massimo boldi raffaella fico a capodanno tutti da me

NON E’ NATALE SENZA...UNA COMMEDIA DI MASSIMO BOLDI! IL MITOLOGICO CIPOLLINO TORNA AL CINEMA CON IL FILM “A CAPODANNO TUTTI DA ME” (CON MASSIMO CECCHERINI, RAFFAELLA FICO, PAOLO CONTICINI, FRANCESCA MANZINI) IN CUI INTERPRETA UN MINISTRO – ALLA VIGILIA DEGLI 80 ANNI BOLDI DICE DI SENTIRSI ANCORA "UN RAGAZZO, UN BEL FIOEU" – “E’ SEMPRE TEMPO DI CINEPANETTONI? I FILM INTERPRETANO LA SOCIETÀ DEL MOMENTO. HO SEMPRE IMITATO PERSONAGGI ESISTENTI, LE LORO CONTRADDIZIONI, L’IMBARAZZO, LE FRAGILITÀ” - PAROLA D’ORDINE: “BESTIA, CHE SERATA PAZZESCA” – IL PREMIO A CORTINA + VIDEO

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/tg5/si-ride-ma-non-solo_F312970801395D06

 

 

Da ilnordest.it

 

massimo boldi a cortina

Boldi, lei è nato a Luino sul Lago Maggiore, in Lombardia, paese dello scrittore Piero Chiara . . .

«Grande amico di mio padre, l’ho conosciuto da ragazzo. Ricordo bene i suoi libri: La stanza del Vescovo, Il piatto piange, Il pretore di Cuvio».

 

(…)

E la sua avventura al cinema come è iniziata?

«Due cuori e una cappella del 1975, regia di Maurizio Lucidi, con Renato Pozzetto, Agostina Belli e Aldo Maccione. È stato il mio debutto cinematografico. Merito del mio amico Renato Pozzetto, per me un fratello, dai tempi del Derby Club a Milano, che frequentavo fin dal 1968».

 

massimo boldi raffaella fico a capodanno tutti da me

Una fucina di comici che ha fatto scuola.

«Un gruppo di amici. Amici veri, come lo si è da ragazzi. Da Enzo Jannacci a Teo Teocoli, da Gino Paoli a Paolo Villaggio, da Cochi e Renato a Diego Abatantuono, da Mauro Di Francesco a Giorgio Porcaro e tanti altri. Quell’amicizia poi resta sempre anche se ci si vede di meno. Ora qualcuno è scomparso».

 

Chi più amico fra gli amici?

«Come faccio a dirlo? Con tutti ho condiviso sogni e spettacoli. Con Paolo Villaggio e Cochi e Renato, con la trasmissione Quelli della domenica, d’un tratto il nonsense ha invaso, come un’onda, anche la comicità della televisione nazionale. E non era facile farsi spazio nella televisione di allora, che era rappresentata in pratica da un canale in bianco e nero. Non c’erano tutte le emittenti di adesso, quindi chi andava in tv diventava davvero un fenomeno, faceva tendenza anche nel linguaggio».

 

massimo boldi

Una fama che le ha cambiato la vita? Dal pubblico del cabaret milanese a quello televisivo il passo è stato grande. Le pesa la fama? Riesce a prendere un caffè al bar senza “subire” la richiesta di un selfie?

«Fa sempre piacere che la gente ti riconosca; i più si fanno avanti timorosi, quasi si scusano di avermi riconosciuto; poi qualche sfrontato lo mettiamo a posto con una battuta».

 

Se chiude gli occhi e pensa a Cortina, che cosa vede?

«Vacanze di Natale, un film che è un’icona, che sopravvive, che interessa ancora».

 

 

Ma è sempre tempo di cinepanettoni?

«I film interpretano la società del momento. Anche allora tutto nasceva dalla osservazione della gente, di quello che faceva nella vita. Ho sempre imitato personaggi esistenti, le loro contraddizioni, l’imbarazzo, le fragilità. Tanto vere che poi ti fanno ridere come capita se uno inciampa, viene colto sul fatto, cade, piagnucola. Il mio ultimo lo definirei una commedia più che un cinepanettone».

massimo boldi nancy brilli a capodanno tutti da me

 

CIPOLLINO VA ANCORA AL MAX

Estratti da corriere.it 

 

La prova la dà quando gli chiedono se non avrebbe desiderato calarsi nei panni di qualcuno che non fosse Cipollino o altri sgangherati personaggi che pure tanto successo hanno ottenuto. «Sono felice di quello che ho fatto», confessa candidamente, senza mostrare pentimento o imbarazzo per essere quello che è. E a chi gli chiede un tormentone per l’anno che verrà risponde con l’aria un po’ smarrita: «E cosa dovevo fare?». Sì, ma il tormentone, insistono. «Cosa dovevo fare?», ripete. In che senso? «È questo il tormentone: cosa dovevo fare?», ripete per la terza volta e una frase banale diventa battuta perché a pronunciarla è lui, Massimo Boldi.

massimo boldi adriano celentano

 

Nel nuovo film in uscita sui grandi schermi è un ministro e con Raffaella Fico, tra le stelle protagoniste della commedia «A Capodanno tutti da me» che si propone come classica pellicola per il Natale al cinema delle famiglie se non come cinepanettone, mette in piedi un siparietto che evidenzia le doti surreali e originali della sua comicità. «Ministro», gli si rivolge l’attrice seduta accanto a lui al Poste e lui replica: «Non chiamarmi ministro». «E come devo chiamarla?». «Ministro», risponde lui. Fa ridere? Detta da Boldi la più banale delle battute fa ridere.

 

(...) Così è dunque per il cinepattone che Gherardo Manaigo, patron dello storico Hotel de La Poste, ha deciso di voler onorare trovando la complicità del Nations Award di Taormina, festival nato nel 1970 e oggi curato da Michel Curatolo.

 

derby club Ernst Thole Diego Abatantuono Enzo Jannacci Mauro Di Francesco Giorgio Porcaro Massimo Boldi e Giorgio Faletti

Al quale Boldi rivolge una domanda surreale quanto lo sono i suoi indimenticabili tormentoni: «Ma è vero che l’anno prossimo vuoi portare il mare di Taormina a Cortina?». In attesa che ciò accada non per effetto del disgelo ma per qualche magia di natura cinematografica, il programma della tre giorni cortinese continua. Nel pomeriggio di oggi, sabato 14 dicembre, al Poste Massimo Boldi, Raffaella Fico, Federica Lucaferri e Gianluca Pirazzoli presentano il trailer del film «A Capodanno tutti da me».

 

Poi la sera l’assegnazione dei «Nations Award Cortina» allo stesso Massimo Boldi, a Raffaella Fico e a Federica Lucaferri. Domenica gran finale sulla pista Olympia delle Tofane con uno slalom gigante in tenuta rigorosamente anni Ottanta e a seguire brunch al Camineto con la partecipazione di vip e frequentatori abituali della Conca ampezzana. Parola d’ordine: «Bestia, che figura».

silvio berlusconi massimo boldi federica mori massimo boldi adriano celentanoboldi de sicamelania rizzoli massimo boldimassimo boldi fratelli d'italiateo teocoli massimo boldimassimo boldi raffaella carràmassimo boldi massimo boldi drive inmassimo boldi silvio berlusconi

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…