duetti musica

PIÙ SIAMO, PIÙ INCASSIAMO – ORMAI NON C’È CANTANTE O BAND MUSICALE CHE NON SI LANCI NEI DUETTI - OVVIAMENTE A UNIRE DUE ARTISTI NON È QUASI MAI UNA CANZONE, MA LA POSSIBILITÀ DI INGROSSARE IL PORTAFOGLIO PERCHÉ, NELL'ERA DELLA MUSICA LIQUIDA, METTERE INSIEME DUE BRAND VUOL DIRE MOLTIPLICARE I CLIC E ACCHIAPPARE DUE FAN BASE – LO HANNO FATTO MAHMOOD E BLANCO A SANREMO, RKOMI HA SCODELLATO UN ALBUM DI DUETTI E FUORI DALL’ITALIA CI HANNO PENSATO ED SHEERAN E TAYLOR SWIFT E… - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Gianni Poglio per “Panorama”, pubblicato da “La Verità”

 

mahmood e blanco

Non solo Mahmood e Blanco a Sanremo: duetti e raduni di star della canzone sono una tendenza consolidata in tutto il mondo Da Ed Sheeran e Taylor Swift all'attesissimo concerto in coppia De Gregori-Venditti, l'unione è la nuova chiave del successo.

 

In estrema sintesi è questo il claim vincente della musica contemporanea. Special guest, featuring e duetti sono le tre parole chiave di una tendenza che ha di fatto abolito l'idea che un album sia un evento artistico esclusivo del cantante che sulla copertina di quel disco ci mette la faccia. Nella musica italiana come in quella internazionale, e senza nessuna distinzione di genere, emerge un'inarrestabile voglia di gioco di squadra, di contaminazione.

elton john selena gomez

 

E così un duetto non se lo nega nessuno, nemmeno Ed Sheeran e Taylor Swift, che di recente hanno unito le voci nel singolo The Joker and The Queen. Per non parlare di Elton John che alla vigilia dell'ultimo tour della sua carriera ha addirittura pubblicato un album con sedici duetti registrato via Zoom nei mesi del lockdown, o dei Coldplay con Selena Gomez in Let Somebody Go.

 

ed sheeran e taylor swift 4

O, ancora, Bruno Mars e Anderson Paak con una nomination nella categoria «incisione dell'anno» ai Grammy 2022 per il brano Leave the Door Open. E in Italia? Taxi Driver di Rkomi, al secondo posto nella classifica italiana degli album, a 42 settimane dalla pubblicazione, vede il rapper milanese collaborare con Tommaso Paradiso, Gazzelle, Irama, Sfera Ebbasta, Elodie, Dargen D'Amico, Calibro 35 e molti altri ancora.

 

de gregori venditti 3

Unirsi funziona alla grande, come dimostrano chiaramente i vincitori dell'ultimo Festival di Sanremo, Mahmood e Blanco, che con Brividi hanno già conquistato due dischi di platino e battuto ogni record precedente su Spotify con 3 milioni e 384 mila clic nelle prime 24 ore di streaming. Sono al primo posto nella programmazione radiofonica italiana e al quindicesimo nella Billboard global 200, la classifica dei brani più ascoltati e acquistati al mondo.

 

david bowie freddy mercury

Una prova inequivocabile di come la generazione Z abbia completamente ridisegnato la fruizione dei brani in gara all'Ariston. E non solo in chiave nazionale. L'anno scorso i Måneskin, dopo il trionfo sanremese con Zitti e buoni, hanno conquistato il primo posto nelle classifiche streaming di 32 Paesi in meno di un giorno. Un boom sensazionale che nel giro di pochi mesi li ha portati a duettare con l'iguana del rock, Iggy Pop, nel brano I Wanna Be Your Slave.

 

Erano eventi unici e straordinari gli incontri tra megastar in sala d'incisione, basti pensare all'impatto dell'unione tra i Queen e David Bowie in Under Pressure (1981) o tra gli Aerosmith e i Run Dmc in Walk This Way (1986), il brano che ha spalancato le porte della White America all'hip hop.

 

bruno mars e anderson paak

Oggi, unire le forze in una canzone o in un disco, oltre a essere abbastanza scontato, non è ovviamente un mero fatto artistico: nell'era della musica liquida mettere insieme due brand è un moltiplicatore di clic, significa rivolgersi con la stessa canzone a due fan base diverse, ovvero alla platea sterminata dei follower sui vari social.

Si chiama marketing e funziona benissimo. A coronare definitivamente il trend della musica «all together» sono poi arrivati i 15 minuti dell'half time show del Superbowl 2022, che nel nome dello show e dell'audience hanno messo insieme i giganti dell'hip hop. Da Eminem a Kendrick Lamar, da Mary J Blige, Snoop Dogg, 50 Cent a Dr. Dre. La celebrazione di un modo di fare musica e di stare sul palco, la consacrazione del rap come genere definitivo di riferimento per i Millennial.

 

aerosmith e i run dmc

Al proliferare degli artisti che si uniscono nei brani corrisponde poi un'altra singolare tendenza, quella della moltiplicazione degli autori delle canzoni stesse. Lucio Dalla aveva sbancato le classifiche con il disco omonimo del 1979 scrivendo da solo musica e testi di capolavori come L'anno che verrà o Anna e Marco, Lucio Battisti e Mogol si erano divisi rigorosamente musica e parole in una decina di album epocali dove era chiarissimo chi faceva cosa. Ecco, oggi non funziona più così.

 

elton john chris martin

Dietro a una hit da classifica ci sono sempre più spesso quattro o cinque autori delle musiche e almeno un paio di addetti ai testi. Come se le canzoni fossero piccoli Frankenstein dove ognuno aggiunge una tessera del puzzle e si prende una fettina dei diritti d'autore. Come dicevamo all'inizio, più si è meglio è Anche sul palco: come faranno Francesco De Gregori e Antonello Venditti, protagonisti di un concerto a due il 18 giugno all'Olimpico di Roma.

 

maneskin iggy pop

La chiusura del cerchio di due carriere iniziate cinquant' anni fa, nel 1972, allo «Studio 38» dell'Apollo di Roma, quando incisero un album insieme come duo, ribattezzandosi Theorius Campus. Non erano famosi e cantarono separatamente le loro canzoni che ancora non erano celebri. Non sarà così all'Olimpico, dove le versioni di Generale e Roma capoccia a due voci risuoneranno ben oltre le mura dello stadio.

de gregori venditti rkomi elisa 2ed sheeran e taylor swift de gregori venditti 2ed sheeran e taylor swift 3mahmood e blanco 2bruno mars e anderson paak 2

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...