ricky martin

LA ‘VIDA LOCA’ DI RICKY MARTIN: “IN PASSATO L'OSSESSIONE DI PIACERE S'ERA TRASFORMATA IN UNA SPECIE DI DIPENDENZA: ERO DIVENTATO LA DROGA DI ME STESSO. TRUMP? SE DOVESSI SENTIRMI MINACCIATO COME LATINO E COME MEMBRO DELLA COMUNITÀ LGBT FARO’ SENTIRE LA MIA VOCE. QUANDO SI DIFFUSE LA NOTIZIA DELLA MIA MORTE CHIAMAI MIA MADRE E...”

Andrea Spinelli per ''Il Resto del Carlino'' - Quotidiano Nazionale

ricky martin ellen degeneresricky martin ellen degeneres

 

«Non so quale sarà il futuro del mio paese e quindi posso solo stare alla finestra a guardare, ma se dovessi sentirmi minacciato come latino o come membro della comunità Lgbt, non esiterei un solo istante a far sentire la mia voce… qualcosa, però, mi dice che non sarà necessario». Dopo aver fatto deflagrare nel salotto televisivo di Ellen DeGeneres la bomba del fidanzamento ufficiale con il compagno siriano-svedese Jwan Yosef, Ricky Martin marca le parole senza chiudere la porta alla speranza.

 

jwan yosef ricky martinjwan yosef ricky martin

Siamo nei camerini della DirecTv Arena di Tortuguis, ad una quarantina di chilometri da Buenos Aires, e per essere morto nel terribile incidente automobilistico alle porte di Los Angeles millantato lo scorso anno dal web (con tanto di raccapricciante filmato) l'idolo portoricano ha una cera invidiabile. «Certa gente non si rende conto dei terremoti che genera con le proprie azioni» ammette.

 

«Quando ho chiamato mia madre per rassicurarla, non riuscivo a fermare i suoi singhiozzi». Si vive solo due volte. E Ricky lo sa. Così, in questa sua seconda vita, sembra avere una gran voglia di riprendersi cose che nella prima aveva lasciato in sospeso. È passato, infatti, dalle isterie adolescenziali dei Menudo a quelle della "vida loca" senza vivere i sogni dell'età di mezzo.

jwan yosef  ricky martinjwan yosef ricky martin

 

Ma quando è arrivato il momento quei sogni li ha voluti indietro uno ad uno, buttando la maschera dell'hidalgo col sorriso da Grammy per avere due figli da madre surrogata e annunciare al mondo con l'autobiografia "Me" quello che il mondo sapeva già da un pezzo.

 

«La felicità me la sono costruita passo dopo passo» spiega Ricky con la fermezza dei suoi 44 anni, mentre di là dal muro il popolo dell'Arena comincia a far sentire il suo respiro ansimante pronto a trasformarsi nel boato di quando entrerà in scena ballando sugli accordi di "Mr. Put It Down". «In passato la necessità, anzi l'ossessione, di piacere s' era trasformata in una specie di dipendenza; ero diventato la droga di me stesso» ammette. «Ora in famiglia ci sono altre due vite che vengono prima della mia e questo mi obbliga a guardare il mondo con altri occhi».

ricky martin con il disco d ororicky martin con il disco d oro

 

Sua madre sarà anche ansiosa, ma di motivi per stare in apprensione ne ha più d' uno. «Le attività della mia Fondazione mi portano con una certa frequenza in zone "calde" del mondo. Due mesi fa, ad esempio, ero al confine tra Siria e Libano con l'Unicef per dare una mano ai rifugiati. Da più di trent'anni fare qualcosa per il mondo è la mia grande passione. Matteo e Valentino stanno crescendo proprio come me, così, quando ci fermiamo per più di tre giorni in un posto, sono i primi a dire: papà, non è ora di ripartire?».

ricky martinricky martin

 

Lei ha parlato dell' ultimo album "A quien quiera escuchar" come di un ritorno alle origini. Perché? «Penso che tutta questa attrazione verso i miei esordi sia dovuta anche a quel senso di purezza che voglio recuperare per provare a trasmetterla alla mia famiglia anagrafica e a quella musicale. La musica, infatti, rimane la missione della mia vita».

Il suo nuovo singolo "Vente Pa' Ca'" è un reggaeton con Maluma.

 

«Si tratta di un pezzo che devi lasciarti entrare dentro pian piano, grazie anche alla voce di Maluma, che in Europa ha iniziato a farsi conoscere solo ora, ma qui in America latina è già un fenomeno conclamato. Mi piace l' idea che "Vente Pa' Ca'" arrivi nelle radio italiane proprio ora perché, dietro l'apparenza "estiva", ha un suo cuore in inverno dovuto al senso di nostalgia che si porta dentro».

Ricky Martin Ricky Martin

 

Musical, libri, televisione; tanto eclettismo non rischia di confondere un po'? «Penso che nell' epoca dei social media non ci sia una linea di demarcazione precisa tra un' attività e l' altra. Sono tutte connesse fra loro. E quando uso i talent della tv per aiutare dei ragazzi ad esprimere se stessi su un palco attraverso quel mezzo straordinario che è la musica credo solo di dare indietro un po' del tanto che il destino mi ha regalato».

 

La sua casa dov' è? «Giuro che non lo so. Quella dei miei sta a Portorico, ma io prima ho vissuto tre anni in Australia, dove facevo il giudice di "The Voice", poi mi sono buttato in questo tour senza più fermarmi. Ora sento il bisogno di trovare un centro di gravità perché i miei gemelli hanno otto anni e devono mettere radici da qualche parte». Dove? «Stiamo per trasferirci a Los Angeles, perché è un'ottima città per i musicisti, per gli attori, e per crescere dei figli. Il mio partner la ama. Io pure. Abbiamo acquistato casa sei settimane fa, la stiamo ristrutturando e speriamo di andarci a vivere in gennaio. Fra l'altro sto lavorando ad un grande show a Las Vegas, e dal 26 gennaio sarà quello il mio quartier generale».

RICKY MARTINRICKY MARTIN

 

RICKY MARTIN E I GEMELLI, MATTEO E VALENTINORICKY MARTIN E I GEMELLI, MATTEO E VALENTINO

Un bel modo di fermarsi senza fermarsi. «Oltre ad esibirmi al Park Theater del Montecarlo Resort and Casinò potrò passare in studio di registrazione tutto il tempo che vorrò, senza bloccare quel processo creativo che è al tempo stesso il mio stimolo e la mia terapia; il modo migliore che conosco per scacciare rabbia e insicurezze».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....