NON SONO DEI MASTER-FESS! GRAZIE AL SUCCESSO DI “MASTERCHEF”, CARLO CRACCO, JOE BASTIANICH E BRUNO BARBIERI HANNO VISTO LIEVITARE GLI INCASSI E HANNO SOCIETÀ CHE FATTURANO MILIONI

Camilla Conti per il “Fatto quotidiano

 

CARLO CRACCO PRESENTA IL SUO LIBRO NELLA LIBRERIA ARION A ROMA CARLO CRACCO PRESENTA IL SUO LIBRO NELLA LIBRERIA ARION A ROMA

Dalle padelle a un impero milionario. Il passo è breve se sei uno chef stellato che è diventato famoso (e ricco) più per i reality show culinari che per i piatti serviti a tavola. I cachet dei programmi televisivi, i contratti come testimonial di pentole o sughi, i libri di ricette vanno infatti ad aggiungersi agli incassi dei ristoranti.

 

Lo sanno bene i tre moschettieri di Masterchef Italia: Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Il primo, allievo del grande chef Gualtiero Marchesi, ha aperto da poco a Milano il suo nuovo ristorante “Carlo e Camilla in segheria” e ha chiuso il bilancio 2013 della sua società Cracco Investimenti con un fatturato di 3,93 milioni, in aumento dai 3 milioni incassati nell’esercizio precedente.

 

Noccioline rispetto ai guadagni del compagno di viaggio nell’avventura di Masterchef, l’italo americano Joe Bastianich. Il giudice “cattivo” e famoso per il suo slang (“mi stai diludendo, vuoi che muoro?” un classico del suo repertorio) è figlio d’arte. Mamma Lidia, precettata da Sky come giudice per la versione junior del reality, era già una icona della cucina negli Usa.

 

CARLO CRACCO PRESENTA IL SUO LIBRO NELLA LIBRERIA ARION A ROMA CARLO CRACCO PRESENTA IL SUO LIBRO NELLA LIBRERIA ARION A ROMA

Istriana d'origine e statunitense di adozione, ha insegnato a spadellare a milioni di americani in una sfilza di programmi sul network Pbs. Negli anni Novanta, il figlio Joe ha deciso di abbandonare la sua professione di broker a Wall Street per Merrill Lynch, ha scommesso sul business e aperto un altro ristorante a Manhattan, “il Becco”. Poi è arrivato il “Del Posto” che è diventato nel 2010 il primo locale italiano con una recensione da 4 stelle sul New York Times.

 

I Bastianich sono così diventati dei veri tycoon della gastronomia: oggi gestiscono 25 ristoranti (11 solo a New York e uno, “l'Orsone” a Cividale del Friuli, in provincia di Udine), due Eataly in società con Oscar Farinetti: uno nella Grande Mela, che ha incassato 80 milioni di dollari nel 2013, l'altro a Chicago (cui si aggiungeranno Los Angeles e Philadelphia, Città del Messico e San Paolo).

 

BARBIERI BRUNOBARBIERI BRUNO

Hanno tre aziende vinicole in Italia e una in Argentina. E poi linee di sughi e pasta, libri culinari, guide enologiche e agenzie di viaggi. Un impero da circa 3 mila dipendenti e un fatturato annuo da 250 milioni di dollari. Il sito specializzato Celebritynetworth ha stimato i guadagni personali netti di Joe in 15 milioni di dollari nel 2013 e quelli della madre in 3,75 milioni.

 

Sulla banca dati della Camera di Commercio italiana, Bastianich risulta solo come proprietario della Bastianich Estates, società di vendita all’ingrosso di vini e bevande, ma in America Joe ha aperto un trust chiamato con i nomi dei suoi tre figli Ethan, Olivia e Miles, per custodire il suo patrimonio milionario.

 

BASTIANICH BASTIANICH

Che è destinato ad aumentare. “You impress. We invest”, ovvero “Voi ci stupite, noi investiamo” è lo slogan che accompagna e introduce la nuova trasmissione del canale televisivo americano della finanza Cnbc dal titolo Restaurant Startup. Un nuovo prodotto che avrà tra i protagonisti anche Bastianich e che punta a individuare nuovi talenti nel settore del business della ristorazione.

 

Più contenuto il patrimonio del terzo moschettiere di Masterchef, Bruno Barbieri. Pur essendo lo chef italiano con maggior numero di stelle, è “solo” azionista della finanziaria di famiglia F.I.R e amministratore unico della Maranello Wines, una cooperativa che commercia vini all’ingrosso e che ha chiuso il 2013 con un fatturato di 840 mila euro.

 

Nel marzo 2012, Barbieri ha aperto a Londra il ristorante “Cotidie”, che però ha lasciato nel maggio 2013 proprio per gli impegni televisivi. Con il progetto di inaugurare quest’anno una trattoria retrò nel cuore della sua Bologna.

 

ANTONINO CANNAVACCIUOLO ANTONINO CANNAVACCIUOLO

Nella gara di bilanci fra le star dei fornelli, conquista invece posizioni il napoletano Antonino Cannavacciuolo, noto come conduttore della versione italiana di Cucine da incubo in onda su Fox Life. Ha lavorato per pluristellati ristoranti francesi oltre che nel ristorante del Grand Hotel Quisisana di Capri, quando la cucina era tenuta da Gualtiero Marchesi. E dal 1999 ricopre il ruolo di Chef patron del Ristorante Hotel Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara) custodito nella Ca.pri srl di cui è socia anche la moglie Cinzia Primatesta.

 

PERONACI SONIA  PERONACI SONIA

La società ha chiuso il 2013 con 92.492 euro di utile e oltre 3 milioni di ricavi. Non solo. All’inizio di aprile ha costituito la Cannavacciuolo Consulting srl con un capitale versato dallo chef di 10 mila euro. Oggetto sociale: l’assunzione e gestione, in Italia e all’estero, di partecipazioni, l’acquisto e vendita di immobili, nonché la consulenza e assistenza per nuove aperture, conduzioni e gestioni nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione.

 

All’elenco delle cooking star si è aggiunta di recente Sonia Peronaci, che nel 2006 ha fondato con il marito il sito internet e video blog di cucina Giallo Zafferano. Il progetto è stato acquisito nel settembre 2009 da Banzai di cui la Peronaci è azionista. E dal novembre 2013 è anche approdato in tv sul canale Fox Life di Sky.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)