LA RETE È PER I CONFORMISTI - L’UNIVERSITÀ SISSA DI TRIESTE STUDIA I SOCIAL NETWORK E CONFERMA LA TEORIA DI HEIDER (“L'AMICO DEL MIO AMICO È MIO AMICO” ECC) - STATISTICAMENTE GLI UTENTI “CERCANO DI EVITARE IL CONFLITTO” - IL PROBLEMA È CHE MENTRE SU FACEBOOK SIAMO TUTTI AMICI, LA VITA REALE VA IN FRANTUMI. LA CREATURA DI ZUCKERBERG FA SEPARARE UNA COPPIA SU TRE…

1 - LA RETE È PER I CONFORMISTI
Claudio Altafini per "La Stampa"

(Matematico, ricercatore nel settore di analisi funzionale alla Sissa di Trieste)

Se devo invitare due miei amici a cena, la serata avrà più probabilità di riuscire bene se i due sono tra loro in sintonia o ai ferri corti?

La teoria dell'equilibrio sociale (nota come «structural balance»), formulata dalla psicologo Fritz Heider negli Anni 50, parte da queste osservazioni elementari per affermare che in terne di individui legati da relazioni sociali di amicizia (come alleanza e cooperazione) oppure di inimicizia (dalla rivalità alla competizione) certe combinazioni ricorreranno più frequentemente di altre, perché permettono di evitare situazioni potenzialmente conflittuali o stressanti (tipo, per i due convitati: «Scegli o me o lui»).

Secondo Heider, le relazioni meno stressanti sono le seguenti: «L'amico del mio amico è mio amico», «il nemico del mio amico è mio nemico», così come «l'amico del mio nemico è mio nemico» e «il nemico del mio nemico è mio amico».

Se usiamo un grafo per descrivere queste interazioni, facendo corrispondere i nodi agli individui e i segni sugli archi alle relazioni (+ per l'amicizia, - per l'inimicizia), le terne corrispondono tutte a cicli positivi, ovvero con un numero pari di segni meno, mentre l'esempio iniziale della cena con due litiganti ha un numero dispari di segni meno. Non è una coincidenza, ma la regola matematica dietro alla nozione di equilibrio sociale di Heider: la teoria vale quanto più il grafo ha una prevalenza di cicli positivi (di ogni lunghezza, non solo terne).

La difficoltà di validare o invalidare questa teoria è stata finora la mancanza di dati affidabili. Gli esempi discussi nella letteratura scientifica sono tratti non solo dalla psicologia sociale, ma anche dall'antropologia e dalle teorie economiche. Hanno tutti, però, il difetto di essere su scala ridotta e, quindi, le statistiche che si ottengono non sono sufficientemente chiare. In questo senso l'avvento dei «social network» ci ha reso un grosso servizio.

Su Internet è facile trovare comunità di centinaia di migliaia di individui che interagiscono tra loro in vario modo. Se le più note delle reti sociali (Facebook&C.) hanno il tasto «I like», ma sono prive della funzione opposta («Don't like»), alcuni network meno noti come Epinions e Slashdot (nella modalità «zoo») lasciano ai loro frequentatori la possibilità di esprimere anche giudizi negativi sui membri della comunità.

Alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste abbiamo analizzato queste reti. Il risultato è unanimemente in favore della teoria di Heider: i cicli negativi sono largamente evitati e le comunità sociali hanno un «bilanciamento» che passa anche il test statistico più stringente.

In particolare il numero di individui che sono «taggati» come amici da una moltitudine di altri individui, così come il numero di individui che sono taggati come «nemici» dalla maggioranza, è molto alto. Da un punto di vista sociologico questi risultati sollevano una domanda interessante: i giudizi espressi sono il frutto di scelte completamente libere oppure sono influenzati dall'«opinione comune», da chi prima di noi ha espresso un giudizio oppure da chi consideriamo «autorevole»?

Se la teoria originaria si basa sulle terne di individui, su reti molto grandi l'analisi dei triangoli fornisce una lettura solo parziale del livello di bilanciamento globale. Un calcolo più preciso lo si ottiene ricorrendo a concetti e algoritmi che nulla hanno a che fare con la psicologia sociale, ma che provengono invece dalla fisica statistica. In questa disciplina il modello di cui stiamo parlando (un grafo, i cui archi hanno un segno positivo o negativo) è ben noto con il nome di «spin glass», vale a dire un materiale magnetico in cui un legame ferromagnetico (corrispondente a un'attrazione tra due nodi) viene rappresentato con un segno +, mentre un legame antiferromagnetico (una repulsione tra due nodi) corrisponde a un segno -.

I segni negativi introducono disordine nel materiale, disordine che, però, può essere soltanto apparente (corrispondente a cicli con il segno +) oppure sostanziale (cicli con il segno -, chiamati opportunamente frustrazioni). Calcolare il livello di equilibrio della rete sociale è equivalente a calcolare quest'ultimo tipo di disordine.

Per chi lavora su sistemi complessi come questi l'approccio interdisciplinare è senz'altro un valore aggiunto. Tanto per fare un esempio, prima di occuparci di reti sociali, nel mio gruppo di ricerca abbiamo usato lo stesso modello per descrivere la «frustrazione» nelle reti di regolazione genica. In queste reti biologiche un gene attiva (segno positivo) o inibisce (segno negativo) un altro gene. Qui i cicli negativi corrispondono ad azioni contraddittorie che possono creare confusione nei meccanismi di regolazione di un organismo e pregiudicarne lo sviluppo. E in effetti noi osserviamo anche qui una marcata tendenza a evitare cicli negativi.
Come dire che il «conformismo» è un po' nei nostri geni.

2 - FACEBOOK FA SEPARARE UNA COPPIA SU TRE...
Da "Libero"
- Facebook è già stato riconosciuto come causa di litigi e separazioni, ma ora pare diventare una delle principali causa di divorzio, almeno in Gran Bretagna: una coppia su tre divorzia a causa di Facebook. E i post diventato fonte di prova. Secondo le cifre presentate, Facebook è citato nel 33 per cento delle richieste di divorzio presentate a Divorce-Online: un balzo notevole, visto che la cifra era del 20 per cento nel 2009.

 

FRITZ HEIDER SLASHDOT CONFORMISMO Epinions FACEBOOK FAVORISCE LE SEPARAZIONI

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…