santo versace

“GIANNI MI CHIESE DI CAMBIARE LA SERRATURA DI CASA PER CHIUDERE CON UN FIDANZATO. PER LUI ERO UN PROBLEM SOLVER” – SANTO VERSACE PARLA DEI SEGRETI DEL FRATELLO GIANNI: “MI LAMENTAVO DELLE SUE SPESE PAZZE. LA SUA MORTE FU UN TRAUMA, FINO AL GIORNO PRIMA DISCUTEVAMO DELLA FUSIONE CON GUCCI, DOPO IL DELITTO DI MIAMI LE BANCHE D’AFFARI CI DAVANO PER FALLITI E DOVEVAMO PERSINO RESPINGERE LE ACCUSE DI MAFIA. LITIGAI CON GIANNI BARBACETTO: SE FOSSIMO STATI DI VOGHERA COME VALENTINO NON AVREBBE MAI INSINUATO UNA COSA DEL GENERE" – E POI ARMANI, LA SORELLA DONATELLA, LADY D (”UNICA”), BERLUSCONI E GLI 80 ANNI: “IL MEDICO MI HA DETTO CHE HO UN SUPERCERVELLO”

santo versace

Michela Proietti per il “Corriere della Sera” -Estratti

 

Santo Versace, auguri: oggi compie 80 anni.

«In realtà sto per fare 20 anni per la quarta volta. Mia moglie Francesca ci tiene che tenga la salute sotto controllo: ho fatto una risonanza magnetica al cervello e il medico mi ha detto che neppure un trentenne ce l’ha così. È genetica: ho preso da mio padre».

 

Stato d’animo?

«Sto vivendo la stagione più bella. E pensi che di vite ne ho vissute quattro...».

 

(...)

Lei ha studiato da commercialista.

«Sì, poi nel 1972 cominciai ad occuparmi a tempo pieno degli affari di Gianni. Mio fratello ricevette una proposta di lavoro da Florentine Flowers quando Donatella andava ancora a scuola. Fui io a trattare il suo compenso, chiedendo 4 milioni, lo stesso di Walter Albini, lo stilista più in auge. Mi dissero di sì: il 4 febbraio del 1972 è partito dalla Calabria. E un anno dopo l’ho raggiunto».

 

Ed è iniziata la seconda vita.

santo gianni donatella versace 2

«Mio padre mi diceva: “ma dove vai, qui hai lo studio avviato, c’è il sole, il mare”. Gli faceva da controcanto nostra madre: “Non lasciare da solo tuo fratello”. La sua carriera stava esplodendo: Hebe Dorsey del New York Times era il terrore della moda, ma di lui scrisse che c’era un ragazzo bruno calabrese che stava creando la moda italiana».

 

Nel 1976 avete fondato il marchio Gianni Versace.

«Eravamo pieni di entusiasmo. Ci siamo detti: “se abbiamo fortuna faremo meglio di Saint Laurent”. E così è stato. L’unione è stata la nostra forza: Karl Lagerfeld era un amico di Gianni, un genio assoluto, prima con Fendi e poi con Chanel, ma mai per sé stesso. Fare impresa è un’altra cosa».

 

Giorgio Armani disse di lei: l’unica cosa che invidio a Versace è suo fratello Santo.

«Hanno creato un mondo che non esisteva, da una parte c’era Armani, con il suo stile, dall’altra la fantasia di Gianni. Quando Armani perse Sergio Galeotti, che aveva fondato con lui il marchio, si sentì senza un appoggio. Dietro le quinte di Gianni c’ero io».

santo versace francesca de stefano 2

 

Dicevano: Armani veste le mogli, Versace le amanti.

«Gianni vestiva le donne che volevano splendere e conquistare, Armani quelle che volevano un power-suit: c’erano amiche di tutti e due che si barcamenavano».

 

Gianni le chiese di cambiare la serratura di casa per chiudere con un fidanzato.

«Lo feci. Per lui ero un problem solver: poteva contare su di me. Un creativo non deve avere preoccupazioni».

 

Avete avuto mai un litigio?

«No, io e mio fratello non avevamo segreti, parlavamo di tutto. Poteva succedere che mi lamentassi per le spese un po’ pazze, come le splendide dimore e i Picasso».

 

E i cachet delle modelle.

«Anche, ma trattavo con gli agenti come Piero Piazzi.

santo versace francesca de stefano 1

Molte di loro erano amiche: Naomi Campbell era una sorella, quando litigava con Joaquin Cortès chiamava Gianni in lacrime: ovunque fosse la mandava a prendere da Dario, il suo autista, e la portava con lui nella villa sul lago».

 

La più bella?

«Christy Turlington: statuaria. Poi Lady Diana, unica: al funerale di Gianni mi tenne la mano per mezz’ora, cercando di consolarmi».

 

Gianni confidò a lei per primo la sua omosessualità?

«Era una cosa che sapevamo da sempre, non ci fu bisogno di fare outing. Ebbe anche delle fidanzate, ma era chiara a tutti la sua omosessualità. La nostra famiglia aveva un’apertura mentale fuori dal comune».

 

Donatella.

santo e donatella versace

«È mia sorella, le voglio bene. Mi ha inviato 100 rose bianche per il compleanno. In un certo senso le ho fatto anche da padre: nel suo libretto delle giustificazioni del Ginnasio c’era il mio nome e cognome, le firmavo io. Le sono rimasto accanto un po’, oggi mi diverto di più a stare vicino ai fragili con la nostra Fondazione ».

 

La morte di Gianni.

«Uno shock: eravamo a Roma, non ci credevo. Solo quando arrivai a Miami e toccai la sua testa insanguinata mi resi conto di tutto. Quirino Conti sul Corriere scrisse che era morto il Dio della moda».

Ed è iniziata la terza vita.

«Una vita in difesa: fino al giorno prima discutevamo della fusione con Gucci, dopo il delitto di Miami le banche d’affari ci davano per falliti e dovevamo persino respingere le accuse di mafia. Litigai con Gianni Barbacetto: se fossimo stati di Voghera come Valentino non avrebbe mai insinuato una cosa del genere».

 

Come ha metabolizzato il lutto?

donatella versace elton john gianni versace

«Per i primi anni, nel weekend, andavo nella villa di Moltrasio e dormivo nel letto di Gianni. E di notte ero in preda agli incubi, gridavo: “Gianni spostati”. Avrei voluto parargli il colpo fatale».

 

La sua quarta vita: l’incontro con Francesca .

«Ci siamo sposati nel 2014 con matrimonio civile e nel 2023 con la cerimonia religiosa e una festa a Casina Valadier. Non credevo più ai sentimenti, dopo che l’ho conosciuta le ho scritto: “rimetto nel vocabolario la parola amore”. Ha guarito le mie ferite e mi ha ridato la fede: la sera leggiamo il Vangelo del giorno dopo e preghiamo per le anime del Purgatorio. Il sabato pomeriggio in chiesa prima recitiamo il Rosario, poi ci confessiamo e partecipiamo alla Santa Messa».

carla bruni claudia schiffer donatella versace naomi capbell

 

La Fondazione Santo Versace.

«È il figlio che non abbiamo avuto, pur avendolo cercato, ma senza ostinazione. Nel 2021 abbiamo creato questo ente filantropico di cui sono Presidente e mia moglie è Vice-Presidente: sostiene le persone che vivono in condizioni di fragilità e disuguaglianza sociale. Per il mio compleanno lanciamo il primo progetto internazionale: sosterremmo le donne dello slum di Kibera, a Nairobi. Per non sentire i morsi della fame sniffano colla e per vivere sono costrette a prostituirsi. Apriremo una casa famiglia».

 

Crede nell’ Aldilà?

«Sì, credo fermamente e prego per andare in Paradiso».

 

santo versace foto di bacco (3)

Come se lo immagina?

«Come la Calabria. Il mio cuore è rimasto lì: quando viaggiavo per il mondo la prima cosa che facevo era spedire una cartolina a casa».

 

C’è una cosa che avrebbe voluto dire a Gianni e non ha fatto in tempo?

«Ci siamo detti tutto, eravamo la metà della stessa mela. Lui il birichino, io il saggio».

 

È stato eletto nelle liste del Pdl. Lo rifarebbe?

«Oggi trovo più divertente occuparmi di chi ha bisogno che fare politica. Ma avevo uno splendido rapporto con Berlusconi: nel 2022 mi ha regalato dei magnifici arazzi».

 

(...)

santo versace a un giorno da pecorasanto versace foto di bacco (2)santo versacegianni santo versacesanto versace foto di bacco (1)SANTO DONATELLA VERSACEdonatella, gianni e santo versace nel 1994elton john ai funerali di gianni versace, enl 1997santo versace fratelli. una famiglia italianafrancesca de stefano santo versace foto di baccosanto versace michele mirabellaluisa todini santo versace alberto angelasanto versacegiorgio armani marina berlusconi santo versaceGIANNI DONATELLA SANTO VERSACE gianni donatella et SANTO versace x SANTO E DONATELLA AI FUNERALI DI GIANNI VERSACE santo gianni donatella versace 1

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....