POVERACCIO FINI: A FORZA DI FARE IL SUB SI È BECCATO UN CORALLO IN QUEL POSTO - LO SCHIFO DELLE REGIONI É SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. MA ALL’EPOCA CHI LE HA VOLUTE? - CHE “MAXXI” STRONZATA CHE HA FATTO ORNAGHI! - PERCHÈ UN VECCHIO DEPUTATO DEMOCRISTIANO O COMUNISTA, CON TRENT’ANNI DI ESPERIENZA DOVREBBE ESSERE PEGGIO DI UN GIOVINASTRO COME QUELLO CHE ORGANIZZA LE FESTE CON LE TOGHE ROMANE E LE TESTE DI MAIALE?....

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago, ho letto il pezzo di Francesco Persili (Sinistrati) che prende in esame i firmatari del manifesto a favore di Bersani. Si puo' scherzare su tutto e quindi anche sul partigiano Reichlin o su Carlo Galli, esperto politologo che insegna a Bologna. Pero' una domanda farei a Persili, riservandomi poi di piegarmi in due per le risate: chi proporrebbe al posto di Bersani? Il sobrio Berlusconi? Il giovane neoliberista Renzi? L'ottimo comico Grillo?

Lettera 2
Ciao dago, riesci a spiegare a Monti che abbassare il tetto di detrazioni farà aumentare ancora di più il reddito sommerso dei medici corrotti ?

Lettera 3
Poveraccio Fini: a forza di fare pesca subacquea nelle acque proibite di Giannutri si è beccato un Corallo in quel posto. Ben gli sta.
Little Tonno

Lettera 4
Caro Dago,
Ho letto la risposta di Fini che sostiene di non aver mai mentito agli italiani. Non credo che il Presidente Fini possa altrettanto dire alla domanda seguente: e' possibile sapere a chi AN ha venduto l'appartamento monegasco? Perché se il proprietario non è noto ma è una società di comodo, è certamente possibile che il vero proprietario sia un mafioso, un camorrista, un evasore fiscale qualsiasi e perché no un cognato poco sveglio. Non è ammissibile che un partito italiano privo di controlli sul bilancio certificato da terzi (revisori esterni) si permetta un simile comportamento. Di AN non è rimasto che un sbiadito ricordo.
S.

Lettera 5
Caro Roberto,
dopo le oscenità di Tedesco, Lusi, Belsito, Penati, Fiorito e di tutti i coatti di spirito, figli di mamma preferenza, adesso a rendere sempre più minuscola la "p" di politica, spunta la burinaggine della Polverini, in marcia su Roma contromano, non per prendere Palazzo Chigi e neppure per fare di Monte Citorio un bivacco di manipoli, bensì per comprare un paio di cioce.

Precipitando dall'avanspettacolo alla tragedia alfieriana, la nostra immagine è ulteriormente esposta al pubblico ludibrio da un presidente della Camera che sfacciatamente viene meno alla parola data. E' la fine della consonante "p", da cassare definitivamente dalla lingua del sì: diremo non più politica, ma olitica; non più Parlamento, ma Arlamento; non partito, ma artito; non premier, ma remier. Tutto per colpa di certi gran figli di uttana.
On. Giancarlo Lehner

Lettera 6
Caro Dago,
di nuovo non capisco. Tutti d'accordo a dire che bisogna rottamare i vecchi politici, che non si può fare più di due o tre mandati al Parlamento, tutti per cacciare i dinosauri.
Ma il guadagno qual'è? Non dovremmo apprezzare navigati politicanti che almeno conoscono le regole e le prassi, rispetto a giovani ignoranti, che non portano nemmeno l'esperienza di una vita di lavoro?

Perchè un vecchio deputato democristiano o comunista, con trent'anni di esperienza di lavori di sezione, congressi, elezioni dovrebbe, nel rappresentare il popolo e stilare le leggi, essere peggio di un giovinastro come quello che organizza le feste con le toghe romane e le teste di maiale? Infine: credo che ci convenga dare una sola pensione a uno che si è fatto trenta anni alla Camera, piuttosto che sei vitalizi a sei Nicole Minetti o Marie Rosarie Rossi che si sono fatte cinque anni.
Roland Delmay

Lettera 7
Caro Dago
Certo che Fini e proprio un furbetto del quartierino. Sapeva benissimo che nei paesi di diritto anglosassone come s. lucia e impossibile stabilire con certezza chi e il socio di una societa perche le azioni sono al portatore e si trasferiscono senza alcun atto formale. per questo ha sempre specificato che si sarebbe dimesso solo in caso di prova certa della proprieta della societa offshore da parte del cognato. Si dimostra invece meno scaltro per non aver compreso che una volta che non sarebbe stato piu utile alla sinistra per far fuori Berlusconi sarebbe stato rimesso sulla graticola proprio da loro .
Siamo proprio ridotti male
paolo Rip

Lettera 8
Caro D'Agostino,
come sono strani i politici o forse come acceca il potere. La Presidente Polverini intende rinunciare alla scorta proprio adesso che le serve ..., mentre quando era in carica e il fatto di avere la scorta la danneggiava agli occhi dei cittadini preferiva tenerla. Ragionamenti di questo genere si potrebbero fare da mille angolazioni riferendosi a tutti gli appartenenti della nostra classe politica, di governo e dirigente in senso lato. Quando si dice la nemesi ...liberbrio

Lettera 9
caro Dago. Lo schifo delle Regioni é sotto gli occhi di tutti, perché nessuno ricorda agli Italiani chi le ha volute? Venti centri autonomi di spesa che fanno come gli pare se non verranno aboliti ci metteranno con il sedere per terra.

Lettera 10
Buongiorno Dago, la nomina di Melandri a presidente del prestigioso museo romano per le arti contemporanee, si fonda sulla base che la prescelta ha le giuste incompetenze.
In sintesi, l'operazione, pare una maxxi stronzata. Sempre piu' difficolta' nel Monte dei Paschi di Siena. I vertici dell'istituto di credito, stanno pensando di affidare la panchina
della banca a un nuovo amministratore delegato. Un manager, dicono, esperto di societa' in zona retrocessione. Voci accreditate parlano di Serse Cosmi.
Saluti, Labond

Lettera 11
Caro Dago,
auto blu e Polverini, Tassone e 6800 modesti euro di pensione, Daniela Garnero che fa la "sfascista", Massimino che minaccia di fare un nuovo partito, Sallusti che vuole fare l'eroe, la Melandra al Maxxi... che vuoi farci, sono i primi malanni di stagione...
Recondite Armonie

Lettera 12
Salve Dago, leggo che il sig. Fede si trova a disagio a ricevere 20.000 euro al mese per non fare niente e che desidera dare 1.000 euro al mese a 5 famiglie bisognose. Dato che siamo 3 in famiglia e sono 2 anni che lavoro 4 ore al giorno mi ritengo una famiglia bisognosa e chedo al sig. Fede se mi versa 1.000 euro al mese.
Simone da Prato

Lettera 13
Mentre i vari Bersani, Berlusconi, Alfano, Casini e via cantando, ossia il peggio politichese del mondo, ripetono ogni giorno le loro sciocche litanie ad un Paese disfatto, c'è una notizia che dovrebbe far accapponare la pelle anche agli atei incalliti. E la si può leggere sull'Indipendent: in Siria i mercenari jiadisti stanno sistematicamente massacrando la minoranza cristiana più povera, che è inerme e senza difesa.

Da notare che questi "eroi delle libertà" anti Assad sono al 95% non siriani e appoggiati alla grande dagli USA, Arabia Saudita e Israele, ossia il meglio del militarismo oggi al mondo. Si sta insomma facendo pulizia etnica di una popolazione cristiana che affonda le sue origini ai tempi di Gesù Cristo. E alla signora Clinton che si accorge pure di valere ben poco in politica estera, non gliene può fregare di meno dei cristiani siriani. Israele è invece contento così.
Luciano.

Lettera 14
Caro Dago, rottamazione ... che brutta parola, orrenda se usata nei confronti delle persone. Si rottamano le cose non le persone (assieme alla loro dignita, storia, esperienza). Se 25 anni fa D'alema o Casini avessero voluto rottamare uomini dello spessore di un Berlinguer o Andreotti gli avrebbero presi per pazzi. Non voterò mai Renzi (che aspetti pazientemente il suo turno, come hanno fatto tutti gli altri), la sinistra ha uomini, a partire da Bersani, molto in gamba, ricchi di esperienza, saggezza e lungimiranza, che potranno vincere tranquillamente le elezioni.

E poi non vedo tutti questi ultrasettantenni (come Berlusconi) nella sinistra, Franceschini per esempio è ancora giovane e potra dare molto al partito. E stupida questa contrapposizione voluta da Renzi(che ha sempre una espressione di presentuosetto che si sente il primo della classe stampata in faccia), che punta solo sul ricambio e sul giovanilismo (evidentemente è una strategia dettatogli dai suoi mentori, come Gori).
Gianni Sergi

Lettera 15
Caro Dago,
con tutto il bene che gli voglio a Sallusti, ma quando mai un giornalista si può far fare una legge ad personam?...come lui ci saranno migliaia di persone nelle carceri che hanno subito condanne ingiuste e allora per uno che è famoso dobbiamo discriminarne altri 999...tra l'altro lui se avesse avuto un po' meno orgoglio avrebbe potuto evitare il carcere, e invece ha iniziato a fare il gioco con il magistrato a chi "ce l'aveva più duro"...e gli ha come intimato...e allora vuoi vedere che se te ti fai le condanne ad personam io mi faccio fare una legge?...ma il sistema politico e giudiziaro italiano deve essere ridotto a questi termini?!?!...spero che i politici italiani abbiano la decenza di non approvare nulla di tutto ciò...
Alessandro

 

 

FINI ELI E GIANCARLO TULLIANI ELISABETTA TULLIANI E GIANFRANCO FINI lorenzo ornaghi melandri a malindiIl MAxxi Mario Monti LUIGI LUSI IN SENATO IL GIORNO DEL VOTO SUL SUO ARRESTO jpegFRANCESCO BELSITO

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....