SOLO LA SABBIA NEGLI OCCHI - L’ASTRO NASCENTE DEL BEACH VOLLEY, LA BELLISSIMA MARTA MENEGATTI, PARLA DEI SACRIFICI CHE L’HANNO PORTATA NELL’OLIMPO DEL SUO SPORT A 22 ANNI - MA NON DITELE CHE C’È CHI SUGLI SPALTI, INVECE CHE IL BEACH VOLLEY, PREFERIREBBE IL BITCH VOLLEY: ““LO SO CHE GIOCO MEZZA NUDA, MA SPERO CHE NON VENGANO A VEDERCI PER QUEL MOTIVO. PER ME QUANDO SONO IN CAMPO CONTA SOLO QUELLO CHE FACCIO DA ATLETA”…

Emiliano Liuzzi e Martina Castigliani per il "Fatto quotidiano"

Ventidue anni e i piedi ben piantati a terra. Perché quando si gioca sulla sabbia e un salto costa il doppio della fatica, il prezzo delle azioni lo si impara al volo. Marta Menegatti è capelli lunghi, occhi profondi e un'altezza da modella, ma anche spalle larghe e gambe muscolose di quelle che se non ce le hai, su un campo da Beach Volley possono mangiarti anche viva. Atleta olimpica, bellezza che fa girare la testa. C'è chi non fatica a confessare che va a vederla solo per riempirsi gli occhi, "potrebbe giocare anche a bocce". Lei anche questo lo prende con filosofia: "Lo so che gioco mezza nuda, ma per me quando sono in campo conta solo quello che faccio da atleta".

A 16 anni i primi tornei sulla sabbia, poi la convocazione in nazionale e il quinto posto a Londra 2012. Tutto talmente in fretta da non lasciarle respiro. "La prima volta che ho messo i piedi sulla sabbia - racconta - non è stato amore a prima vista". Marta, nata a Rovereto e figlia di madre pallavolista, comincia a giocare a Ravenna in B2 e scopre il Beach Volley d'estate, tra tornei e giochi sulla spiaggia.

Ma se il bagher e il palleggio si impara a farli dentro una palestra, là dove le scarpe da ginnastica quasi saltano da sole e ci sono le ginocchiere a proteggere dalle botte troppo forti, la sabbia non è il massimo dell'attrattiva. È ricominciare da capo, dover imparare l'armonia e il linguaggio di un corpo che trova mille ostacoli. "Mi sentivo impacciata e scoordinata.

Però l'ho presa come una sfida e sono riuscita a sviluppare doti che non avevo". Riflessiva, pesa le parole come su di una bilancia, come se studiasse i colpi. "All'inizio non è stato facile. Il Beach Volley è uno sport duro, più vicino a un gioco individuale piuttosto che di squadra. È uno sport di coppia, dove la tua più grande alleata è la compagna, ma è anche la sola. Se vai in crisi non esiste uno spogliatoio a farti da alleato".

Nella pallavolo di squadra, il campo è piccolo e diviso in sei parti, se sbagli ci sono altre cinque atlete che si prendono la tua fetta, ti salvano la palla e ti fanno respirare almeno un giro. Nel Beach Volley no. Tu e la compagna di squadra. Puoi diventare la sola responsabile della sconfitta. E per quello ci vogliono spalle larghe.

"Adesso quella solitudine in campo, al fianco della persona con cui dividi tutto dal mattino alla sera, è anche la mia forza. È la forza di ricominciare ogni volta, sapendo che si hanno i mezzi per risollevarsi. Ora lo so ed è la mia più grande arma". Segreti di coppia. Marta Menegatti insieme a Greta Cicolari, più grande di lei di otto anni, ha vinto tanto, dai tornei in giro per il mondo fino al quinto posto alle scorse Olimpiadi. E ogni volta è stata un rito difficile di assestamento alla ricerca di una sintonia da costruire.

"Ho imparato che nella squadra di Beach Volley il vero segreto non è creare l'intesa, ma saperla mantenere nel tempo. Vedo Greta ogni giorno, più della mia famiglia e del mio ragazzo. Ci conosciamo bene, ma non basta. È un equilibrio delicato e bisogna saperlo curare. Come con un fidanzato, un fratello, un marito".

Allenamenti mattino e sera, un mese di riposo a novembre e un periodo in Brasile ogni anno. Vacanze, tempo libero, famiglia e affetti non sono parole che entrano nel vocabolario di chi vuole vincere Olimpiadi e a 22 anni essere una campionessa mondiale. Pesa, quando la sera si torna a casa e c'è da svuotare la borsa degli allenamenti, ma quando si è cresciuti a pane e palestra, la fatica fa parte del patto e rende più bella ogni vittoria.

Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile. Per quello poi, il premio di coppia di atlete più sexy dello sport italiano, suona quasi come un affronto alle ore di allenamenti: "Fa sorridere. È chiaro che il nostro è uno sport in cui viene esibito il corpo, non voglio certo negarlo. Però quando scendo in campo non ho in mente che sono in costume e che mi si vedrà mezza nuda. Per me è una divisa, come se avessi pantaloni e tuta. In testa ho altro e spero che non vengano a vederci per quel motivo".

Con i risultati è arrivata la celebrità e Marta dice di esserci finita in mezzo per scherzo, un po' disorientata all'inizio e poi cercando di esserne consapevole. "L'importante è che se ne parli, che il Beach Volley non sia più considerato uno sport minore, perché non lo è. Di certo merita maggiore interesse". Il vocabolario di Marta è solo al presente, l'allenamento di oggi, la cena con il ragazzo con cui per ora convive a Falconara. Oggi è così, nella speranza di giocare il più possibile e di avere ancora due partecipazioni olimpiche. Poi chi lo sa, ma non è questione di alternative, solo di volontà. Perché oltre i giornali e le belle frasi c'è la concretezza e l'allenamento che aspetta sempre lì al solito orario.

"Tengo i piedi per terra". È la frase che un giocatore di Beach Volley ripete più spesso. Perché ogni cosa ha un prezzo e spesso si misura a sudore e sabbia e capriole per recuperare un pallone. I suoi ventidue anni si tradiscono solo nel racconto della partita più bella, quella giocata con il cuore e a cui il pensiero si appiglia ogni volta che si spegne la luce in campo: "Era il torneo svizzero del 2010, uno dei nostri primi podi. Abbiamo vinto la semifinale contro gli Stati Uniti. Un momento incredibile.

Appena finito ho telefonato ai miei genitori perché venissero a vedere le finali. Da Rovereto hanno fatto nove ore di macchina e abbiamo vinto il terzo posto". Una delle poche volte in cui la vittoria non era così lontana da casa e ha potuta condividerla con mamma e papà, poco dopo aver battuto il suo idolo in una partita inaspettata. "Sono i miei genitori i miei punti di riferimento, loro che mi mancano di più".

 

MARTA MENEGATTI E GRETA CICOLARI MARTA MENEGATTIMARTA MENEGATTI MARTA MENEGATTI MARTA MENEGATTI MARTA MENEGATTI MARTA MENEGATTI MARTA MENEGATTI Marta Menegatti Beach Volleyball jpeg

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...