I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, ipotizzavano una cospirazione mondiale da parte degli ebrei per impadronirsi delle leve del potere globale.
La congiura negli anni Duemila e` frutto del sotterraneo impegno di élites economiche che hanno organizzato una cospirazione mondiale e vogliono manovrare i gangli vitali di una nazione e di un intero continente.
Meloni e i Fratelli e le Sorelle d’Italia inquadrano gli sbarchi in Italia degli immigrati in un vasto disegno di occupazione della Penisola. «Le campagne immigrazioniste della sinistra [sono] rivolte esclusivamente a un’immigrazione extraeuropea», dice la premier.
mirella serri foto di bacco (1)
La sinistra incoraggia l’approdo in Italia di immigrati poverissimi dall’Africa o dal mondo mediorientale. Nessuno si impegna, osserva Meloni, «per favorire l’immigrazione dalla Moldavia».
Proprio così: la sinistra non ha mai levato la voce ne' si è mai spesa per sostenere l’immigrazione dalla Moldavia che ha un reddito molto basso. Il moldavo, infatti, « non è funzionale al disegno del cosiddetto melting pot”.
Gli arrivi dai paesi africani favoriscono la sostituzione etnica, abbassano il livello di vita e di produzione della Penisola: questi lavoratori sono infatti disposti ad accettare condizioni miserrime di vita.
giorgia meloni e matteo salvini alla camera
Le teorie sulla sostituzione etnica che circolano negli ambienti di estrema destra dello Stivale sono frutto della propaganda dei cattivi maestri francesi, degli Impresentabili d’oltralpe, della Nouvelle Droite francese.
Ma uno dei testi di riferimento per i sovranisti d’Europa come Salvini e Meloni, e` Addio, Europa del negazionista austriaco Gerd Honsik (condannato in due occasioni, nel 1992 e nel 2009, per avere negato la verita` storica dell’Olocausto) che denuncia l’incentivazione da parte delle sinistre europee dell’immigrazione africana e asiatica verso l’Europa al fine di rimpiazzarne le popolazioni. Honsik parla di « genocidio » dei popoli europei allo scopo di sostituirli con quelli asiatico-africani e ottenere un’etnia indistinta di docili consumatori piegati al mercato e al desiderio di dominio mondiale da parte di élite economiche.
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI