QUESTO SI CHE È UN GRANDE FRATELLO! - L’ARTISTA DISSIDENTE AI WEIWEI HA RIEMPITO CASA DI VIDEOCAMERE E HA DECISO DI FARSI RIPRENDERE 24H PER PROTESTARE CONTRO IL GOVERNO CINESE: “COSÌ POSSONO VEDERE TUTTO QUELLO CHE FACCIO” - DOPO L’ARRESTO PER EVASIONE FISCALE (IN REALTÀ PER LE SUE POSIZIONI POLITICHE) È DIVENTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE: “CONTROLLANO LE TELEFONATE, MI SEGUONO, CI SONO TELECAMERE DAVANTI CASA MIA” - I VIDEO IN DIRETTA SU WEIWEICAM.COM…

Marco Del Corona per il "Corriere della Sera"

www.weiweicam.com

A mezzanotte Ai Weiwei è nel suo letto, il braccio destro nudo fuori dal piumino bianco, accanto le pantofole. A mezzanotte e cinque esce dalle coltri anche la mano destra. Ai Weiwei dorme, dormono la sua casa e il tavolo da lavoro. Non dormono le quattro webcam che il più noto degli artisti cinesi ha piazzato nella sua abitazione di Caochangdi, semiperiferia di Pechino. Lo filmano 24 ore su 24 e trasmettono tutto on line, un auto-reality, una messa in mostra di se stesso totale e impudica, per protestare alla sua maniera contro l'intrusione permanente della pubblica sicurezza nella sua esistenza.

«Nella mia vita - ha dichiarato alla France Presse - c'è talmente tanta sorveglianza... Il telefono, il mio computer... Il nostro ufficio è stato perquisito, è toccato pure a me, mi seguono ogni giorno, ci sono telecamere davanti a casa mia. E allora mi sono chiesto: perché non ne metto qualcuna anch'io, così possono vedere tutto quello che faccio? Posso farlo e posso sperare che quegli altri possano mostrare un po' di trasparenza».

«Quegli altri» sono le autorità, la polizia, coloro che esattamente un anno prima - 3 aprile 2011 - lo avevano arrestato all'aeroporto mentre si stava per imbarcare per Hong Kong. Seguirono 81 giorni di durissima reclusione, le accuse di evasione fiscale (più pornografia e bigamia) e il rilascio il 22 giugno, con una sorta di regime di libertà vigilata per un anno. La scorsa settimana ad Ai è stato confermato che dovrà versare una multa di circa 1,7 milioni di euro. Secondo lui è una ritorsione per le critiche al sistema.

Telecamere contro telecamere, in diretta sul sito http://weiweicam.com. Ancora una volta provocazione politico-sociale e gesto artistico si sovrappongono nella vita del designer dello stadio olimpico, il Nido d'Uccello che - ha dichiarato un mese fa al giapponese Yumiuri Shimbun - si è pentito di aver ideato e che dai Giochi del 2008 non ha «più voluto guardare».

Tra le sue operazioni più urticanti per le autorità, il censimento dei bambini morti durante il terremoto di quattro anni fa nel Sichuan. Tipici di Ai Weiwei sono sia l'esibizionismo ironico, che lo ha portato spesso a fotografarsi nudo, sia l'ansia di documentare tutto in tempo reale.

In risonanza con lo spirito delle quattro telecamere in casa sono, tra l'altro, alcuni filmati realizzati anni fa: le 150 ore di un video in cui, in 16 giorni, aveva ripreso tutte le strade di 16 settori di Pechino; Chang'an Street, 10 ore, con un minuto di immagini catturate ogni 50 metri lungo i 43 chilometri dell'asse est-ovest che taglia la capitale. O Secondo anello e Terzo anello, un minuto di video da entrambi i lati dei ponti sulla circonvallazioni più interne della capitale.

Come disse al critico Hans Ulrich Obrist, ogni lavoro era «una registrazione molto onesta». Adesso, tra Ai e la polizia è una sfida a chi è più onesto. Le quattro telecamere in casa raccontano una storia, e forse è una di quelle che non finiscono.

 

 

Ai Wei WeiALCUNI FOTOGRAMMI DEL REALITY DI AI WEIWEI.pngAI WEIWEIAI WEIWEI DOPO LA SCARCERAZIONE

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