1. SE DAVVERO HANNO RAGIONE I SONDAGGI, CON LOMBARDIA E SICILIA IN MANO AL BANANA SARÀ DIFFICILE EVITARE IL PAREGGIO AL SENATO. INFATTI I GRANDI GIORNALI DELL’ESTABLISHMENT MARCITO STANNO ALLINEATI E COPERTI, A DIFFERENZA DELLE ARMATE DI GIORNALISTI GIÀ IN FESTA PER LA VITTORIA DI BERSANI E PER LA PROSSIMA LOTTIZZAZIONE RAI 2. IL RIGOR MONTIS, CON LA SUA PATTUGLIA CATTO-PIERFESSA-SMONTEZEMOLATA, NON FARÀ UN GRAN RISULTATO, MA SARÀ DECISIVO E SI RITAGLIA GIÀ IL RUOLO DI AGO DELLA BILANCIA 3. L’ITALIA AVRÀ IL SOLITO GOVERNO MODERATO E CENTRISTA. CON LA SOLITA TRANSUMANZA DI PARLAMENTARI DA UN GRUPPO ALL’ALTRO. ANCHE NEL PROSSIMO PARLAMENTO AVREMO DECINE DI SCILIPOTI. NEL NOME DELLA PATRIA E DI UNA MAGGIOR “GOVERNABILITÀ”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - AVVISI AI NAVIGATI...
Se davvero hanno ragione i sondaggi, con Lombardia e Sicilia in mano al centrodestra sarà difficile evitare il pareggio al Senato. Infatti i grandi giornali dell'establishment marcito stanno allineati e coperti, a differenza delle armate di giornalisti già in festa per la vittoria di Culatello Bersani e per la prossima lottizzazione Rai.

Il Rigor Montis, con la sua pattuglia catto-pierfessa-finiana, non farà un gran risultato, ma sarà decisivo e si ritaglia già il ruolo di ago della bilancia. L'Italia avrà il solito governo moderato e centrista. Chissà se ci sarà anche la solita transumanza di parlamentari da un gruppo all'altro. Secondo i curatori di questa modesta rassegna, sì. Anche nel prossimo Parlamento avremo decine di Scilipoti. Nel nome della Patria e di una maggior "governabilità".

2 - URNE DIFFERENZIATE...
Il pezzo è un "retroscena" e il virgolettato è attribuito, ma l'articolo di Carmelo Lo Papa su Cosentino pubblicato oggi da Repubblica (p.3) è davvero fantastico: "Nick o' americano piomba a Palazzo. ‘Il seggio o vado in galera e vi rovino'. Rissa con Alfano, devono dividerli. Ma Silvio lo riceve: ‘Per ora sei dentro, farò di tutto". Ecco che cosa avrebbe detto esattamente l'ex sottosegretario al Tesoro sotto processo per camorra: "E questo sarebbe il partito garantista? Ma io vi rovino, ritiro i miei consiglieri e faccio saltare decine di giunte in Campania: poi vi faccio perdere le elezioni. Lo capite o no che per darla vinta a quattro giustizialisti io finisco in galera?".

In attesa della scadenza delle ore 20 di stasera, termine ultimo per la presentazione delle liste, anche "Alemanno e Matteoli furibondi, non hanno udienza". Dal Banana. Poi apri il Giornale di casa e scopri che non è successo praticamente nulla: "Berlusconi punta sulle liste pulite e liquida il governo dei tecnici. Svolta Pdl, si salva solo Cosentino (forse)" (pp. 6-7).

Sul Corriere, apertura dedicata ai sondaggi di Mannheimer, per il quale c'è una "Partita aperta in cinque Regioni. Il risiko della maggioranza al Senato. Ma i divari sono esigui. Al centrosinistra Campania e Puglia. Il centrodestra prevale in Lombardia, Veneto e Sicilia. A Milano si riduce a due punti la distanza tra le due coalizioni" (p.1-2). Alto il risultato che porterebbe a casa Ahmadiningroia: "L'ex pm punta all'8%, ‘ma non è un favore alla destra" (p. 3). Intanto, come scrive Sergio Rizzo, "scandali inutili, restano top secret le spese dei partiti per la campagna elettorale" (p. 7). Si saprà tutto a babbo morto.

3 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
La Stampa di Marpionne punta sull'eroica sfida minoritaria del Rigor Montis e titola a tutta prima: "Monti sfida destra e sinistra. Il manifesto di Monti: federare i riformisti". Poi, per la serie "siamo un giornale indipendente", ecco il pezzo di pagina 3: "Sobrietà, sviluppo e Italia: l'altro Nord del Professore". L'"altro Nord" fa proprio sognare.

4 - MA FACCE RIDE!...
Marcello Pera: "Chiusi un occhio su Previti e Dell'Utri, speravo si fermasse lì" (Stampa, p. 5). L'ex presidente del Senato, con due lustri di ritardo, apre il suo cuoricino santo e s'interroga.

5 - DISECONOMY...
Il Corriere delle banche scatta una fotografia, acritica e parziale ma pur sempre utile, del capitalismo di relazione post-Cuccia. "Grande finanza. Undici miliardi sotto il patto di sindacato. E' il controvalore delle quote azionarie bloccate da cinque dei maggiori gruppi italiani". Si tratta di Sintonia/Atlantia, Pirelli, Mediobanca, Rcs e Telco/Telecom. "Hanno ancora un senso le intese tra i soci? Pirelli nel recente rinnovo ha evidenziato che scadenze brevi sono preferibili" (CorrierEconomia, p. 4). Si', pur di liberarsi dei Malacalza, sono "preferibili".

Poi c'è l'economia reale, quella dove anche 500 euro fanno la differenza. "L'Italia del 2013: 3,5 milioni di senza lavoro. Quest'anno la disoccupazione arriverà al 12%. E altri due milioni di lavoratori sono in ‘cassa'" (Stampa, p. 8). "La politica dimentica gli ammortizzatori sociali. Non c'è un euro per la cassa integrazione'. Landini (Fiom): i partiti studiano nuove forme di flessibilità, ma l'articolo 18 è stato già cambiato senza creare un solo posto" (Repubblica, p. 11).

6 - FREE MARCHETT PANDORATA...
"Alla Bauli il ricorso al credito è limitato al minimo indispensabile. ‘I nostri investimenti non possono superare il cash flow aziendale o un corretto rapporto tra patrimonio e debito'. Il controllo di gestione è attento, anzi ‘parossistico' (...) I Bauli sono tra i pochissimi industriali alimentari italiani in grado di comprare altre aziende e tra i pochissimi che hanno saputo affrontare la devastazione del loro mercato ad opera della grande distribuzione" (CorrierEconomia, p. 10). Grande inchiesta. Per completarla, chiedere la bustina con lo zucchero a velo in edicola. Versione digitale per tablet con simpatica animazione iPandor

7 - NON SONO STATO, IO...
Ultime dallo Stato biscazziere e dai suoi meravigliosi concessionari. "Penali salate per dire no alle slot', quei bar divenuti ostaggio dei gestori. Contratti punitivi e battaglie legali, mille ostacoli per spegnerle" (Repubblica, p. 20). L'unica è dare direttamente tutti i bar alla camorra e poi se la vedono loro.

8 - CHAPEAU!...
Dopo una settimana di insopportabile melassa revisionista su Gianni Agnelli, nell'occasione del decennale della sua morte, Vittorio Feltri si scoccia e ricorda chi era davvero il Signor Fiat in un editoriale per il Giornale. Uno che iniziò a lavorare a 45 anni, "un grandissimo bluff", "un prenditore (dallo Stato) più che un imprenditore", uno che "ricevette dal nonno una stupenda fabbrica e la ridusse a un rottame", uno che - viste le dispute ereditarie - aveva probabilmente occultato una grandissima ricchezza all'estero. Di lui, conclude Feltri, alla fine restano due invenzioni: l'orologio sopra il polsino e la cravatta sopra il golfino. A chi vuole saperne di più, raccomandiamo il documentato saggio di Gigi Moncalvo "Agnelli segreti" (Vallecchi editore).

 

MARIO MONTI A PORTA A PORTA E DIETRO LIMMAGINE DI SILVIO BERLUSCONI BERLUSCONI MONTI VIGNETTA BENNY SU LIBERO MONTI STAMPELLA DI BERSANI italia giusta bersani MONTI bersani-mario-montiBERLUSCONI BERSANI berlusconi-bersaniriccardi, montezemolo, oliverochi03 lorenzo cesa casiniCHE QUADRETTO ! TAGLIALATELA - VERDINI - COSENTINO - CALDORO - SCALZI

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...