galeazzi montingelli dossena rimedio

TELE-SCEMENZE MUNDIAL - DOSSENA IN GRAN FORMA: "SI È INCARTATO, NEL SENSO BUONO DELLA PAROLA” - RAI DISGRAZIATA: SENZA PARTITE, RISPOLVERA "BISTECCONE" GALEAZZI E MANDA MONTINGELLI A CITOFONARE IN ALCUNI CONDOMINI ROMANI

Antonio Dipollina per "La Repubblica"

 

1 - Finalmente arriva il gol fantasma, che non è fantasma affatto. Ma l’uso immediato della Goal-Tecnology — che conferma l’evidente gol di Benzema — manda nel panico il telecronista Rai Alberto Rimedio che improvvisa un giallo epocale sceneggiato sulla palla entrata o non entrata — tra i motivi: il pubblico allo stadio non è d’accordo e rumoreggia…. — Se ne fa una ragione a fatica e con gran ritardo. E questa è una delle controindicazioni più prevedibili della tecnologia in campo, ovvero spiegarla agli umani.

 

BEPPE DOSSENABEPPE DOSSENA

2 - "Si è incartato, nel senso buono della parola” (Beppe Dossena, Raiuno). “Prandelli si scaglia contro il caldo” (Titolo di un lancio twitter di Sky Sport). “Finché Honduras fa verduras” (Max Giusti a Dribbling si scalda prima della contro-diretta della partita su RaiSport1). Bizzotto: “Entra Immobile, forse esce Balotelli”. Dossena: “No, non sarà Balotelli. E’ troppo importante in questo momento” (Raiuno. Balotelli un attimo dopo esce). “Ora è il momento di riscrivere in cielo il nostro destino” (Fabio Caressa sceglie la sobrietà per avviare la telecronaca di Italia-Inghilterra)

 

3 - Nuove conferme nel pomeriggio di ieri, niente batte lo spettacolare racconto calcistico, tecnico, pieno di sfumature e di rimandi culturali e storici dello studio brasiliano di Sky, con campioni come Buffa o Adani, mentre le immagini dal medesimo studio affacciato sulla spiaggia di Ipanema rimandano ampi primi piani mirati sulle chiappe delle bagnanti. 

 

ALBERTO RIMEDIOALBERTO RIMEDIO

4 - La Rai arranca sempre un po’. Ieri il servizio di punta era il raid di Saverio Montingelli che sabato notte è andato a citofonare in alcuni condomini romani ben oltre la mezzanotte per sapere se e come si stesse seguendo la partita. Una famiglia lo ha accolto pietosamente in casa. Ma con onestà Montingelli ha anche inserito le risposte al citofono dei due tizi che aveva svegliato e che lo hanno mandato a stendere.

 

5 - Fra i milioni di lazzi e frizzi sui social intorno a Italia-Inghilterra, di un certo pregio il sospetto secondo cui la striscia centrale di capelli di Balotelli sia quella che manca nella medesima posizione a Paletta.

 

6 - Quelli che vogliono bene a Silvio Orlando, tantissimi, eviteranno, dopo averlo visto nello spot Sky sulla Champions League, di porgli domande-test: del tipo “Come si chiama l’allenatore del Borussia Dortmund” o l’esatta applicazione della regola dei gol che valgono doppio in trasferta.

 

2. LA RAI SENZA PARTITE SI AGGRAPPA AI “BISTECCONI”

di Emiliano Liuzzi per Il Fattoquotidiano

 

Se avete il cuore debole, soffrite di nostalgia e pagate il canone, evitate con di sintonizzarvi su Rai Sport. Un consiglio doveroso, perché lo spettacolo in questo Mondiale, dove i diritti sono tutti di Sky, è davvero una tristezza. La tv pubblica targata Gubitosi ha badato alle spese, nel senso che le ha tagliate. Non solo ha perso i diritti, ma ha schierato una lunga serie di trasmissioni per dire ci siamo, senza esserci.

Stefano BizzottoStefano Bizzotto

 

Un esempio di tutto questo è il talk in diretta in attesa delle partite. La fantasia è già azzannata dal titolo: Pomeriggio mondiale. Il conduttore si chiama Paolo Paganini, spezzino di nascita e di accento. Se non ce l’avete ancora presente è quello che conduce Sabato Sprint, trasmissione che fu, e ha un ciuffo pronunciato. 

 

Ottimo “pilota”, ma senza dirette vuol dire avere un’auto col motore a scoppio. Fa quel che può. Non sappiamo, invece, chi selezioni gli ospiti. È vero, i giornalisti e i commentatori sono tutti in Brasile a ballare la samba, il materiale a disposizione scarseggia. Per ampliare una fascia di pubblico che deve essere ridotta ai familiari dei presenti in studio, hanno fatto ricorso a Giampiero Galeazzi, pensionato da tempo, abbastanza disinteressato alla professione quando la praticava, figuriamoci adesso. 

 

0mara03 giampiero galeazzi0mara03 giampiero galeazzi

Galeazzi è collegato da casa sua, Gubitosi neanche i soldi per il taxi ha voluto spendere. Ma il vecchio bisteccone se la cava, con molto mestiere. Viene il dubbio che neanche veda le partite. Il commento su Olanda-Spagna è da minimo sindacale: forte Olanda, ma attenti a denigrare troppo gli spagnoli. Detto da lui, però, assume una certa credibilità. In un’atmosfera da salotto biscardiano, troviamo a imperversare Gianni Di Marzio. Il "chi?", per i non addetti al calcio, pare d'obbligo, almeno in un primo momento. 

 

Mica è facile ricordarsi tutti. Attenzione però, è stato un allenatore abbastanza noto. Certo, non Capello, ma ha guidato tra le altre Catanzaro, Napoli e Catania. Non allena più, ha fatto il dirigente per il Venezia di Zamparini, poi ora è consulente per il mercato del Queens Park Rangers, non proprio tra le più prestigiose squadre londinesi.

 

Ma la vera perla, tra collegamenti e ospiti del “calibro di Gianni Bezzi (non inganni il nome, non è un cantante), è Mark Iuliano: anche in questo caso serve l'Almanacco per trovare traccia di lui. Ultimamente ha allenato il Pavia, categoria dispersa. Menava in campo e anche da allenatore non si è fatto mancare una squalifica di 6 mesi e un'ammenda da 250 euro per l'aggressione all'arbitro dopo una partita Novara-Pavia finita 6 a 1. La sua perla di ieri: “Non vorrei commentare troppo il gioco de spagnolo”. Non sappiamo cosa sia. Il gioco de spagnolo, riusciamo a intuirlo.

Silvio Orlando Silvio Orlando

 

Tutta colpa della trasmissione? No, non scherziamo. Il problema è il taglio alle spese. Fanno quello che possono, con un budget inesistente e nessuna possibilità di diretta. Molte immagini degli allenamenti. E il tormentone Balotelli, fuoriclasse o meno? No, non lo è dicono gli ospiti. Pronti a ricredersi se hanno pagato l’abbonamento e vedranno la partita. Su un’altra rete.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?