fernanda lessa

PIU’ CHE LESSA, BRUCIATA! FERNANDA LESSA RACCONTA LA SUA VITA TRA COCA E COCKTAIL: “TRA IL 2000 E IL 2008 SONO ARRIVATA A SPENDERE ANCHE MILLE EURO AL GIORNO PER FARMI. MENTRE L’ALCOL NON BASTAVA MAI. UNA COMBO DEVASTANTE” - “PIPPAVANO” IN MOLTE. ERA UN MODO PER NON MANGIARE E DIMAGRIRE. POI SI ANDAVA IN PALESTRA A SUDARE. DURANTE LA SETTIMANA LAVORAVO MOLTISSIMO. NEL WEEKEND MI SFONDAVO DI ALCOL E DROGHE. MI AIUTAVANO A NON SENTIRE LA SOLITUDINE OGGI HO RIPRESO LA MIA VITA. VIVO IN PORTOGALLO E SONO PERSINO DIVENTATA SALUTISTA”

Da corriere.it

 

fernanda lessa

«Quando sono arrivata in Italia, parecchi anni fa, ho subito avvertito aria di casa. Me ne sono andata solo per motivi lavorativi, ma il vostro Paese resterà per me il più bello del mondo. Oggi? Bazzico in Portogallo: sto rincorrendo il mio sogno. Quello di diventare attrice. Ho saggiato la bellezza di questo lavoro partecipando al cast de “Il punto di rugiada”, film di Marco Risi in cui ho interpretato la nuova moglie di Carlo, uno dei protagonisti. Mi si è aperto un mondo. Proprio grazie a questa pellicola, uscita lo scorso anno, ho deciso di cominciare un nuovo mestiere. Da zero, con umiltà, in un Paese in cui nessuno mi riconosce».

 

Classe 1977, brasiliana di Rio de Janeiro, Fernanda Lessa è stata una delle top model più famose della seconda metà dei Novanta, con un curriculum di tutto rispetto: per anni ha sfilato sulle passerelle del prêt-à-porter a New York, Milano e Parigi. Poi s’è data alla Haute-couture, a Parigi e Roma. Ed è stata la donna copertina di magazine di pregio — Vogue, Marie Claire, Elle, GQ, Maxim, per citarne soltanto alcuni — a ogni latitudine. Poi di lei si sono perse le tracce, almeno in Italia.

 

Che cosa è successo?

fernanda lessa 1

«Di tutto. Ero all’apice della mia carriera, viaggiavo da una parte all’altra del globo, senza mai fermarmi. Non una casa, non una famiglia né un porto sicuro in cui approdare. Di amici neppure l’ombra. Mi sono ritrovata a frequentare brutte compagnie, nonostante la mia model agency avesse cercato in tutti i modi di avvertirmi e tenermi alla larga da certa gente».

 

Cosa ha fatto?

«Ho seguito l’andazzo. Negli anni Novanta il mondo della moda era piuttosto vizioso: “pippavano” in molte, anche di più. Era un modo per non mangiare e dimagrire. Poi si andava in palestra a sudare. Durante la settimana lavoravo moltissimo. Nel weekend mi sfondavo di alcol e droghe. Mi aiutavano a non sentire la solitudine, ad alleggerire il fardello dei miei problemi. Tra il 2000 e il 2008 sono arrivata a spendere anche mille euro al giorno per farmi. Mentre l’alcol non bastava mai. Una combo devastante».

 

Poi?

fernanda lessa 45

«Mi sono decisa a chiedere aiuto: ero troppo sola, dovevo prendere in mano la mia vita e svoltare. Il supporto psicologico in questi casi è fondamentale perché non soltanto ti aiuta a rialzarti, ma ti dà consapevolezza. Pian piano mi sono affidata al SerT, il Servizio per le Tossicodipendenze dedicato alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che, come me, hanno, tra gli altri, problemi conseguenti all’abuso di uso di sostanze e alcol».

 

Oggi come sta?

fernanda lessa con il volto tumefatto dopo l incidente 6

«Ho ripreso la mia vita. Ne ho passate tante, ma sono fiera dei traguardi raggiunti. Sono persino diventata salutista (ride)».

 

Cioè?

«Il cibo per me è un dono del cielo. Sono grata per ogni boccone che mangio, cerco di assaporarlo con lentezza coinvolgendo tutti i sensi. È il piacere dell’appagamento. A tavola metto tutto. In un periodo storico in cui i disturbi del comportamento alimentare, bulimia e anoressia sono dilaganti, soprattutto tra i giovani, noi genitori abbiamo il dovere di educare al buon cibo, alla buona tavola, al convivio. Ecco proprio il convivio è il luogo del dialogo: a me è mancato moltissimo. Ai nostri figli non dovrebbe mai capitare».

 

Negli ultimi due anni ha ritrovato una forma fisica invidiabile.

calendario federica fontana e fernanda lessa

«Ho curato molto l’alimentazione e scoperto l’importanza delle materie prime che devono essere di ottima qualità. Il che permette di concedersi di tutto: pasta, carne o pesce grigliati, insalate, frutta e verdura di stagione. Per una buongustaia come me è il massimo. Invece, per quanto gustosi possano essere, cerco di evitare o comunque ridurre al lumicino dolci, fritti e formaggi grassi. Sotto consiglio medico ho tolto il lattosio: sto decisamente meglio. E mi prendo del tempo per me: corsa, palestra, attività fisica in generale. È un modo per allenare la mente oltre che il fisico. Senza scorciatoie: non sono per prodotti dimagranti “miracolosi”, io, né per il chirurgo estetico».

 

Sarò indelicata: con vino e alcol che rapporto ha adesso?

«Nessuna indelicatezza. Non è certo un mistero: ne ho parlato più volte. Ho cominciato a bere a 14 anni, pian piano ho sviluppato una dipendenza. Sono arrivata a bere fino a tre bottiglie di alcol al giorno. È stato mostruoso perché non esiste cura: devi soltanto smettere. Tra alti e bassi io ne sono uscita grazie a mio marito (l’imprenditore e fotografo Luca Zocchi, ndr): lui è sempre stato al mio fianco, anche nei miei momenti peggiori, e ha dimostrato una grande fiducia in me».

 

Ha detto di avere cominciato a bere a 14 anni. Perché?

fernanda lessa 6

«Da ragazzina mi bullizzavano. Per i miei compagni ero “un sacco di ossa”, “un manico di scopa” e altro ancora tanto ero magra e alta. Non rispondevo certo ai canoni di bellezza brasiliani. Io facevo finta di niente ma poi, una volta a casa di ritorno da scuola, mi isolavo e piangevo. Bere mi confondeva, mi faceva sentire più bella. Oggi, se guardo indietro e ripercorro il mio passato, ci rido sopra, ma la ferita c’è. Impossibile cancellarla».

 

Fernanda, lei ora si piace?

fernanda lessa 1

«Mi piace il percorso che ho fatto in tutti questi anni. Oggi sono una donna consapevole e fortificata nelle mie fragilità. Finalmente so che quando si è nel guado delle difficoltà, bisogna chiedere aiuto senza aspettare di finire nel baratro. Fermarsi, alzare la mano e desiderare un supporto non è debolezza, ma piena coscienza di sé. Credo che sia importante parlarne e trasferire questo messaggio anche ai ragazzi perché sappiano che, se affrontati insieme, i problemi diventano affrontabili.

 

Mi piaccio? Direi piuttosto che mi sento bella, di una bellezza interiore. Continuo a non amare i miei lunghi arti (ride), ma accetto i segni del tempo e della sofferenza che solcano la pelle. Parlano di me, del mio cammino, della mia rinascita». Di attrice, in Portogallo. Chissà, magari nel ruolo di donne che ce l’hanno fatta. Chi più di Fernanda potrebbe interpretarlo meglio?

 

fernanda lessa 3rissa al grande fratello tra antonellia e fernanda lessa 1fernanda lessalessafernanda lessa

 

fernanda lessa 2fernanda lessa 4fernanda lessa 6fernanda lessa 10fernanda lessa fernanda lessafernanda lessaFERNANDA LESSAfernanda lessa

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO