ringo starr

RINGO SUPER-STARR: “COI BEATLES CI DIVERTIVAMO ANCHE QUANDO CI STAVAMO PER SEPARARE: ORA È TRISTE SENTIRSI CON PAUL SOLO AL TELEFONO...A 80 ANNI ASCOLTO DI TUTTO MA NON MI VEDRETE FARE RAP" - IL BATTERISTA DEI FAB FOUR PRESENTA IL SUO NUOVO DISCO “ZOOM IN”. RACCONTA DI ESSERSI VACCINATO E  PARLA DEL DOCUMENTARIO SUI BEATLES CON NUOVE IMMAGINI DELL' ULTIMO CONCERTO SUL TETTO DELLA APPLE RECORDS AL 3 DI SAVILE ROW… - VIDEO

 
Paolo Giordano per “il Giornale”

 

«Intanto fatemi subito dire peace and love». E vai con le dita delle mani a indicare la V.

ringo starr 3

Benvenuto Ringo Starr, che a 80 anni (molto) suonati debutta in una conferenza Zoom con giornalisti da mezzo mondo. Capelli neri corvini come la barba (lunghetta) è seduto nella sua casa di Beverly Hills e parla di un Ep di cinque canzoni che esce oggi, si intitola, guardacaso, proprio Zoom in ed è stato uno dei suoi passatempi nell' anno di quasi lockdown.

 

Parla e gesticola così in fretta che manco ci pensi che sta parlando una delle ultime vere super-superstar, il batterista dei Beatles, uno che ha iniziato a suonare 63 anni fa e dopo poco la musica è cambiata per sempre. «In ogni caso, l' ultimo anno è stato difficile per tutti, è stato proprio difficile adattarsi alle nuove restrizioni».

 

Per non perdere l' abitudine, ha registrato un disco.

ringo starr paul mccartney 2

«Sì, volevo farlo solo di quattro brani, ma poi sono diventati cinque. Non è il momento di metter su una macchina così grande come quando si registra un intero disco».

 

Cinque canzoni ma tanti ospiti. In Zoom In appaiono anche Paul McCartney, Sheryl Crow, Dave Grohl, Lenny Kravitz e via dicendo.

«Il primo ad arrivare è stato Nathan East, poi Ben Harper, Dave Grohl. Ci siamo sentiti, ciascuno ha registrato a casa propria e solo qualche volta abbiamo lavorato in presenza. È l' unica possibilità che abbiamo per poter far musica in questo periodo».

 

Risultato?

«Di certo preferisco quando si suona tutti insieme».

Bisogna accontentarsi.

beatles 7

«Dopotutto in questo anno ho lasciato la mia casa soltanto 8 volte. Otto volte in un anno...».

 

E il vaccino?

«Ho fatto la prima somministrazione e poi la seconda».

 

Effetti collaterali?

«La prima volta avevo male al braccio destro, la seconda niente e sono rimasto deluso, mi aspettavo che facesse male di nuovo». (ride - ndr)

 

Le regole del Covid. È difficile stare lontano dai suoi figli e dai nipoti?

«È durissimo non poterli abbracciare. Mi hanno appena mandato un video dei miei nipoti in Gran Bretagna che sono felicissimi di tornare a scuola. Io alla loro età facevo di tutto per non andarci». (ride - ndr)

beatles 19

 

Ringo Starr ha compiuto 80 anni in isolamento.

«Volevo fare una grande festa ma poi ho fatto solo un concerto in streaming, un evento virtuale. Tutto bene. Però ho capito che non mi interessa molto questo tipo di concerti. Io preferisco avere di fronte il pubblico, per me è meglio così».

Ora sembra molto difficile.

«Ho cancellato già i concerti dell' anno scorso e anche quest' anno non ne farò. A oggi c' è forse la prospettiva di poter suonare nel tardo autunno, ma forse è meglio rimandare tutto al 2022. Così nel frattempo avrò registrato altri 3 o 4 Ep...».

 

ringo starr

Tanto ormai si può registrare quasi tutto in casa

«I Beatles registravano su 8 tracce, oggi se ne possono usare anche 70. Però il bello dei dischi dei Beatles è che sono ancora popolari, mentre molti artisti ora funzionano soltanto in streaming. Di certo è cambiato tutto da quando ho iniziato io a suonare. Se penso a quanta fatica ho fatto ad adattarmi al passaggio tra i vinili e i cd...».

 

Ad agosto uscirà The Beatles: Get Back di Peter Jackson, che riprende il documentario Let it be con l' ultimo concerto dei Beatles sul tetto della Apple Records al 3 di Savile Row.

ringo starr

«Sono state ritrovate ben 56 ore di materiale video mai usato e Peter Jackson, che abita in Nuova Zelanda, è venuto spesso a Los Angeles per farmele vedere. Ci sono anche nuove immagini del concerto ma, soprattutto, ci sono filmati che dimostrano quanto noi ci divertissimo in quel periodo. Nonostante ci stessimo per separare, la nostra collaborazione non era così cupa come poteva sembrare.Comunque Get Back uscirà ad agosto».

 

Ringo Starr è stato circa 8 anni con i Beatles e 30 con la sua All Starr Band. Dove ha imparato di più?

documentario the beatles get back 9

«Beh un momento nel quale come musicista ho imparato tantissimo è stato in Germania ad Amburgo, quando nel fine settimana i Beatles e Rory Storm and the Hurricanes suonavano in continuazione: ogni dodici ore c' era una band sul palco. Ma poi anche in studio di registrazione nel 1965 ho fatto enormi passi avanti».

 

Oltre mezzo secolo fa. E oggi?

«Durante i Grammy Awards ho consegnato il premio per il Record of the Year a Billie Eilish, gran brava ragazza che fa anche i cori nel mio Ep. Diciamo che ascolto tutte le novità del mondo della musica. Ma suono solo quello che mi piace».

 

Ossia?

documentario the beatles get back 12

«Non penso proprio che un giorno mi vedrete rappare».

RINGO STARR E EWA AULINdocumentario the beatles get back 8ringo starrPAUL MCCARTNEY RINGO STARRPAUL MCCARTNEY RINGO STARRRINGO STARR E PAUL MCCARTNEYringo starrringo starrjones e ringo starrringo starr 2documentario the beatles get back 5documentario the beatles get back 15documentario the beatles get back 17ringo starrdocumentario the beatles get back 16ringo starr discoringo starrdocumentario the beatles get back 14documentario the beatles get back 1documentario the beatles get back 2ringo starr1ringo starr nel 1959Ringo Starr con la moglie Barbara Bach BEATLES Rooftop Concert 10beatles 2BEATLES Rooftop Concert 3RINGO STARR michael cane e ringo starr 1972 heathrowBEATLES Rooftop Concert 5BEATLES Rooftop Concert 4ringo starr RINGO STARR billie eilish, finneas e ringo starr

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…