renzi a nairobi con giubbotto anti-proiettile

SE RENZI DURANTE LA VISITA UFFICIALE IN KENYA HA INDOSSATO IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE, AI PRANZI UFFICIALI SI PORTA BIRRA E PANINI NON AVVELENATI? - LE RIDUZIONI DELLE TASSE SONO COME LE QUERELE: SI DANNO E NON SI ANNUNCIANO

Riceviamo e pubblichiamo:

RENZI A NAIROBI CON GIUBBOTTO ANTI-PROIETTILERENZI A NAIROBI CON GIUBBOTTO ANTI-PROIETTILE

 

Lettera 1

Caro Dago,  a sentire i discorsi che Renzi fa in questi giorni, risulta evidente che esistono cittadini di serie A e di serie B: per il premier la cannabis è già legalizzata!

Marty

 

Lettera 2

Caro Dago, Renzi vuol fare un patto con gli italiani: "Se le riforme vanno avanti, taglio 50 miliardi di tasse". E quale sarebbe la parte degli italiani nel "patto," fare le riforme o tagliare le tasse? Il "patto" lo faccia con la sua maggioranza, non sono mica gli italiani a dover far passare le riforme. E la solita promessa tutto fumo e niente arrosto.

Raphael Colonna

 

Lettera 3

RENZIRENZI

Coincidenze: una celebrazione che avrebbe dovuto unire, quella di Paolo Borsellino; ma in prossimità della ricorrenza esce a tutta pagina la notizia di una parente che viene citata in una brutta frase trascritta da una intercettazione (smentita, confermata, riconfermata, rismentita). Iniziano le danze. Le solite danze dei veleni. "Continuiamo così, facciamoci del male". LeoSclavo

 

Lettera 4

Caro Dago, il tremebondo Renzi durante le visite ufficiali all'estero (Kenya) indossa il giubbotto antiproiettile. E ai pranzi ufficiali, si porta birra e panini non avvelenati?

Maxi

BORSELLINO - TUTINO - CROCETTABORSELLINO - TUTINO - CROCETTA

 

Lettera 5

Caro Dago, tre milioni bruciati da Lady Pesc per un servizio da tavola di rappresentanza in porcellana, cristalllo e argento: verrebbe da chiedere le dimissioni della Mogherini, ma il dramma è che nessuno se ne accorgerebbe!

Flavio Tosti

 

Lettera 6

Caro Dago, in un filmato di pochi secondi del 1933, la futura regina Elisabetta fa il saluto fascista. Dovessimo fare un film su tutti quelli che nello stesso anno in Italia facevano la medesima cosa, faremmo concorrenza alla soap "Beautiful"!

Yu.Key 

foto di letizia battaglia   paolo borsellinofoto di letizia battaglia paolo borsellino

 

Lettera 7

Caro Dago, il "Daily Telegraph" si scandalizza perchè Lady Pesc Mogherini si occupa di stoviglie: 3 milioni per piatti e bicchieri! E di che cosa avrebbe dovuto occuparsi, dell'accordo sul nucleare con l'Iran?

Pat O'Brian

 

Lettera 8

L’ultima tappa dell’imbarbarimento istituzionale del Paese è la responsabilità politica per ciò che si “ascolta”, valutata sulla base di divulgazione a mezzo stampa di presunte intercettazioni!! Sarà una machiavellica manovra per colpevolizzare gli italiani, visto ciò che ascoltiamo quotidianamente, vedi la riduzione delle tasse dopo l’ennesimo record del deficit pubblico, dal Menestrello di Rignano??

SDM

FEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIOFEDERICA MOGHERINI AL MARE A CAPALBIO

 

Lettera 9

Caro Dago, da prendere e incorniciare l'articolo di Fubini sul Corsera. Gli economisti americani Krugman e Stiglitz sono bravi a dire ei greci come devono comportarsi. Tanto loro dalla crisi ellenica, in termini di vita reale, non vengono nemmeno sfiorati. La stessa cosa succede in Italia con gli immigrati. Giornaloni (Corriere compreso!), intellettuali, attori, sportivi, cantanti e radical chic in genere, hanno gioco facile a dire agli altri italiani "Bisogna aiutare i migranti", perché loro i clandestini li vedono solo in tv. Non se li trovano fuori di casa. È come se questi campioni di altruismo e bontà, vivessero tutti, assieme a Krugman e Stiglitz, in un'altra dimensione. Troppo semplice, così siamo capaci tutti!

Antonello Risorta

paul-krugmanpaul-krugman

 

Lettera 10

Ti spiego, Preclaro, il "caso Crocetta". In queste calde giornate il piccolo Matteo si è letto sui giornali le sue intercettazioni (Adinolfi, Letta et cetera), ha realizzato di fare misera figura, si è ricordato di quanto Barca disse di lui al telefono e, schiumando di rabbia, avrà pensato: "Devo fare qualcosa contro 'sti telefoni!".

 

Pensa che ti ripensa, ecco l'idea: una intercettazione che si dimostri farlocca! Così si indebolisce lo strumento!  Chi coinvolgere nel canovaccio? Qualcuno che non possa dire no...uhmm...Marino? No, probabilmente non saprebbe reggere il gioco. De Luca? Troppo scaltro, finisce che infinocchiame...Crocetta? Massì! Perfetto! Dai, studiamola grossa, 'sta cosa, alla fine magari serve anche a Silvio, che mi invita di nuovo a pranzo...

Giuseppe Tubi

 

Lettera 11

VAROUFAKIS STIGLITZVAROUFAKIS STIGLITZ

Caro Dago, ti ricordi di quell’attore famoso negli anni 60/70, Gigi Ballista? Viste le mie origini nordiche, pensavo che fosse un cognome d’arte e che uno che si chiamava Ballista e facesse l’attore, fosse perfetto. Recitare per raccontare una finzione una cosa immaginaria, il cinema. Invecchiando, scopro che un emulo di quell’attore lo si trova al governo, solo che non fa l’attore, almeno non convenzionalmente, e che soprattutto quanto a raccontare un mondo inesistente, batte di gran lunga l’originale.

 

Ieri, Matteo da Firenze si è superato, ha voluto essere attore e Silvio da Arcore insieme. Meno tasse per tutti, a partire dal 2016, via quelle sulla prima casa (magari si chiamerà diversamente….vecchio trucco da prestigiatore politico) ed entro il 2018, abbassamento delle tasse! Incredibile! Mi domando come tante fandonie potessero coesistere in un'unica sala senza esplodere.

 maria elena boschi 55fa164.0 maria elena boschi 55fa164.0

 

Ma, e qui sorge il dubbio, gli applausi scroscianti a fine discorso hanno dato la mis ura di come un popolo sia servo anche in questo. Nessuno che si sia alzato per domandare: scusa Matteo, ma come farai? Debito pubblico cresciuto a dismisura da qualche anno in qua (da Monti in poi è stato un declino malgrado i tagli ai servizi ed agli enti locali), oneri europei da rispettare…insomma la domanda sorge spontanea? Ma dove li prendi questi soldi?

 

Capisco che in questo momento Matteo da Firenze stia perdendo colpi (era ora…l’aria fritta per mesi alla fine sparisce) e che, come tutti i disperati, spari in alto per recuperare un minimo di considerazione e di importanza, ma ripercorrere la stessa strada di Silvio da Arcore…..è una condanna, anche psicologica, che forse non ci meritiamo.

RENZI E BOSCHI NEL PRESEPERENZI E BOSCHI NEL PRESEPE

 

Capisco anche che i segnali di cedimento del Pd, quello che lui ama ricordare essere il primo partito d’Europa, forse qualche mese fa ecc. ecc., meritino un aiuto, ma le fesserie possono durare qualche giorno non di più. Questi tentativi di distrazione di massa spero non attecchiscano più. In attesa di un miracolo, incrociamo le dita e godiamoci lo spettacolo, Matteo da Firenze è in onda! Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 12

Caro Dago,

l'ultimo fine settimana è stato caratterizzato dall'annuncio di Renzi sul fronte della tasse. Che il premier goda di buona stampa è una costante: basta vedere l'enfasi dell'intervista fatta al Tg2. Naturalmente i grandi commentatori si sono guardati bene dal rilevare che per l'Imu la prima casa è esente, semmai riguarderà le seconde case e le abitazioni principali di lusso.

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

 

Adesso tutti sono presi dalla frenesia delle future coperture ma dimenticano che, nonostante l'era renziana, quelli che sono i privilegi e gli sprechi d'Italia continuano imperterriti. Pertanto non rimane che aspettare gli eventi, sperando che l'operazione non s'inquadri nei soliti annunci poi on concretizzati. C'è da dire ad ogni modo che questo tipo di annunci non accadeva nella prima Repubblica. allora di facevano fatti e non parole. Cordiali saluti.

Giovanni Attinà

 

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Lettera 13

Caro Dago, ma nel manuale delle Giovani Marmotte in grande spolvero presso i Boy scout non è scritto che le riduzioni delle tasse sono come le querele: si danno e non si minacciano? 

Cincinnato 1945

Ultimi Dagoreport

pupi avati antonio tajani

PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...