2024pulci1001

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DALLA “REPUBBLICA”: “’SCOPPIA IL PANICO TRA POPOLAZIONE E MILIZIANI’. PIÙ CHE IL PANICO CI PARE CHE IN LIBANO SIANO SCOPPIATI CERCAPERSONE E RICETRASMITTENTI” – “TITOLO DALLA PRIMA PAGINA DELLA “VERITÀ”: “I REATTORI DI ‘3°’ GENERAZIONE CHE POSSONO DARCI ENERGIA NUCLEARE”. IL GENDER DILAGA…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

MARIO GIORDANO

Mario Giordano risponde a un lettore della Verità: «E mi spiace davvero tanto che chi entra in questi giorni, per la prima volta, in prima elementare non abbia la fortuna che ebbi io quando trovai maestra Carla, maestra unica, col grembiule nero, lo sguardo severo e il cuore infinito.

 

Molto di quello che ho fatto nella vita lo devo a lei, e non la dimentico. Quanti degli attuali alunni potranno, fra cinquant’anni, dire lo stesso?». Quanti? Diremmo nessuno. Infatti, essendo Giordano nato nel 1966, oggi la maestra Carla, se tutto va bene, dovrebbe avere fra i 70 e gli 80 anni, o magari molti di più, e fra mezzo secolo sarebbero almeno 120-130. Escludiamo che per quell’epoca possa essere ancora in cattedra e, più ancora, che possa tenere lezione a tutti gli alunni d’Italia.

 

•••

ANDREA SCANZI

Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: «Una roba così vomitevole, prim’ancora che volgare, che in confronto una sfida neuronale tra Gasparri e Morgan parrebbe al confronto quasi stimolante». Abbiamo capito: in confronto è al confronto.

 

•••

Consueto conflitto d’interessi con la virgola nell’editoriale di Maurizio Belpietro, direttore della Verità: «Invece di batterlo nell’urna, i 5 stelle spalleggiati dal Pd e dalla sinistra, hanno pensato che a levare di mezzo il leader leghista ci avrebbero pensato i giudici».

 

Per non separare il soggetto dal verbo, sarebbe servita una virgola dopo «i 5 stelle». Oppure andava tolta quella dopo «dalla sinistra». In un altro editoriale Belpietro si ripete: «Le difficoltà che sta incontrando Andrea Orcel nella scalata alla banca tedesca infatti, sono la prova che l’Europa è un’entità sconosciuta». Qui la virgola andava messa dopo «tedesca» oppure tolta dopo «infatti».

 

•••

FEDERICO RAMPINI

Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera: «Gli esperti hanno riesumato dagli archivi molti precedenti, israeliani e non». Aridaje! L’avverbio negativo olofrastico – così chiamato perché, da solo, costituisce un’intera frase – è soltanto no, ed è questo il motivo per cui Elio Vittorini intitolò Uomini e no un suo romanzo. Quindi Rampini avrebbe dovuto scrivere «israeliani e no».

 

•••

La Verita, terzo generazione

In un servizio del Tg5 sulle opere d’arte trafugate in Italia nei secoli scorsi e finite al Louvre di Parigi, per le quali le nostre autorità hanno chiesto la restituzione al governo francese, Guido Del Turco infila questa frase: «Nell’elenco non è possibile inserire La Gioconda, dipinto che venne commissionato per 400 scudi d’oro a inizi del Cinquecento da Francesco I, re di Francia, a Leonardo da Vinci, che morì ed è sepolto in terra francese». Il ritratto di Lisa Gherardini, sposa di Francesco del Giocondo, detta La Gioconda o Monna Lisa, fu dipinto fra il 1503 e il 1519.

 

Essendo Francesco I di Valois nato nel 1494, è difficile immaginare che all’età di 9 anni avesse commissionato il dipinto. In realtà, fu lo stesso Leonardo da Vinci, che realizzava i propri capolavori con estrema lentezza, a ricordare al cardinale Luigi d’Aragona di aver lavorato alla Gioconda per conto di Giuliano de’ Medici, mecenate dell’artista, e ciò avvenne fra il 1513 e il 1516. In precedenza, l’abbozzo dell’opera aveva incantato, fra il 1507 e il 1512, Luigi XII. È probabile che il ritratto di Lisa del Giocondo fosse stato commissionato dal marito della nobildonna. Francesco I, salito al trono nel 1515, riuscì semplicemente ad acquistarlo, non a commissionarlo.

 

La Repubblica, scoppi in Libano

•••

Titolo dalla Repubblica: «Scoppia il panico tra popolazione e miliziani». Più che il panico ci pare che in Libano siano scoppiati cercapersone e ricetrasmittenti.

 

•••

Titolo dalla prima pagina della Verità: «I reattori di generazione che possono darci energia nucleare». Il gender dilaga.

 

•••

In un editoriale intitolato «La Germania dell’Est e i futuri allargamenti», pubblicato sulla prima pagina del Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini si sofferma sul «successo del nuovo partito della sinistra radicale-conservatrice, Sarah Wagenknecht Alliance (BSW), dichiaratamente pro-Russia».

 

Peccato che si chiami Bündnis Sahra Wagenknecht (donde l’acronimo BSW), dal nome della sua fondatrice Sahra Wagenknecht. Più avanti Fabbrini cita «la dominazione sovietica (1949-1990)». Anche se la Costituzione della Rdt (Repubblica democratica tedesca) fu approvata il 30 maggio 1949, l’occupazione sovietica dei territori orientali della Germania cominciò in realtà quattro anni prima, nel 1945.

SAHRA WAGENKNECHT

 

•••

Francesco Tortora del Corriere della Sera (notizia datata, ma tuttora presente sul sito del quotidiano): «Sergio Leone amava raccontare la storia di un cinema a Parigi, dove il film è stato trasmesso ininterrottamente per due anni». Hanno visto troppa televisione.

 

•••

«“Quando mi chiedeva di fare certe cose, mi faceva prendere la cocaina. Me ne offriva così tanta che mi faceva fondere con la cocaina. All’inizio non la usavo. Lui me l’ha proposta la prima volta. Da allora l’ho sempre presa, liberamente. Facevamo serata. Lui la tirava fuori e la usavamo finché non finiva. Io facevo cose che non volevo, anche se mi facevano schifo”. Ha poco più di vent’anni. Fa la maestra d’asilo.

 

Pupella Maggio nel film Il medico della mutua

E la capa scout. Pomeriggi in parrocchia e campi in montagna. Ha vent’anni e una laurea, un lavoro e una vita nel sociale». Così comincia un servizio di Elisa Sola sulla Stampa. Ora, a parte il gran darsi da fare, addirittura fino a fondere, è altrettanto stupefacente che a 20 anni si possa già essere laureati. Poi dicono che la cocaina faccia male.

 

••• A corredo della rubrica di Maurizio Porro, che parla del film Il medico della mutua, il Corriere della Sera pubblica una foto con questa didascalia: «Alberto Sordi, neo medico di base, visita Amelia, la moglie del suo predecessore (Bice Valori)». Il medico di base (o di famiglia) apparve solo nel 1978 con la nascita del Servizio sanitario nazionale, mentre la commedia di Sordi fu girata 10 anni prima. E quella che compare nella foto non è Bice Valori bensì Pupella Maggio.

 

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...