erika lust porno femminista

SUL SET DI UN PORNO FEMMINISTA, DOVE UOMINI E DONNE VENGONO TRATTATI ALLA PARI, IL SESSO E’ REALE, LE POSIZIONI SONO SCELTE DAGLI ATTORI, MAI SOTTO AI 23 ANNI, HANNO INTERESSI FUORI DALL’HARD E L’UNICA REGOLA CHE VIGE E’ QUELLA DEL CONSENSO

sul set con erika lustsul set con erika lust

Max Benwell per “The Independent”

 

E’ una calda notte estiva in Spagna, Luke Hotrod e Maria Riot fanno sesso sul prato di una villa a 80 chilometri da Barcellona, mentre cicale e rane risuonano nei dintorni. Chiusi in un abbraccio appassionato, i loro corpi sono illuminati da lampade messe fra gli alberi. E’ la scena principale di un film porno, il team è tutto al femminile, la regista è Erika Lust, che da anni porta avanti la missione di realizzare film porno femministi, sentendosi offesa da quelli tradizionali.

serie x confessionsserie x confessions

 

Luke Hotrod è un attore inglese con già 600 film alle spalle, dedito al “fisting” e alla doppia penetrazione: una scelta insolita per un film femminista. Principalmente però fa il musicista, e questo spiega la scelta di Erika, che ingaggia solo performer che hanno interessi fuori dal porno. In genere un film porno si gira in un paio d’ore, c’è qualche minuto di dialogo all’inizio e non si fa attenzione ai dettagli.

luke hotrod e maria riot luke hotrod e maria riot

 

Tutto gira intorno a quattro posizioni, sei minuti l’una, poi c’è la pausa e lui deve tenere “dritta la barra” nel frattempo. Erika invece ha un approccio cinematografico, è attenta alla trama, e cerca il più possibile la realtà. Perciò la protagonista Maria Riot non è la tipica pornostar magra e bionda. Fa la fotografa, l’attivista politica, e si è dedicata al porno solo nell’ultimo anno. Lei e Luke stanno girando “If The Apocalypse Comes, Fuck Me” (Se arriva l’apocalisse, scopami), parte delle “X Confessions”, serie girata secondo le fantasie dei fan che scrivono al sito della regista (le altre sono “Ho beccato mia madre su Tinder”, “Sesso su Skype”, “Porno alla Mad Men”).

 

scena film porno femministascena film porno femminista

La trama è la seguente: anno 2180, lei non incontra un essere umano da anni, è affamata, assetata ed eccitata, finalmente vede lui e decide di avvicinarsi per sedurlo. Lui ha un un pene enorme, è solo, si masturba, poi scopre la donna, si saltano addosso, rotolano sul prato. Tutto è girato con attrezzatura professionale, le riprese sono aggiustate in post-produzione da una squadra che Erika chiama “la vagina”, per la sua capacità di dare vita alle cose.

 

E’ possibile parlare di porno-femminismo? Non è comunque sfruttamento dei corpi, pagare per scopare davanti alla telecamera? Nell’industria per adulti girano storie di abuso, coercizione e discriminazione. All’inizio le performer hanno suoli soft, ma più restano nel settore e più devono accettare scene estreme. Spesso le ragazze mollano dopo tre mesi e si drogano per affrontare il disagio.

ripresa film porno in spagnaripresa film porno in spagna

 

L’ex regista porno San Benjamin nel 2010 lasciò l’industria perché lo costringeva a punire le ragazze, a degradarle verbalmente e a umiliarle fisicamente. Non era scritto nel contratto, ma così andavano le cose. Una delle vittime fu Jersey Jaxin: gli uomini le davano pugni in faccia, le spargevano il seme addosso e negli occhi, la trattavano come un oggetto. Gli adolescenti plasmano i loro comportamenti sessuali sul porno che vedono su internet. Credono sia questo il sesso, hanno aspettative non realistiche. Molti fanno sesso anale senza provare piacere.

luke e maria nel film porno femministaluke e maria nel film porno femminista

 

Anche per questa ragione, Erika vuole ridefinire il porno. Dice: «Il porno di massa non tiene conto del sesso come divertimento, solo come punizione. Cercare i miei video è come cercare cibo organico o vestiti non realizzati dalle bambine delle fabbriche del  Pakistan. Nei mie lavori le donne non vengono usate né abusate. La telecamera inquadra spesso gli uomini, che non spingono le teste delle donne, ed evito gemiti esagerati e finti. Lui è fisico, lei vocale, ma come in una qualsiasi stanza da letto. Sono gli attori a scegliere le posizioni che preferiscono. Niente è giusto o sbagliato nel sesso, l’importante è che ci sia consenso».

attore porno marco sartoriattore porno marco sartori

 

In verità, a parte la sua visione concettuale, a me il suo sembra un film porno mainstream. L’unica vera differenza è il consenso. Ma come fa ad essere sicura che il consenso ci sia? Innanzitutto intervista i performer durante i provini, che si fanno completamente vestiti, e non ingaggia attori sotto ai 23 anni. Gli attori devono avere altri interessi oltre al porno, sentirsi a proprio agio nella situazione in cui lavoreranno e avere qualche somiglianza con i protagonisti del copione.

 

ERIKA LUST PORNO FEMMINISTAERIKA LUST PORNO FEMMINISTA

Giorni dopo il film sull’apocalisse, torno nella villa, dove stanno girando “A Feminist Man”,

basato sulle fantasie di una utente che fa sesso con un professore alle prese con lo studio sui generi. Marco è un bellissimo cameriere di Barcellona, piuttosto timido, non riesce ad esibirsi davanti al pubblico, così, per aiutarlo, tutto lo staff si mette a nudo. Gli operatori non necessari vengono tenuti fuori dalla biblioteca. Marco può prendersi il tempo che vuole, passare del tempo da solo con la protagonista, andare in bagno quando ha bisogno.

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Erika inoltre paga molto bene i suoi attori e tratta uomini e donne allo stesso modo. Nel porno mainstream invece le donne vengono pagate il 20% in meno degli uomini in Gran Bretagna, altrove guadagnano il doppio degli uomini. Il problema di Erika resta trovare le location, i permessi, i finanziamenti e gli investitori seri. Tutti hanno paura di cosa pensano gli altri ma il buon porno non serve a creare una cultura sessuale positiva? Ad allontanare le persone dalla cultura dello stupro?

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Il porno femminista può insegnare ad un adolescente il significato del consenso e che il sesso anale non è normale. E’ un’alternativa salutare. Il problema è proprio questo: i video di Erika costano 10 sterline ognuno e non tutti i quattordicenni hanno una carta di credito. Possono essere girati egregiamente, includere consenso e principi femministi, ma sarà abbastanza per competere con la quantità di porno gratis on line? Erika è convinta che sarà proprio la nicchia a rivoluzionare il mercato. Il suo porno diventerà mainstream e “You Porn” diventerà la nicchia.

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