1. TRANQUILLI, OGGI ARRIVANO I DUE FILM DI ELISABETTA SGARBI (AL VERTICE DI BOMPIANI-RCS) E IL ‘’CORRIERE’’-RCS TORNERÀ A OCCUPARSI DEL FESTIVAL DI ROMA COME PER MIRACOLO 2. LA SIGNORINA SGARBI NON POSSIEDE UN RIGORE DOCUMENTARISTICO ALLA RAYMOND DEPARDON, E NEMMENO UN OCCHIO ALLA GIANFRANCO ROSI. MA ALLA FINE I DUE FILM SONO ANCHE INDOLORI. QUELLO CHE NON HO CAPITO È DAVVERO PERCHÉ UN FESTIVAL DEBBA PER FORZA METTERLI IN CARTELLONE OGNI ANNO. PER AVERE LA MEZZA PAGINA SUL CORRIERE? 3. PIÙ SIMPATICO E UGUALMENTE INDOLORE IL DOCUMENTARIO “NE HO FATTE DI TUTTI I COLORI” DI MARCO SPAGNOLI DEDICATO ALLA VITA E ALLE “LUCHERINATE” DI ENRICO LUCHERINI 4. IL TONO È SEMPRE QUELLO DI REGISTA SOTTOMESSO AL PERSONAGGIO CHE TRATTA. PROBABILMENTE ENRICO NON VUOLE DIRE TROPPO, E DAVVERO È TRA I POCHI CHE SA LE COSE E POTREBBE RACCONTARE DAVVERO. MA SI LIMITA A DIRCI CHE SYLVA KOSCINA ERA “UN’ATTRICE DI GRIDO, ANZI DI GRIDETTO”, CHE DOPO UN INCIDENTE DI MACCHINA GLI CHIESE NON DI CHIAMARE UN’AUTOAMBULANZA, MA I FOTOGRAFI. AVREMMO VOLUTO QUALCOSA DI PIÙ

Marco Giusti per Dagospia

 

vittorio+sgarbi+elisabetta+sgarbi+deserto+t6fndj5fvrolvittorio+sgarbi+elisabetta+sgarbi+deserto+t6fndj5fvrol

Festival di Roma. Tranquilli, oggi arrivano i due film da 144 minuti totali di Elisabetta Sgarbi e il Corriere tornerà a occuparsi di Roma come per miracolo. Infatti arrivano sulle pagine nazionali il solito pippone firmato da Valerio Cappelli sul futuro del festival con interviste in qua e in là (ma quanti anni sono che le sentiamo?), mentre sulle pagine romane si lanciano il documentario “Ne ho fatte di tutti i colori” di Marco Spagnoli su Enrico Lucherini e i due film della Sgarbi (te pareva…).

 

Ieri sono andati a vederli nello scomodissimo Studio 3 dell’Auditorium. Nel primo film del dittico che formerà un trittico sul Po (certo che…), “Per soli uomini”, sono di scena tre allevatori di pesce del delta del Po, Gabriele, Claudio detto “Sgalambra” e Giorgio detto “Bertinotti”.

 

pesce siluro elisabetta sgarbipesce siluro elisabetta sgarbi

Dopo un quarto d’ora dove non succede assolutamente nulla ancora scorrevano i titoli di testa sulla musica di Franco Battiato. La situazione prende un po’ di vita con due dei tre pescatori che mangiano a tavola e parlano di quanto è ancora caldo d’inverno il fiume. Così i pesci non vengono a galla. Un dialogo interminabile. Si dice anche che i tempi non sono più quelli di una volta e le mezze stagioni sono finite. Benissimo. Gran concentrazione di tutti. Poi si passa al lavoro sulle vasche dei pesci. C’è anche un branzino.

 

pesce siluro elisabetta sgarbi 4 pesce siluro elisabetta sgarbi 4

Ohibò. Ogni tanto, per svegliare lo spettatore, parte una musicona di Battiato che soffoca qualche sfocatura di troppo. Boh. Diciamo che non c’è un rigore documentaristico alla Raymond Depardon, e nemmeno un occhio alla Gianfranco Rosi e i pescatori sono un po’ impacciati nel ripetere i dialoghi che probabilmente si faranno tutti i giorni e suonano un po’ finti. Il senso del tutto non l’ho capito.

 

Il secondo film, “Il pesce siluro è innocente”, tutto dedicato a “due consumati pescatori di anguille nella sacca di Goro” e a “una giovane donna dedita alla raccolta delle vongole e delle cozze”, con dotti testi di Fabio Genovesi, Gao Xingjan, Boris Pahor e Vittorio Sgarbi me lo sono risparmiato.

 

per soli uomini elisabetta sgarbiper soli uomini elisabetta sgarbi

Diciamo che avevo capito un po’ come funzionano questi film e mi sentivo un po’ come il branzino nella vasca sbagliata. Alla fine i due film sono anche indolori. Quello che non ho capito è davvero perché un Festival debba per forza metterli in cartellone ogni anno. Per avere la mezza pagina sul Corriere e su Repubblica, che oggi tace proprio sul festival?

 

per soli uomini elisabetta sgarbi per soli uomini elisabetta sgarbi

Diciamo che è più simpatico e ugualmente indolore il documentario “Ne ho fatte di tutti i colori” di Marco Spagnoli dedicato alla vita e alle opere di Enrico Lucherini. Nemmeno Spagnoli è Depardon. Se ne faccia una ragione. E il tono è sempre quello di regista sottomesso al personaggio che tratta. Inoltre, non lo avevamo già visto un documentario su Lucherini? Sì, un paio d’anni fa, diretto da Antonello Sarno, neanche lui un Depardon.

 

per soli uomini elisabetta sgarbi  per soli uomini elisabetta sgarbi

Ma fa lo stesso. Lucherini è sempre simpatico, spiritoso e sa raccontare come pochi i suoi aneddoti più o meno celebri. Le cose migliori sono i repertori delle apparizioni da Maurizio Costanzo con Giulio Andreotti, le sue prove da attore cane con Franca Valeri e Wanda Osiris, la storia che abbiamo sentito mille volte di come lanciò “La ciociara” con la Loren.

 

Ma non è il documentario su Valentino che scava in profondità. Probabilmente Enrico non vuole dire troppo, e davvero è tra i pochi che sa le cose e potrebbe raccontare davvero. Ma si limita a dirci che Sylva Koscina era “un’attrice di grido, anzi di gridetto”, che dopo un incidente di macchina gli chiese non di chiamare un’autoambulanza, ma i fotografi.

ghezzi e sgarbi milanesiana3ghezzi e sgarbi milanesiana3

 

Qualcosina, insomma, la racconta, ma non si va mai oltre al ritratto affettuoso del celebre press agent e alle sue più note lucherinate. Buone le riprese di Lucherini all’opera con Ettore Scola a Venezia e i racconti degli amici, da Carlo Verdone a Piero Chiambretti. Spagnoli riprende spesso in maniera affettuosa anche la camminata di Lucherini. Ma poco spazio viene dato ai suoi collaboratori e ancor meno viene spiegato del lavoro del suo studio.

 

Del resto l’idea di questi documentari di Spagnoli è di offrire un ritratto semplice e immediato, totalmente indolore, di personaggi celebri. Avremmo voluto qualcosa di più. Vanno notati però due momenti di culto assoluto. Quando cioè Lucherini e altri bevono un Campari corroborante per doveri di sponsorizzazione. E non avevo mai visto uno sponsor dentro un documentario, sembra un po’ come l’acqua Pejo nei film di Monnezza.

Elisabetta e Vittorio SgarbiElisabetta e Vittorio Sgarbi

 

E quando Lucherini lancia come stellina una certa Adua Del Vesco, fra le ragazze del clan Tarallo-Losito, dalla parlata burinissima e dalle non proprio specificate abilità recitative. Una marchetta assoluta dichiarata come marchetta. Stracultissimi momenti che riscattano un po’ di ovvietà, ma che qualsiasi produttore avrebbe fatto tagliare. Grande Lucherini! Aspettiamo fra un anno un terzo documentario su Lucherini per completare il trittico. 

 

 

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...