IL CINEMA DEI GIUSTI - LUCA ZINGARETTI E MARCO D’AMORE, COME DIRE MONTALBANO CONTRO GOMORRA – “PEREZ”, OPERA SECONDA DI EDOARDO DE ANGELIS, FUNZIONA

Perez di Edoardo De Angelis

 

Marco Giusti per Dagospia

 

“perez” opera seconda di edoardo de angelis“perez” opera seconda di edoardo de angelis

Ci siamo. Inizia la stagione. Piove e piovono anche troppi film già da questa settimana. Iniziamo da “Perez”, opera seconda di Edoardo De Angelis dopo l’interessante “Mozzarella Stories”,  interpretato da due divi del noir televisivo, Luca Zingaretti e Marco D’Amore, come dire Montalbano contro Gomorra. Unico film targato Medusa presente a Venezia, e anche uno dei rari film italiani di genere che si siano visti al Lido e che vedremo in questa stagione.

 

“A fessa è più pericolosa delle pistole”. Sante parole. Perez, interpretato da un bravo e credibile Luca Zingaretti, pure co-produttore del film, è un avvocaticchio napoletano destinato all’insuccesso che vive la sua discesa sociale e umana con buona tristezza letteraria.

perez zingaretti d'amoreperez zingaretti d'amore

 

Avvocato d’ufficio, è chiamato solo per casi impossibili, che accoglie con una flemma piuttosto tragica. Abbandonato dalla moglie vive solo per la bella figlia Tea, l’inedita Simona Tabasco (nome piccantino ideato da Medusa, si dice), che non sembra rispettarlo molto.

 

Come tutti però, a cominciare dai colleghi e dagli stessi suoi assistiti. Il suo unico amico è un altro avvocato d’ufficio, tal Merolle, interpretato da Giampaolo Fabrizio, già visto in “Mozzarella Stories”, che vive nel tormento di aver perso il suo unico figlio per una pallottola vagante.

perez simona tabasco luca zingaretti marco d'amoreperez simona tabasco luca zingaretti marco d'amore

 

Quando un pentito, il pericolo capo clan, Buglione, interpretato da una vera rivelazione, Massimiliano Gallo (grandioso a teatro in “Circo equestre Squeglia” di Viviani), lo vuole come suo avvocato, si capisce subito che qualcosa non torna. Buglione vuole che Perez faccia qualcosa per lui e Perez, a sua volta, chiede un piacere al boss. Anche perché Perez ha un problema.

 

La sua bella figlia è fidanzata con un camorrista emergente, Francesco Corvino, interpretato dalla superstar giovanile di “Gomorra – la serie” Marco D’Amore, sempre perfetto, e a Perez tocca subire fin dentro casa una situazione non proprio simpatica, anche se il giovane boss è gentile con lui. Favore per favore, come in “Delitto per delitto” di Alfred Hitchcock, Perez cercherà di tirar fuori dalla pancia di un toro 28 supposte piene di diamanti e Buglione in cambio gli promette di inguaiare Corvino da bravo pentito.

perez luca zingarettiperez luca zingaretti

 

Ma le cose non sono così facili come sembrerebbe. L’idea di base, l’ambientazione inedita napoletana e i protagonisti funzionano. Un po’ meno una musica troppo presente che dovrebbe dare un tono alla vicenda e una sceneggiatura, scritta dallo stesso De Angelis con Filippo Gravino, che ha più di qualche malfunzionamento nella parte centrale e finale.

 

Probabilmente se fosse stato un film per la tv, De Angelis si sarebbe sentito meno in dovere di trovare una chiave di regia e di sceneggiatura autoriale a tutti i costi. Così, proprio il desiderio di costruire un racconto personale, fa soffrire un po’ tutto, la messa in scena, i personaggi e lo sviluppo narrativo.

perez  luca zingarettiperez luca zingaretti

 

Ma ci sono molte buone idee, specialmente nella prima parte, e funziona proprio il racconto di genere oltre all’ambientazione in una Napoli inedita. Probabile però che, proprio grazie ai suoi interpreti, soprattutto alla presenza di volti noti come Zingaretti e D’Amore, il film abbia delle chance di successo di pubblico in più rispetto a altri film veneziani. In sala dal 2 ottobre.

film perez film perez

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?