
LA ROMA CHE FU POTENTONA L’ALTRA SERA È USCITA FINALMENTE DI CASA: C’ERA DA HA FESTEGGIARE LA NUOVA VILLA DELLA MARCHESA GIOVANNONA SACCHETTI, BEN SCORTATA DAL SUO NUOVO CAVALIERE DEL CUORE L’IMPRENDITORE BERLUSCONE GIULIO MALGARA
DAGOREPORT
marchesa giovanna sacchetti v2
La Roma che fu potentona e godona l’altra sera ha parcheggiato in via Corelli 1, dirimpetto a Villa Borghese, dove fa la sua porca figura una doviziosa villa, costituita da 2.281 metri quadrati di superfici residenziali, 248 metri di patio, quattromila di parco privato, 600 di “parcheggi interrati e pertinenze coperte” per un totale - compresi i locali tecnici - di 7.739 metri quadrati reali e di 3.752 metri quadrati commerciali.
Costruita nel 1920 dagli Arrivabene, che la abitarono pochissimo, la magione fece clamore quando fu acquisita da Silvio Berlusconi, quindi passò al costrutto-editore de “Il Tempo” Bonifaci, dopodichè fece gridare al “Villa Furbetti” quando fu acquistata da Ricucci. Dopo lungo tempo e trattative, se la presero i Brachetti Peretti. Ma non ci andarono ad abitare preferendo affittarla.
Oggi ci abitano Ginevra Elkann, il banchiere CDP Fabio Gallia e, ultima arrivata, da Giovannona Sacchetti che era rimasta homeless dove aver venduto per 50 milioni netti, opere d’arte comprese, il superbo piano nobiliare di Palazzo Sacchetti in Via Giulia a De Balkany. E sabato sera è avvenuta l’inaugurazione, in sprezzo alla credenza che porta sfiga festeggiare le nuove case.
Accolti da Giovannona e dal suo nuovo cavaliere del cuore l’imprenditore berluscone Giulio Malgara (due cuori caldi: hanno da un pezzo oltrepassato la settantina), ha varcato la soglia la gioventù ribelle del pannolone: Ira Furstenberg, Jas Gawroski, Fabiano Fabiani, Chicca Monicelli, Massimo Ammanniti, i Memmo, i Brachetti Peretti, etc. I giovani yè-yè del party erano Barbara e Francesco Rutelli.
BANCHIERE ROBERT DE BALKANY MARIO DURSO
Tutti insieme hanno brindato al vero protagonista della serata: il parco rimesso a nuovo dal pollice verde di Paolo Peyrone. Chiacchiere? Una su tutte: pare che gli eredi dello sfigato De Balkany, morto senza nemmeno poterlo inaugurare, hanno intenzione di rivendere subito il suo piano nobile di Palazzo Sacchetti. Bene, chi ha 50 milioni a Roma per prenderlo?, ciacolavano gli ospiti. Ah saperlo…