SCEGLIERE I LIBRI È UN'ARTE, FINIRLI UN OPTIONAL: ECCO LA TOP PARADE I LIBRI LASCIATI A META’

Luigi Mascheroni per "il Giornale"

La vita è troppo corta per permettersi brutti libri. Come diceva quel tale (io), scegliere i libri è un'arte, finirli un optional. Daniel Pennac, del resto, metteva ai primi tre posti del suo decalogo dei Diritti imprescrittibili del lettore quello di non leggere, di saltare le pagine e di non finire il libro.

Ma quali sono, ecco la domanda, i libri che la gente abbandona più spesso, dopo qualche pagina o pochi capitoli? Quali sono i titoli, fra i bestseller di oggi e i classici di ieri, in testa alla classifica dei «most abandoned books»?

È quello che si è chiesto Goodreads, il più grande social network di libri (16 milioni di iscritti, 28 milioni di visite indipendenti al mese, 23 milioni di recensioni: numeri micidiali per un sito frequentato solo da lettori). Sfruttando i propri utenti come un gigantesco campione statistico, ha chiesto loro quali sono i libri che hanno iniziato a leggere e poi abbandonato; per quali motivi lo hanno fatto; dopo quante pagine; e qual è stato il «punto di non ritorno»... Ottenendo i seguenti risultati.

Che i cinque bestseller più acquistati e meno letti sono: le tristemente famose Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James: sembra - commenta il sito - che molti dei 70 milioni di persone nel mondo che hanno acquistato il libro siano d'accordo con il lettore che ha postato: «Sono imbarazzato per tutti voi», e comunque è stato giudicato dalla comunità di lettori un libro «not for everyone», non per tutti.

Poi Il seggio vacante, il primo libro della Rowling non legato alla saga di Harry Potter, uscito nel Regno Unito nel 2012: la motivazione principale dell'abbandono è «different expectations», insomma chi l'ha acquistato, abituato al maghetto, si aspettava ben altro. Quindi il romanzo Mangia, prega, ama di Elizabeth Gilbert (da cui il film con Julia Roberts), considerato troppo «divisivo» (e la protagonista è «troppo piagnucolosa»).

Dopo Uomini che odiano le donne, la prima parte della trilogia Millennium, dello svedese Stieg Larsson, che moltissimi acquirenti hanno abbandonato dopo le prime pagine perché «hard to get into», troppo difficile per essere davvero catturati dalla storia. E infine Wicked, da noi uscito col titolo Strega: Cronache dal Regno di Oz in rivolta dell'americano Gregory Maguire, un libro celebre per aver ispirato l'omonimo musical presentato a Broadway nel 2003, e infatti bocciato perché «non è il musical»...

E fino a qui i megaseller. Curiosa la top-five dei classici: nell'ordine i capolavori più abbandonati sono: Comma 22 di Joseph Heller, romanzo del '61 sulla ferocia della guerra considerato negli Stati Uniti il capostipite della letteratura postmoderna; il colossale in tutti sensi Signore degli Anelli di Tolkien (e in effetti è un tomo di 1300-1400 pagine, e a quel punto si vede il film di Peter Jackson ed è fatta); ovviamente l'Ulisse di Joyce, il più citato fra i libri non letti, anche fra gli intellettuali; incredibilmente il Moby Dick...; e infine - libro culto nel mondo anglosassone, di nicchia da noi - La rivolta di Atlante, pubblicato nel 1957 negli Stati Uniti, considerato il capolavoro di Ayn Rand, un'opera di oltre 640mila parole nella versione inglese, uno dei romanzi più lunghi mai scritti, assieme - guarda caso - a l'Ulisse e Il Signore degli Anelli. Leggere, come è noto, stanca.

Interessante (e soprattutto una lezione per gli aspiranti scrittori) è il «punto di non ritorno», cioè il motivo per il quale i lettori a un certo punto chiudono il libro, senza più riaprirlo: perché è «lento o noioso» (46,4% dei casi), perché «scritto male» (18,8), perché è «estremamente stupido» (8,8), perché il plot è «ridicolo» (8,5), perché non piace il protagonista (4,9), oppure perché l'autore scrive qualcosa che io lettore odio (3,2). Fino allo 0,5% che smette di leggere un libro perché «immorale». A dimostrazione che in letteratura la forma, la scrittura, vale più del contenuto, cioè la trama.

E se questo ci dice molto sul perché si abbandona un libro, curioso è quando lo si fa: entro le prime 50 pagine (nel 15,8% dei casi), fra le 50 e le 100 pagine (27,9) - un lettore cita una splendida regola d'oro: il punto giusto per abbandonare un libro è «100 pagine meno la propria età» - oppure dopo le 100 pagine (18,2). Anche se c'è ben il 38% di lettori che una volta iniziato, finisce il libro sempre e comunque, anche se non ce la fa più. Dimostrando così di essere, più che un eroe, un martire. Della letteratura.

 

ROWLING ROWLING casual vacancy MINETTI E LE CINQUANTA SFUMATURE jpegCASALINGHE CHE LEGGONO CINQUANTA SFUMATURE STIEG LARSSONMILLENNIUM ROONEY MARA TolkienJames Joyce

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...