lo stato sociale concertone

PALLONATE CONTRO POLETTI AL CONCERTONE! POLEMICHE PER LA PROVOCAZIONE DE "LO STATO SOCIALE" CHE SUL PALCO DI PIAZZA SAN GIOVANNI SE LA PRENDE COL MINISTRO PER LA BATTUTA DEL CALCETTO E CON SALVINI – SBANCANO BRUNORI SAS E GABBANI, I SOCIAL IMPIETOSI SU VASCO BRONDI - VIDEO

 

 

Francesco Prisco per www.ilsole24ore.com

san giovannisan giovanni

 

C'era un'Italia che aveva Sanremo e un'Italia che aveva il concerto del primo maggio. A giudicare da quello che ieri è andato in onda da piazza San Giovanni Laterano, oggi l'una e l'altra Italia si toccano, si sovrappongono, talvolta coincidono: gli eroi dell'edizione 2017 del concertone organizzato da Cgil, Cisl e Uil sono Francesco Gabbani e Brunori Sas, il vincitore dell'ultimo Festival della canzone italiana e il cantautore che, un centro sociale dopo l'altro, si è negli anni saputo guadagnare una reputazione che travalica i confini della scena indie.

 

lo stato socialelo stato sociale

Hanno sbancato, facendo calare una felice ventata di freschezza su una macchina scenica che ogni anno appare sempre un po' più arrugginita. Più delle cure dei conduttori - un inedito Clementino particolarmente gigione e una Camila Raznovich senza voce già alle ore 18 – poterono insomma «la scimmia» che «nuda balla» e «L'uomo nero». L'artista carrarino, prossimo alla partecipazione all'Eurovision Song Contest, ha fatto ballare il pubblico di piazza San Giovanni sulle note di «Amen» e «Occidentali's Karma», quello calabrese si è concentrato sul corpus dell'ultimo album «A casa tutto bene», estraendone i brani più politici come «Sabato bestiale». C'è stato poi altro Sanremo nella diretta monstre di Rai 3, prendi l'idolo delle teenager Ermal Meta o Fabrizio Moro, e molto altro indie.

 

Lo Stato Sociale e le pallonate a Poletti 

 

teresa de sioteresa de sio

Quelli de Lo Stato Sociale, per esempio, si confermano i soliti provocatori seriali. Nel mirino della loro performance live stavolta c'è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per via della ormai celebre battuta del calcetto che aiuterebbe a trovare lavoro più del curriculum: eccolo il collettivo bolognese che, in abito elegante ma «scosciato», tira pallonate al pubblico al grido di «Mi sono rotto il ca**o». Al momento di introdurre «Amarsi Male» ci vanno giù ancora più duro contro il segretario della Lega Nord: «Se, come dice Matteo Salvini, da una coppia omosessuale può crescere solo un ragazzo con handicap, è vero pure che da una coppia eterosessuale è cresciuto Matteo Salvini».

 

Editors, il «vento» dell'estero

 

lo stato sociale 1lo stato sociale 1

Fortuna che c'è rimasto qualche ospite internazionale. Non ci saranno più i soldini di quando a esibirsi erano i vari Sting e Robert Plant, ma rappresentano comunque degnamente questo glorioso pezzo dell'offerta del concertone sindacale gli inglesi Editors che, mentre la pioggia infierisce sul popolo di San Giovanni, infilano una setlist composta da «Sugar», «A Ton of Love», «This Racing Rats» e ovviamente la hit «Papillon». Come sprovincializzare un superclassico della Tv italiana.

 

L'ora di Napoli 

 

Per il resto, pochi guizzi nella lunga (e conciliante) diretta di Rai 3. Innanzitutto Teresa De Sio che attualizza il suo ultimo album, quello dell'omaggio a Pino Daniele, con un omaggio a Rino Zurzolo, bassista di Pinuccio scomparso anche lui prematuramente domenica scorsa. Da una «'O scarrafone» vagamente reggae si arriva a «Je so' pazzo» à la Nccp attraverso «'O Jammone», ritratto originale dell'uomo in blues inteso come boss del Neapolitan Power.

 

Alla stessa latitudine Edoardo Bennato ci ricorda che Bagnoli è (ancora) in vendita. Più giù c'è l'African power di Bombino, chitarrista elettrico nigerino per convenzione definito il Jimi Hendrix del deserto che comunque tiene bene la scena. Emozioni jazz con il piano di Giovanni Guidi, delicatissimo su «Can't help falling in love», Marina Rei saluta l'assente (per motivi di salute) Paolo Benvegnù dedicandogli «Il mare verticale», mentre Motta si prende il palco con personalità con il suo art rock da stranieri in patria, tra la delicatezza della ballad «Sei bella davvero» e le malinconie de «La fine dei vent'anni».

clementino camila raznovichclementino camila raznovich

 

Si spengono le Luci 

 

Non in giornata di grazia Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica che difetta nell'intonazione su «A forma di fulmine» e fa arrabbiare i social, ma tranquilli: è roba che succede anche agli Ex Otago. Il violinista ispano-libanese Ara Malikian riesce troppo concertone primo maggio persino per i maggiori appassionati del genere, colpevole la versione freak di «Bella Ciao» che ci sta come il capitone a tavola per la vigilia di Natale.

 

brunori sas 620x264brunori sas 620x264

In ultimo una nota di cronaca: vincitori del contest 1MNext, dedicato agli artisti emergenti, i torinesi Incompresibile Fc, ambasciatori di uno spigoloso e tutto sommato interessante electro-rock. Con loro, se non altro, sale finalmente sul palco un pezzo di proletariato: in 27 edizioni di concertone non si era mai vista a San Giovanni Laterano una chitarra Squier.

concertone 3concertone 3schermata 2017 05 02 alle 11.47.07schermata 2017 05 02 alle 11.47.07tweet giuliano poletti  2tweet giuliano poletti 2

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…