il boss delle cerimonie

QUANDO IL REALITY È MEGLIO DELLA FANTASIA - VIAGGIO NEL MONDO ULTRA-KITSCH DEL “BOSS DELLE CERIMONIE”, GRANDE SUCCESSO DI REAL TIME, CRITICATO E AMATO GENIO DEI MATRIMONI PIÙ SFARZOSI D’ITALIA

Chiara Amendola per http://www.ilgiornaleoff.it/2015/01/13/il-boss-delle-cerimonie-ecco-segreti/

 

il boss delle cerimonie 5il boss delle cerimonie 5

A monte delle polemiche che da sempre hanno caratterizzato Il Boss delle cerimonie (successo di Real Time, seguito e discusso), abbiamo voluto vedere da vicino cosa accade effettivamente nella sfavillante tenuta di Don Antonio Polese durante quegli interminabili festeggiamenti che vediamo in tv fatti di piatti tipici della tradizione partenopea (come le acclamatissime linguine con “L’astrice”), abiti pomposi e cantanti che fanno di queste occasioni il loro perenne momento di gloria.

:

il boss delle cerimonie 4il boss delle cerimonie 4

L’intenzione era quella di verificare quanto concretamente fosse veritiera la chiassosa immagine folkloristica che arrivava dal piccolo schermo trascorrendo 24 ore a La Sonrisa, immersi tra statue neoclassiche, sfarzosi arredi seicenteschi e la coinvolgente vivacità dei protagonisti del reality.

 

il boss delle cerimonie 3il boss delle cerimonie 3

Arrivo in albergo in tarda serata e ad accogliermi c’è un clima di concitazione. Nella struttura è in corso un evento importante, il primo raduno del fan club ufficiale de Il Boss delle Cerimonie, una festa a tema con dress code rigorosamente in linea con il programma, ed alcuni protagonisti delle puntate.

 

Prima di dirigermi verso la sala principale per lasciarmi trascinare dall’atmosfera passo in camera a cambiarmi, un’occhiata nella hall aveva reso l’outfit di cui andavo fiera tremendamente inadeguato per ciò che mi attendeva. Il campanello dell’ascensore mi conduce al terzo piano, stanza 303, la Suite Royale. Il caro buon Matteo Giordano, che avevo sentito giorni prima al telefono, aveva riservato per il mio breve soggiorno la migliore ospitalità, temendo probabilmente i nefasti pensieri che una mente come la mia avrebbe potuto concepire.

il boss delle cerimonie 2il boss delle cerimonie 2

 

La camera – Pareti rosa pastello accolgono l’imponente letto matrimoniale che domina la stanza con tanto di schienale in legno imbottito in stoffe floreali. Gli arredi trasudano ricchezza e regalità. Parliamo del “nido” per la prima notte di nozze, quello tradizionalmente riservato al concepimento del primogenito, il tutto deve comunicare maestosità e fertilità. Un discreto tavolo in marmo con sedie “trono” riceve gli ospiti all’ingresso della zona notte. Alle mie spalle un grande armadio in legno e mobile frigobar, con qualsiasi bevanda immaginabile al mondo, ed una maxi tv a led.

 

il boss delle cerimonie il boss delle cerimonie

Sicuramente la zona che merita più attenzione resta però il bagno, dove le decorazioni in oro e l’ampia finestra sul cortile illuminano l’area adibita alla toiletta di luce propria. Un’ esplosione di colori sulle pareti ed sul pavimento con rifiniture dipinte a mano. Colpo di scena la vasca idromassaggio, punta di diamante per una degna notte luxury a tutti gli eccessi. La struttura, verrò a sapere in seguito, è stata interamente pensata da Don Antonio che da cultore dell’arte barocca ha voluto trasformare la sua dimora in un’esaltazione dello stile.

 

il boss delle cerimonie   antonio poleseil boss delle cerimonie antonio polese

Dopo le dovute osservazioni torno in reception dove incontro finalmente Matteo che da impeccabile direttore fa gli onori di casa conducendomi nella sfolgorante sala affrescata, la festa è appena iniziata. La situazione non mi è chiara dal principio ma l’ingresso di Don Antonio con conseguente standing ovation accelera il mio lento comprendere. Immediatamente parte l’omaggio a Mario Merola, “Chiagnere”, al microfono c’è Tony D’auria (lui insieme a Tiziana Renga fa pianobar ma forse molti ricordano entrambi come i genitori della piccola Asia, la prima baby diva dello show, colei che ha condotto il pubblico nel complesso universo delle prime comunioni).

 

il boss delle cerimonie   antonio polese villail boss delle cerimonie antonio polese villa

Mi accorgo che davanti ai miei occhi si stanno palesando esattamente tutti i momenti epici del format, ed era proprio questa l’intenzione dell’organizzatrice della festa, un’avvocato che ha ideato il Fanclub su Facebook, rivivere tra special guest e menù le stesse rocambolesche avventure che hanno reso il Boss delle Cerimonie un cult.

 

Pochi attimi ed incontro tutte le star: Ferdinando, il maître, Davide l’organizzatore della sala, simpatici, disponibili, sorridenti ma anche impeccabili nelle loro mansioni; Imma, donna manager vera “comandante” della nave, figlia del Boss e moglie di Matteo, con i figli Antonio e Pasquale; i coniugi Scarpitella (si proprio loro, quelli de “O seno, o’seno” visti in una delle prime puntate), insieme al frutto del loro amore, prossimamente battezzato proprio a La Sonrisa per un sequel atteso con ansia; Priscilla, splendida figlia 18enne di Davide ed Anna nipote di Don Antonio che da grande sogna di fare la giornalista (la simpatica ragazzina che in un episodio ha dato una mano allo zio a scrivere la sua biografia).

il boss delle cerimonie   antonio polese 2il boss delle cerimonie antonio polese 2

 

Tutti mi accolgono con grande entusiasmo incuriositi dal mio annotare ogni dettaglio con fare matto e disperatissimo, tante le cose da osservare poco spazio nella mente per memorizzare quello spettacolo che mi si stava dispiegando davanti agli occhi.

 

Il Menù – Siedo a tavola insieme ad altri colleghi e addetti ai lavori. Intorno alle 22.30 circa lo staff, preciso e sincronizzato come uno schieramento in marcia, parte con l’antipasto. Un menù equilibrato di appena dieci portate con alcuni evergreen tra cui il celebre “Nido di rondine” gettonatissimo piatto i cui ingredienti restano tutt’ora un mistero per chi fa del cibo liofilizzato il suo pane quotidiano.

 

don antonio polesedon antonio polese

Immancabile la bistecca ai ferri, direttamente dall’allevamento di Don Antonio. Un festival di prelibatezze capace di mandare in overdose le papille gustative. Si mangia per ore con porzioni abbondati ed un colpo di scena sul finale (o attentato in questo caso), pasta e fagioli con le cozze per tutti, ottimo digestivo da gustare tra il mosaico di frutta e la torta Sonrisa, lo smartphone segnava esattamente le ore 01.30, la notte era ancora inevitabilmente lunga per me.

 

I cantanti – Ad aprire le danze è Nando Mariano scatenatissimo con il suo fare ammiccante, oltre ad un grande compendio sui ritmi anche un’irrefrenabile forza espressiva del corpo. La folla lo circonda e chiede a gran voce la sua hit Amore contro amore, partono i cori da stadio. I presenti ne vogliono ancora, arriva il bis e si va di trenino. E’ il momento poi dell’istrione Mario Conte, tribute man di Massimo Ranieri, la “fazzolettata” a questo punto è un must, la platea è in visibilio e su “Erba di Casa mia” le mani su al cielo.

don antonio polese 5don antonio polese 5

 

Altro giro, altra corsa, ci si rivede al mattino. Voglio di più, l’esperienza della sera precedente era stata esaustiva ma a metà, non era abbastanza, volevo parlare da sola con Don Antonio.

 

Il Boss mi accoglie nel grande salone riservato alle trattative con i clienti e mi racconta la storia della struttura. Lui che faceva il “chianghiere” (il macellaio) all’età di 15 anni (ma questo i fan più fedeli già lo sanno), lui che voleva diventare ciclista ed aveva la passione per il piano è stato il genio che ha stravolto i piani della famiglia. Antonio Tobia Polese ha la quinta elementare ed una laurea honoris causa riconosciutagli dall’Ordine dei Cavalieri Crociati di Malta in Scienze del Turismo, non ha timore di raccontare le sue origini ed i suoi limiti.

don antonio polese 4don antonio polese 4

 

Tacciato da molti per la sua “ignoranza” ha trasformato una piccola impresa in una catena di distribuzione per i grandi alberghi della Penisola Sorrentina, poi l’idea di ristrutturare la masseria ereditata dai suoi avi in un complesso che oggi accoglie tutta la nuova generazione.?Era l’88 ed oltre alle grandi ambizioni, a Peppino Di Capri e Raoul Casadei, presenze d’onore per l’inaugurazione, c’era una profonda ammirazione per la ristorazione “Per il Boss non esiste cucina migliore di quella napoletana” racconta con un pizzico di orgoglio.

 

Quella di Realtime non è la prima esperienza nello show business, c’è stato Napoli prima e dopo, il Festival della Canzone napoletana in onda su Rai uno, poi Il Processo di Biscardi ed ancora tantissime comparse al cinema, solo ultimo il film di Matteo Garrone il cui titolo un presagio. Eventi che hanno contribuito ad accrescere la fama del suo piccolo impero anche tra i “vip”. Le pareti che ci circondano sono ricche di sue foto con personaggi famosi, c’è Lucio Dalla, Sophia Loren, il ridondante Mario Merola e persino Albano, caro amico di famiglia che un giorno rivelò al boss “Antò secondo me tra le nostre famiglie ci sono legami di parentela, io qui mi sento a casa mia”.

 

don antonio polese 3don antonio polese 3

Matteo mi parla invece del programma che li ha resi nazionalpopolari, lui è stato il primo a credere nel progetto, da solo contro tutti, anche quando sono arrivate le polemiche “Tra una battuta sgrammaticata e scene di signore che tolgono le scarpe io ho visto tante altre cose, l’amore per la tradizione ed il rispetto per la famiglia ad esempio”.

 

Il loro obiettivo è quello di “accontentare le richieste dei clienti – ci spiega – Ci attrezziamo per tutto. Se vogliono il quartetto d’archi mettiamo a disposizione il quartetto d’archi, se vogliono il “cuoppo” rosa, diamo loro il “cuoppo rosa”. Per i più esigenti abbiamo poi la carrozza reale e l’elicottero”.

 

Una guida spirituale per chi decide di festeggiare a La Sonrisa il suo giorno importante ed un amico fidato per fronteggiare i momenti di “crisi”. Non ci stupiamo quindi che sia così sulla difensiva quando arrivano i commenti indelicati “Queste cerimonie così animate fanno parte della nostra cultura e a me divertono tanto, dovrebbero diventare patrimonio culturale della nostra regione ed essere comprese all’interno di un contesto più ampio”.

don antonio polese 2don antonio polese 2

 

Un successo soprattutto tra i bambini da quanto ci rivela, che arrivano esterrefatti dinnanzi ai loro beniamini pieni di domande e curiosità quasi da imbarazzare i diretti interessati che arrossiscono ancora di fronte a cotanta ammirazione. Un’attrazione la struttura che ha ridato vita ad un paesino in provincia di Salerno, Sant’Antonio Abate, anche se la regione e lo stesso comune non riescono a sfruttare appieno il potenziale turistico del territorio dopo la fortuna dello show.

 

Una lunga chiacchierata condita da caffè e dolci, perché il cibo è sacro, che si conclude con un omaggio del Boss, una copia della suo preziosissimo libro con dedica personalizzata ed una richiesta speciale “Scrivi questo articolo con il cuore”.

 

E come contraddirli, d’altronde loro sono proprio così, spontaneamente genuini, dietro le telecamere come in tv, troppo sinceri per credere agli artifici troppo affascinanti per essere compresi da tutti.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?