IL PD VUOLE CANDIDARE TORNATORE ALLE ELEZIONI EUROPEE - RENZI DISSE: “I SOLDI PER GLI F35 SONO BUTTATI VIA, VANNO DIMEZZATI”. MA LETTA E MAURO GLIENE HANNO APPENA LASCIATI IN DOTE ALTRI 14

A cura di Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1. NAPOLI - COLPO DOPPIO - IN CASA ASL
Tra il 2000 e il 2012, imprese e fornitori dell'Asl Napoli 1 - la più indebitata d'Europa - venivano spesso pagate due volte, con un danno erariale già accertato di 32 milioni di euro. Il 31 gennaio, il giudice della sezione campana della Corte dei conti Rossella Cassaneti ha autorizzato per la somma corrispondente il sequestro conservativo di beni personali e crediti di 15 tra amministratori e dirigenti responsabili a vario titolo. Tra loro spicca il nome di Angelo Montemarano, fino al 2005 direttore generale dell'Asl Na1, e poi assessore regionale alla Sanità, che concorre per 10,9 milioni euro.

Ma in archivio giacciono tutta una serie di documenti ancora da contabilizzare per un valore iscritto a bilancio, nel 2011, di circa 560 milioni di euro. E la società di revisione che li sta vagliando, attualmente a metà dell'opera, ha già rilevato ulteriori doppi pagamenti per circa 14,5 milioni di euro, segnalandoli alla Procura regionale della Corte dei conti. Mentre per altri 34 milioni l'Asl non è stata in grado di reperire la documentazione di supporto.Pi. Fal.

2. CORLEONE - ANTIMAFIA SENZA RETE
Una strada simbolo dell'antimafia è sparita nel nulla. "Via 11 aprile 2006", la via di Corleone intitolata alla data d'arresto del boss mafioso Bernardo Provenzano, sulle cartine geografiche virtuali non esiste. Nessuna traccia si trova su Google Maps, né su Bing, né
su Tuttocittà, né su viamichelin.it. E nemmeno sulla applicazione Mappe per iPhone. Pare che nessuno, dall'11 aprile 2007 quando fu inaugurata la strada, si sia mai preoccupato di aggiornare i dati topografici delle mappe online. «Non ne sapevo nulla», dichiara a "l'Espresso" l'attuale sindaco del paese Leoluchina Savona: «farò uno studio approfondito sul caso».F. Lo.

3. ELEZIONI EUROPEE - TORNATORE GIRA A BRUXELLES
Il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore: ecco il candidato che il Pd siciliano vorrebbe schierare alle elezioni europee. Tornatore potrebbe capeggiare una mini truppa di politici che il Pd vorrebbe portare a Bruxelles: a partire dal senatore Giuseppe Lumia, arrivato a palazzo Madama con la lista civica del governatore Rosario Crocetta, e dal deputato regionale Antonello Cracolici. Lumia e Cracolici sono stati i Pd che hanno sostenuto il governo di Raffaele Lombardo, anche dopo che quest'ultimo ha ricevuto l'avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa per cui è stato condannato a sei anni e otto mesi.T.M.

4. CASTELPORZIANO - AL MACELLO PER IL COLLE
P.M. - Il Quirinale modello fattoria ha i conti in rosso. Per gestire la tenuta presidenziale di Castelporziano, splendido habitat mediterraneo riconosciuto sito di importanza comunitaria e zona a protezione speciale, si spendono ogni anno 1,5 milioni di euro. I ricavi non superano gli 800 mila euro, e l'obiettivo si raggiunge con il contributo annuale del Ministero dell'Ambiente: 500 mila euro l'anno.

Spulciando il bilancio della tenuta, inserito nei conti della presidenza della Repubblica, si scoprono alcune voci assai curiose. Nell'attivo del bilancio risultano per esempio proventi per attività di zootecnia e per la vendita di animali selvatici. Di che si tratta? Parte dei cinghiali della riserva sono stati venduti a un agriturismo venatorio dell'Abruzzo specializzato in «degustazioni e trasformazioni». In pratica, il destino di quei cinghiali presidenziali è diventare salsicce e salami.

Non c'era alternativa, secondo quanto spiega il Quirinale, perché quei «cinghiali vivi avrebbero determinato danni alla flora e alla fauna». Sempre per «evitare danni all'ecosistema», poi, anche una quota dei bovini allevati nella tenuta finisce a fettine. In parte vengono venduti a una società di macellazione, creando un reddito di poco maggiore ai 40 mila euro annui, e in parte finiscono in beneficenza per le mense dei poveri.

5. L'AQUILA - PARALISI IN AEROPORTO
Il sogno del sindaco Massimo Cialente di dotare L'Aquila di un aeroporto tutto suo, sembra precipitare ancora prima del decollo. Nonostante lo scorso 19 dicembre sia stato effettuato il primo volo dimostrativo, l'aeroporto "Giuliana Tamburro" resta ancora fermo
al palo: dei voli nazionali annunciati più volte da Cialente e dalla Xpress (la società che gestisce lo scalo) neppure l'ombra.

Ad oggi solo l'ipotesi di charter per pellegrinaggi a Medjugorje. E la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente. Perché la Xpress ha licenziato quasi metà dei dipendenti assunti solo pochi mesi fa. Questo, con altre irregolarità, è stato il motivo per cui la Regione Abruzzo ha deciso a gennaio di revocare alla società il finanziamento di 880 mila euro, accordatole per le assunzioni. Dulcis in fundo: la Procura ha aperto un'inchiesta per far luce sulla gestione dello scalo negli ultimi anni, in particolare proprio sull'appalto che si è aggiudicato nel 2012 la Xpress.E. C.

6. GIOVANNI BATTISTA PIZZIMBONE - REALITY AI DOMICILIARI
Pi. Fal. - Il 3 febbraio è stato protagonista del reality "Boss in incognito" di Raidue: sette giorni trascorsi sotto copertura tra i suoi dipendenti. Due settimane dopo Giovanni Battista Pizzimbone, presidente e amministratore delegato di Biancamano spa - il primo gruppo privato italiano nel settore dell'igiene ambientale, con un fatturato di 250 milioni e 3 mila 300 dipendenti, quotato in Borsa dal 2007 - è finito agli arresti domiciliari assieme a tre dirigenti della controllata Aimeri Ambiente.

L'accusa di turbativa d'asta, formulata dalla Procura di Trani, si riferisce alla gara per l'affidamento dei rifiuti solidi urbani nel comune di Andria, per un valore di circa 90 milioni. Pizzimbone, residente in Costa Azzurra, dopo essersi consegnato ai carabinieri di Milano ha deciso di non rientrare in Francia per rimanere agli arresti domiciliari a Savona, sua città d'origine.

7. REGIONE LAZIO - VITALIZIO DA BUONASORTE
Agli elettori laziali si presentava con lo slogan: "Un militante nelle istituzioni".
E pazienza se all'ultimo giro, come capolista della Destra al Senato, Roberto Buonasorte non è stato eletto. Fedelissimo di Francesco Storace, ora siede alla Pisana come suo caposegreteria, e da ex consigliere dell'era Polverini potrebbe essere uno degli ultimi a ricevere il vitalizio allo scadere dei cinquant'anni. Potrebbe. Perché l'ex An che denunciò alla Procura di Roma lo scandalo della casa di Montecarlo compirà i fatidici 50 il 21 agosto.

Ma nel frattempo alla Pisana, dove sono tagliati i vitalizi per i consiglieri presenti e futuri, qualcuno non solo tra i Cinquestelle comincia a pensare che bisognerebbe imporre sacrifici anche ai colleghi delle passate legislature, che si portano via ogni anno un terzo del bilancio consigliare. Nel mirino i più giovani, che non avendo ancora compiuto 50 anni il diritto al vitalizio non l'hanno ancora maturato. Finora solo due su 43 hanno rinunciato.Ma. Ge.

8. FARNESINA - BOMBARDIERI IMBARAZZANTI
Appena arrivato a Palazzo Chigi, Matteo Renzi si ritrova sulla scrivania presidenziale un pugno di fogli. Sono le richieste di acquisto di 14 cacciabombardieri F35 nuovi di zecca lasciategli in eredità dal precedente governo. Nonostante il Parlamento, nel luglio scorso, abbia votato una mozione bipartisan Pd-Pdl che chiede di «non procedere ad ulteriori acquisti», l'ormai ex ministro della Difesa Mario Mauro ha prenotato i contestati aerei da guerra. Per «aggirare la volontà parlamentare», denuncia la Rete Disarmo, sono stati siglati dei "pre-accordi non vincolanti" con il Dipartimento della difesa statunitense.

La Farnesina replica: si tratta in gran parte di contratti che riguardano commesse precedenti il voto di Montecitorio, dunque non si tratta di "ulteriori acquisti". Se saranno confermati, il governo dovrà sborsare, entro il 2016, quasi due miliardi di euro, 540 milioni nel solo 2014.

Quasi il doppio dei tagli al Servizio sanitario nazionale previsti per lo stesso periodo, una cifra tre volte superiore a quella necessaria ad assumere 26 mila ricercatori, fanno sapere gli economisti del portale Internet "Sbilanciamoci". Da sindaco di Firenze, Matteo Renzi aveva detto: «Quelli per gli F35 sono soldi buttati via. Io sono per il dimezzamento». Ora che ha la possibilità di farlo, come si comporterà?A. Mas.

9. MISSIONE CAVOUR UNA NAVE CARICA DI MISSILI
C'è il rischio di un'esplosione dei costi per la missione del "gruppo navale Cavour", il sea show tra Golfo Persico e Africa organizzato dalla Marina Militare, che è partito a novembre e si dovrebbe concludere nel prossimo mese di aprile. In origine i fondi per l'operazione erano stimati in 20 milioni di euro, 13 dagli sponsor e 7 dal bilancio dello Stato. Alla fine i conti potrebbero persino raddoppiare: nella lista della spesa erano state dimenticate alcune salatissime voci, tra cui lo stand by nei porti del Golfo Persico e dell'Africa. Per mandare in giro il made in Italy, la portaerei Cavour, che viaggia con tre navi di supporto, è stata trasformata in fiera galleggiante.

A fare la parte del leone è il gruppo Finmeccanica, presente a bordo con le sue eccellenze tecnologiche. Spazio anche alle supercar: proprio sulla Cavour è stato svelato, a inizio dicembre, il profilo della Lamborghini Veneno roadster, con tanto di concerto e buffet a cinque stelle. All'inizio della missione africana il ministero della Difesa aveava garantito: «la portaerei Cavour non è in giro per vendere armi». Ma lo stand allestito all'interno della nave, con teche per esporre mitra e missili di ultima generazione, mostra il contrario. P.M.

10. PARMA CODICE PIZZAROTTI
A Parma il Comune non si può criticare. Si deve amarlo e basta. Lo prescrive il nuovo codice di comportamento adottato dal sindaco grillino, Federico Pizzarotti. Vietato danneggiare l'immagine del Municipio, anche se sei al bar e parli con gli amici. I giornalisti? Se ne occupa l'ufficio stampa. La scrivania? Devi tenerla in ordine. I commenti sull'operato della giunta? Non li puoi fare, nemmeno su Facebook. Obblighi e divieti sono arrivati via mail la scorsa settimana ai 1.300 dipendenti del comune.

«Il personale», si legge nel codice, «deve comportarsi in modo da evitare giudizi sull'operato dell'Ente, derivanti da informazioni assunte nell'esercizio delle proprie funzioni, che possano recare danno». Non mancano consigli perfino sul vestiario: «Il dipendente deve avere cura della propria persona, con un abbigliamento decoroso e consono alle mansioni da svolgere». La rivoluzione pentastellata ha il suo dress code.M.S.

11. LE ALLEGRE SPESE DI SCOPELLITI
Nel 2003, quando gli proposero di acquistare quello stabile decadente (un'ex fabbrica
per la lavorazione degli agrumi), l'allora sindaco di Reggio Calabria - oggi governatore della Regione - Giuseppe Scopelliti, non esitò un attimo: un affare che non poteva lasciarsi sfuggire. In quel complesso fatiscente, che occorre pure bonificare dall'amianto presente, Scopelliti promette di portare nientemeno che la sede regionale della Rai. Così, nel giro di poche settimane il Comune lo compra, sborsando 2,5 milioni di euro. Ma per la Corte dei Conti la cifra è «spropositata».

Inoltre, l'acquisto sarebbe stato fatto «senza un'effettiva volontà di utilizzarlo» (tant'è che gli studi Rai non sono mai stati realizzati). Nel 2009 perciò il primo cittadino reggino viene condannato per danno erariale. Scopelliti non ci sta e fa ricorso, chiedendo e ottenendo una consulenza tecnica d'ufficio. Oggi però la perizia conferma la condanna. «L'unico soggetto che ha tratto vantaggio dall'operazione di compravendita», scrive la magistratura contabile nelle motivazioni della sentenza, «è la ditta venditrice». Il governatore dovrà perciò risarcire all'erario 300 mila euro. G. Pagl.

12. DISPUTE - CAPPELLACCI VS. CARBONI
Non è solo la sconfitta ad amareggiare Ugo Cappellacci, ex governatore della Sardegna. Nelle elezioni vinte da Francesco Pigliaru, Cappellacci ha avuto a che fare con Flavio Carboni. L'uomo d'affari ha rivelato di essere stato chiamato dall'allora governatore nel 2009 per bonificare da eventuali microspie i suoi uffici. «Non ci crede neanche un bambino», ha replicato l'interessato. «Chiedere a Carboni una cosa del genere è come chiedere alla volpe di custodire il pollaio».

Carboni ha rincarato la dose, affermando di essere stato uno dei grandi sponsor di Cappellacci nella prima discesa in campo. L'ex governatore ha annunciato querela. «Cappellacci soffre di amnesie e una amnesia dopo l'altra provoca evaporazione di consenso», è stata la contro replica di Carboni, che dice di essersi sentito «un pollo, avendo dato un contributo importante a Capellacci senza mai chiedere niente. Allora mi domando: chi è la volpe?". D.S.

 

 

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