piero pintucci

UCCI UCCI, SENTITE IL MAESTRO PIERO PINTUCCI! "DALLA VENIVA CONSIDERATO UN COGLIONE, PATTY PRAVO STONAVA, GABRIELLA FERRI AVEVA LA FOBIA DEL PUBBLICO E PER TRANQUILLIZZARSI ASSUMEVA DELLE PASTIGLIE CHE MISCHIAVA CON L’ALCOOL. ERA FOLLE E INCONTENIBILE. FECE LA CORTE A STEVIE WONDER" - LA TOPPA PRESA CON LA BERTÈ, LA FREGATURA CON MINA E LO SCAZZO CON RENATO ZERO CHE GLI DISSE: “SEI UN UOMO DI MERDA”, MA ERA UNA LITE TRA FRATELLI" – LA CHICCA: “IL CARROZZONE” ERA UN BRANO PENSATO PER..." - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto quotidiano”

 

renato zero piero pintucci

Lo abbiamo cantato, intonato, fischiettato o accennato tutti e (quasi) senza saperlo. Se Il carrozzone “va”, La lontananza “è come il vento”, o Tutt’al più “mi accoglierai” hanno accompagnato per anni e decenni la nostra vita, un bel po’ di merito va al maestro Piero Pintucci.

 

(...)

 

A 80 - splendidi - anni Piero Pintucci è sempre seduto all’interno del suo studio di registrazione, tra mixer, batteria, schermi, ricordi, chitarre, pentagrammi e magie musicali ancora nel cassetto.

 

Alla RCA è arrivato nell’anno...

1966 e trovai Gino Paoli e Gianni Morandi, poco dopo The Rokes; (sorride) allora avevo un gruppo e insieme ai Rokes ho condiviso il palco di un locale pochi giorni prima di entrare in RCA.

 

(...)

Con Modugno ha realizzato La lontananza.

lucio dalla

In RCA quasi nessuno credeva in quel pezzo, mentre Mimmo ne era innamorato e io con lui; (pausa) Modugno era l’idolo di mio padre, anche lui musicista, e quando da ragazzo uscivo di casa, spesso cercavo i suoi brani sul juke box; quando ho iniziato a lavorarci ho raggiunti un sogno. Non ci credevo.

 

L’intro del brano è suo ed è fondamentale...

(Sorride lievemente) Sì, abbastanza azzeccato, però solo negli ultimi anni si è iniziato a dare la giusta importanza alla melodia, a riconoscerle la forza di persuasione; eppure la melodia può essere realizzata anche solo con una nota. Vuole ascoltare? (Si alza, si siede davanti al pianoforte, toglie il runner dalla tastiera e con il “fa” crea una magia)

 

Quante ne ha incise?

Non ne ho idea, un numero spropositato: solo per Renato Zero sono una cinquantina tra canzoni e arrangiamenti. Con Zero ha esordito nel 1973 con Supermarket. Quando Renato arrivò in RCA venne immediatamente notato da Franco Migliacci (autore anche di Volare), allora un’autorità assoluta e per qualche mese collaborarono...

 

E poi?

Renato capì di non poter andare da Migliacci e dirgli “al testo ci penso io”, sarebbe stata un’eresia: un ragazzo appena arrivato che rifiuta uno dei più grandi parolieri.

stevie wonder 3

 

Allora?

Renato ci teneva a utilizzare un suo vocabolario, una sua narrazione, mentre sulla musica si affidava a me o ad altri.

 

Soluzione con Migliacci?

Dirgli la verità e Franco fu bravissimo ad accettarla.

 

Pure da giovane Zero aveva un bel caratterino.

(Ride) Era un coraggioso, uno micidiale; in quegli anni si presentava alla RCA vestito in maniera incredibile: stivali, tacchi alti, pantaloni aderenti, magari color viola, piume, paillettes e soprattutto con in braccio una gallina al guinzaglio. Ma l’aspetto incredibile non era tanto l’abbigliamento, ma che da casa sua alla Montagnola fino alla RCA prendeva l’autobus; (cambia espressione) lui attraversava la città, da solo, così; a Roma era conosciuto ancor prima di diventare famoso.

 

La settimana scorsa lei era al concerto romano di Zero...

Siamo sempre amici, ci vogliamo bene.

 

In 50 anni avete mai litigato?

(Ride) Eccome! Una mattina alla RCA, a causa di alcuni bisticci su dei brani, mi ha regalato un bel “sei uomo di merda” (lo imita alla perfezione, non solo per il tono ma pure i tempi) e come risposta l’ho rincorso e attaccato al muro fino a quando ci hanno diviso.

piero pintucci 3

 

Conseguenze?

Dopo poco lo sapevano tutti, ma è finita così: era una lite tra fratelli. Qual è il parametro per definire chi è artista... Se quando canta dà emozioni.

 

Chi l’ha emozionata?

Gabriella Ferri; appena iniziava si fermava tutto intorno a lei; poi ci sono altri artisti bravi nel diventare riconoscibili.

 

A chi pensa?

A Nicoletta (Patty Pravo); con lei non ho avuto molta fortuna.

 

Avete inciso Tutt’al più.

Canzone pensata per Mina e nata da un testo di Migliacci che per il prima volta aveva provato a scrivere qualcosa di autobiografico.

 

Perché la poca fortuna?

Quel brano partecipò a Canzonissima e si trovò contro due big come Morandi e Ranieri: non c’era battaglia.

 

E Mina?

(Sospira) La storia è da martellate in mezzo alle gambe.

patty pravo mina

 

Cioè?

Per farle ascoltare il brano l’ho cercata ovunque, con l’RCA che non voleva perché non era una sua artista. Impossibile, non trovavo alcun contatto. Allora, all’ultimo, nonostante la vergogna e la timidezza decisi di chiamare suo marito nella redazione del Messaggero (il giornalista Virgilio Crocco): “Buongiorno, le chiedo perdono in anticipo, ma sono un musicista e vorrei portare un pezzo a Mina”. Risposta: “Non sono il suo manager”. E attacca.

 

Peccato.

Non è finita qui. Nicoletta va a Canzonissima, porta il brano e una settimana dopo squilla il mio telefono: “Sono Mina, ho sentito il pezzo: mi sono emozionata”.

 

Dopo ci ha mai lavorato?

No, lei stava a Milano, e a Roma ero già impegnato con Renato, Gabriella e altri.

 

Com’era la Ferri?

(Immediato) Meravigliosamente folle e sotto ogni lato caratteriale, ogni atteggiamento o manifestazione: era un’estremista; (pausa) anche sul piano delle relazioni.

 

Che vuol dire?

Non aveva filtri e se qualcuno le piaceva andava dritta, un po’ come è successo a Sanremo quando ha cantato in coppia con Stevie Wonder e proprio Stevie Wonder è stato protagonista di un corteggiamento esplicito.

piero pintucci

 

E di lei si è innamorata?

Un po’ sì, tanto che a un certo punto ho dovuto rinunciare alla collaborazione.

 

Della Ferri si è detto avesse la fobia del pubblico.

È vero e per tranquillizzarsi assumeva delle pastiglie che poi mischiava con l’alcool; anche io sono andato a comprarle. Però non era mica l’unica ad aver paura, capitava un po’ a tutti.

 

Chi altro?

Ricordo Domenico Modugno a Sanremo: prima di cantare tremava e cercava in me la giusta rassicurazione; io dallo stupore non ci credevo, e pensavo a mio padre morto, e a cosa avrebbe detto di quella situazione.

 

Patty Pravo si agitava?

Nicoletta possedeva una presenza scenica rara e non solo sul palco; poi rispetto al canto non era perfetta, ogni tanto stonava.

 

dalla gabriella ferri

Alla RCA c’era Lucio Dalla.

(S’illumina) Un istrione, uno dei più grandi e all’inizio veniva pure derubricato a coglione.

 

Come mai?

Per certi atteggiamenti e per un fisico non proprio statuario.

 

Che atteggiamenti?

Alla RCA c’era un enorme montacarichi, serviva a spostare gli strumenti da piano a piano: lui spesso si sedeva lì dentro, in un angolo, e ci stava un tempo infinito, mentre la piattaforma saliva e scendeva. Gli serviva per riflettere.

 

Secondo Mara Maionchi lei ha nutrito tanti artisti.

(È stupito, quasi si commuove) Davvero lo ha detto? Sono contento, tanti artisti sono nati qui (indica la sua casa, il suo studio), compresa Mia Martini: ho lavorato pure al suo primo album; (abbassa la voce) che toppa ho preso.

 

Con Mia Martini?

No, con Loredana (Bertè); lei viveva con la sorella e con Renato Zero, come fratelli, sempre insieme. Quando mi portarono Loredana per una sorta di provino, mi fissai sui suoi errori, giocava sui virtuosismi, andava su con le note e alla fine le consigliai di lasciar perdere, di puntare più sulla bellezza; in realtà in mezzo a due fenomeni come Renato e Mia mi sembrava impossibile ce ne potesse essere pure un terzo, era un questione di casistica.

 

E invece?

Loredana andò a Milano e la scoprì Mario Lavezzi.

 

loredana berte mia martini

Qual è l’artista che non ha ottenuto quello che meritava?

(Resta in silenzio a lungo, inizia una risposta, poi ci ripensa e scuote la testa) È più semplice la domanda inversa.

 

Chi ha ottenuto più di quello che meritava?

La maggior parte, ma la vita è questa, è un po’ come la storia de “i soldi portano soldi”: quando diventano celebri tutti intorno a loro si scappellano.

 

gabriella ferri 16

(...)

 

Un artigiano che ha creato capolavori come Il carrozzone.

Brano pensato per Gabriella Ferri e da lei rifiutato; lì oltre al “vestito” è mia anche l’idea di base e l’incipit, ma alla fine il testo l’ha firmato solo Evangelisti, io compaio per la musica; all’epoca spesso funzionava così...

 

Quindi le è successo di frequente.

Se avessi firmato tutto quello che ho creato avrei sistemato figli e nipoti. Lei chi è?A questa non so rispondere.

 

Come mai?

È una domanda che nella vita mi sono posto tante volte. E non ho ancora trovato la risposta giusta.

gabriella ferriiva zanicchi gabriella ferri patty pravo gabriella ferriGABRIELLA FERRIGABRIELLA FERRI E MARA VENIERvanoni modugnodomenico modugno e luciana turinagabriella ferri chi non lavora non fa l amore

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)