ALITALIA SMENTISCE “L’ESPRESSO”: “SULLA SICUREZZA NON SI SCHERZA” - OPUS DEI CONTRO “REPUBBLICA” - LE CHIACCHIERE DI BARATTA SUL “FEELING” CON VENEZIA - LA COPERTURA RAI DELLE OLIMPIADI È RIDICOLA - PISTOLA, ARCO, FIORETTO E SCIABOLA: ITALIA FORTISSIMA NELLA "LOTTA ARMATA" - FIAT: IL NONNO FA IL CAPITALE, IL FIGLIO LO MANTIENE, IL NIPOTE LO SPERPERA - COME HA FATTO VILLAGGIO A GUARIRE DAL DIABETE?...

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
In merito all'articolo La chiave è nelle finanze della Chiesa apparso su Repubblica.it il 27 luglio preciso che dire che "l'Opus Dei è del parere che la fine del Vaticano non equivarrebbe alla fine della Chiesa" è una forzatura che non corrisponde al pensiero dell'istituzione. Non può esserci Chiesa senza Santa Sede e non può esserci Santa Sede senza il Vaticano che ne garantisce indipendenza e sovranità. Quanto alla fedeltà al Papa non è altro che il genuino spirito cristiano che si vive in tutte le realtà della Chiesa cattolica. E' un discorso che va inteso sul piano della fede e dello spirito.
Bruno Mastroianni
Direttore Ufficio Informazioni dell'Opus Dei in Italia

Lettera 2
Caro Direttore,
Sulla sicurezza non si scherza.
Siamo sconcertati nel costatare, leggendo il "Riservato" di questa settimana, che anche su un tema cosi' importante ancora una volta i redattori della rubrica non abbiano sentito il bisogno di chiamarci per avere la nostra posizione su un argomento che ci riguarda.
Se lo avessero fatto , avremmo spiegato quello che abbiamo detto a tutti i numerosi quotidiani siciliani e bolognesi che ci hanno chiamato in occasione del fatto che loro riportano.

In breve, nella vostra rubrica, si sostiene che un volo Alitalia da Bologna a Palermo abbia chiesto di atterrare in emergenza carburante a Palermo perché, per risparmiare, portiamo poco carburante a bordo. Sono affermazioni di una enorme gravità e poiché i fatti sono stati completamente travisati , ci teniamo a ristabilire la verità nei minimi dettagli perché per noi la "Sicurezza dei voli" è al primo posto nei nostri impegni e nessuno può metterla in dubbio senza permetterci di spiegare.

Il volo AZ1332 di Alitalia è partito in perfetto orario dall'aeroporto di Bologna alla volta di Palermo. Pochi minuti prima di atterrare è stato bloccato dal controllo del traffico aereo che aveva chiuso l'aeroporto a causa di una perdita di carburante da un velivolo Ryanair.
L' aereo ha continuato a "circuitare" sopra Palermo per circa 20 minuti, che non sono pochi considerando il volo di un'ora.

A questo punto i nostri piloti hanno iniziato a dirigersi verso Trapani per atterrare quando il controllo del traffico aereo ci ha comunicato la riapertura dell'aeroporto di Palermo. Ma quando mancavano meno di tre minuti all'atterraggio, la torre di controllo ha nuovamente comunicato la chiusura dell'aeroporto che in realtà non era mai stato riaperto, nonostante l'emergenza fosse rientrata, per incomprensioni tra operatori aeroportuali.

A quel punto per atterrare in un aeroporto "tecnicamente" chiuso Alitalia ha dovuto dichiarare emergenza, nonostante il quantitativo di carburante fosse più che sufficiente anche per raggiungere l'aeroporto di Trapani. Sull'inconveniente abbiamo inviato relazione all'ENAC e abbiamo ricevuto le scuse dagli Enti responsabili per il loro errore.

Per quanto riguarda invece il nostro progetto di Incentivazione Fuel Management, non c'è nulla di riservato, è possibile leggere su un settimanale della scorsa settimana un ampio articolo che ne spiega le caratteristiche e gli obiettivi, e possiamo solo sottolineare che con questo progetto ci uniformiamo alle pratiche seguite dai best performer a livello mondiale con l'unica differenza che noi premiamo le categorie che meglio performano.
Antonella Zivillica
Responsabile Rapporti con i Media
Alitalia

Lettera 3
Caro Dago, il ringalluzzito presidente della Biennale, Paolo Baratta, parla di un ristabilito rapporto con la popolazione del Lido in vista della 69esima Mostra del cinema. In realtà lo dice ogni anno, poi il risultato si vede: nel senso che il presunto ristabilito rapporto si traduce solo in prezzi da rapina nei confronti dei festivalieri, specie quelli più poveri, non a rimborso spese dei giornali.

Per dire: sai quanto costa un hotel a 3 stelle (dico tre), situato a due chilometri dal Palazzo, con colazione striminzita a base di merendine imbustate? 180 euro a notte per una persona. Ma può andare anche peggio. Diciamo che in quei giorni, dal 29 agosto all'8 settembre, bisogna moltiplicare tutto per due o per tre, specie nei ristoranti. Il ristabilito rapporto by Baratta, per dirla con il feroce Aldo Grasso a proposito di Mario Sesti neo-direttore del festival di Taormina , è "una propensione all'irreale".
Saluti Bruno Cortona

Lettera 4
Caro Dago con la vicenda FIAT viene confermato il detto : il nonno fa il capitale il figlio lo mantiene il nipote lo sperpera,del resto da uno che mette nome al figlio oceano non ci si può aspettare molto.
scettico

Lettera 5
Davvero spettacolare e suggestiva ma.....Indovinate chi tra migliaia di sportivi dell'intero Globo erano gli unici patetici che sventolavano dei foglietti con scritto "MAMMA SONO QUI" oppure "GIUSEPPE E' PRESENTE" davanti a 4 miliardi di telespettatori... Che vergogna porca miseria...!!!! Ributtante non ho parole..!!!

Lettera 6
Caro Dago,
che l'ufficio stampa del CONI non sia amato dalle federazioni è un dato di fatto. Ieri ennesima toppa: Occhiuzzi ha vinto l'argento nella sciabola e non nella spada!
La notizia campeggia ancora sul sito ufficiale...

Lettera 7
La copertura della Rai delle olimpiadi è ridicola : sabato sera non hanno trasmesso (neanche in differita)la finale dei 400 misti uomini, una delle sfide più importanti delle olimpiadi ,poi ,sempre la stessa sera ,hanno mandato per due volte due a distanza di mezzora la stessa intervista a Scozzoli , in tutti gli spazi poi la pubblicità è al livello asfissiante di Italia1/Canale 5, mentre su Rai sport1 e Rai sport2 la sera trasmettono delle interessantissime repliche del campionato di serie A degli anni 80 : vergogna e disgusto.
Sanranieri

Lettera 8
Dago darling, che la "gauche caviar de la Madunina" sia lodata! Da quando il "caro leader" Pisapia é "podestà", a Milano é tutto un succedersi di miracoli (o almeno così fanno intendere i media turibolanti). E in quest'estate 2012, persino le zanzare tigre hanno deciso di risparmiare i meneghini miracolati. Ormai ci manca solo la moltiplicazione dei pani e dei pesci e poi la "beatificazione" laica (e molto eiarizzata) della giunta Pisapia sarà completa. "Te Julianum laudamus".
Natalie Paav

Lettera 9
Caro Dago, il buon Angelo Aquaro, dopo aver fatto ridere mezzo mondo inventandosi che Neil Gaiman sarebbe il "papà di Batman" (cosa difficile, visto che il personaggio è nato nel 1939, ben prima della nascita di Gaiman), adesso ha lo scoop su Lana Wachowski. Peccato che era da anni che si sapeva del suo cambio di sesso.

Sarebbe bastato osservare anche soltanto Wikipedia per scoprire che tra il 2009 e il 2010 erano uscite foto e conferme ufficiali del cambiamento, tra cui anche il semplice fatto che nel materiale stampa si parlava di Lana (e non più di Larry). Per fortuna che c'è Aquaro e Repubblica, bravissimi a riscaldare gli scoop vecchi di due anni...
Robert Bernocchi

Lettera 10
Malagò, dopo l'assoluzione dall'accusa di abusi edilizi, si autocandida ufficialmente per la presidenza del Coni. Nel 2007, dopo un'intervista al Corriere Magazine, si fa per dire, nega categoricamente definendo ''false'' le sue intenzioni di puntare mai alla presidenza del Coni benché sognasse le olimpiadi a Roma.

Beh, le Olimpiadi non si faranno e in ogni caso, dopo Petrucci, al suo 4° mandato (la mente dello spread lo detta la Nazionale), sarebbe un ulteriore sberleffo nei confronti del Coni che non necessita davvero di uno che siede in una miriade di consigli di amministrazione senza alcun merito specifico perché amico di un amico e passa il suo tempo giocando a gyn rummy nel suo circolo canottieri.
honeybump

Lettera 11
Dago Paolo Villaggio nell'intervista al Fatto sostiene di essere guarito dal diabete: se è così, è l'unico malato al mondo! perché non condivide con gli altri milioni di diabetici cronici il suo segreto di guarigione?
Anne

Lettera 12
Suggerimento.
Perchè non vendiamo il Trentino alla Germania? Con quello che ci costano faremo un vero affare. Il Nostro Stato da cifre per abitante triple di quelle di noi poveri italiani
di serie B. Credo che loro parlando normalmente tedesco e vergognandosi di essere
italiani non faranno nessuna opposizione.
Cordialmente
Nico Picone

Lettera 13
Caro Dago, pistola, arco, fioretto e sciabola: all'Olimpiade Italia fortissima nella "lotta armata".
E.P.

Lettera 14
Olimpiadi, sciabola: nell'Italia di Monti chi è Montano non vince.
M.Attento

Lettera 15
Caro Dago,
C'è solo un modo x chiudere le polemiche sui responsabili, morali e non, della morte del collaboratore di Napolitano. Pubblicare le intercettazioni. Così la smetteranno tutti. Si tratta di trovare un giornalista con gli attributi. Altrimenti sono tutti colpevoli, non di aver causato l'infarto ma di essere quaquaraquà.
Giulio Curatella

Lettera 16
Caro Dago,
ho seguito un po' distratto la cerimonia di apertura dei giochi olimpici londinesi. Non ho potuto non apprezzare il contributo insostituibile di Antonio Caprarica, inviato RAI a Londra per ben 7 anni(così si dice su wikipedia). Ora, l'esimio giornalista è riuscito a pronunciare "tabular" invece che "tubula", citando l'album "Tubular Bells" di Mike Oldfield, e a scambiare "Amazing Grace" per l'inno scozzese, ossia "Flower of Scotland".

Queste sono solo un paio delle perle che Caprarica è riuscito a snocciolare durante i miei momenti vigili di fronte al teleschermo. Ora mi chiedo: a parte comprare cravatte variopinte spesso inguardabili, che cazzo ha fatto a Londra per 7 anni? Ah, saperlo...
Saluti, Derek W.

Lettera 17
Caro Dago, ieri sera mi sono sollazzato (esageriamo pure...) con la visione della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici, trasmessa dalla "tivù della finta pelle", leggi Sky.
Nulla da dire sulla qualità delle immagini: vedere simili spettacoli in alta definizione è una vera goduria. Peccato che siffatte coreografie suano state rovinate da due o tre commentatori che sembravano passare di lì per caso, transitando forse verso il Bar sport, luogo che li avrebbe più degnamente ospitati.

Solo a titolo di esempio. Severgnini (proprio lui che sale sempre in cattedra...), inizia chiamando il povero Branagh "Kevin" anziché Kenneth; poi prosegue scambiando i Sex Pistols per i Kiss, e fin qui passi. Ma l'apice lo raggiunge quando, parlando del mitico David Bowie, gli appioppa il titolo di "barone bianco", degradando ignobilmente il suddetto di due o tre categorie nobiliari.

Da un qualsiasi giornalista sportivo l'avrei capito, ma da uno come Severgnini, che si autopresenta come "anglologo" (se non tuttologo...) di fama, cose dovremmo dire? C'era poi un suo degno comprimario che oltre a recitare le didascalie di ciò che si poteva tranquillamente capire senza audio, ha nominato più volte i Queen"s", e non parlava del quartiere di New York ma della band inglese, che la "S" in fondo non l'ha mai avuta. Quasi quasi chiedo a Sky di rimborsarmi parte dell'abbonamento...

Lettera 18
A proposito di quanto afferma Ida Magli. Nel 2011 il presidente di Credit Agricole nella relazione annuale propone la sua banca come referente europeo della futura moneta unica mondiale. Che fosse gia' tutto scritto ?
Enzo

 

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