VOMITATE GENTE, VOMITATE: “QUALI TRATTAMENTI POSSONO MIGLIORARE LA VITA DI UN DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA? AL PRIMO POSTO C'È NATURALMENTE L'ELIMINAZIONE DEL SOGGETTO…” - UN SITO DI SEDICENTI UMORISTI SFOTTE I GENITORI DEI DISABILI E SI BECCA UNA LEZIONE DI VITA DA GIANLUCA NICOLETTI, PADRE DI UN RAGAZZO AUTISTICO - “AI DEPUTATI CHE CHIEDONO DI OSCURARE IL SITO RISPONDO: NON CREATE VITTIME PIAGNUCOLONE, DATECI UNA MANO IN PARLAMENTO…”

Gianluca Nicoletti per "la Stampa"

A molti di quelli che come me hanno un figlio autistico, che impegna parecchio già tutta la giornata, sarà capitato di leggere le gesta di un gruppo di comici corrosivi anonimi: www.umoremaligno.it. E' un blog di satira molto politicamente scorretta, che ha pubblicato un post che ironizza sui disabili. Vorrei tranquillizzare gli autori, che mettono già le mani avanti minacciando azioni legali contro chiunque citi loro fuori contesto; siate sereni il cattivismo di pura maniera non può offendere chi, anche più volte al giorno, avrebbe voglia di essere veramente molto cattivo, credetemi.

Nessuno di noi perderà tempo a far questioni, nemmeno se butta l' occhio su pensieri estremi del tipo: "Ma quali trattamenti possono migliorare la vita di un disabile e della sua famiglia? Al primo posto c'è naturalmente l'eliminazione del soggetto, che non tutti si sentono di praticare vuoi per timore delle conseguenze legali vuoi per un malsano attaccamento che con il tempo si sviluppa anche verso le più immonde fra le creature... "

Non è una scoperta, sai quante volte ci sarà passato per la testa di fronte alle continue sconfitte quotidiane, all' indifferenza, al logorio costante dell' accudimento di una persona che annichilisce? Ma si pensano tante cose...Ogni essere umano, nei bassifondi della sua coscienza farebbe a fettine con la motosega molti suoi simili, anche perfettamente abili. Per fortuna ci siamo civilizzati e tra quanti lo pensano e quanti lo fanno c'è sempre un' immensa differenza di numeri.

Potrei aggiungere che qualcuno, potente e civilizzatissimo, nemmeno troppi anni fa si prese la briga di organizzare sistematicamente stermini di imperfetti, ma son paragoni esagerati, qui si tratta solamente di blogger aspiranti satirici cattivisti.

Infine null' altro che poveri disoccupati, giovani pieni di speranze di seguire la scia del successo de "I soliti Idioti". Forse stanno provando a richiamare attenzione sulle loro cosine graffianti, sotto la titanica pretesa d' essere ispirati da un umore maligno. "Una libera repubblica satirica, costituita da autori liberi, indipendenti e legati dal solo vincolo del rifiuto di qualsiasi tabù, dogma, censura." Giusto infatti nessuna censura secondo me, io lascerei agli umoristi del blog tutta la libertà di esprimersi.

Anzi se volessi estremizzare trovo pure giusto quel che scrivono nel loro manifesto: "La satira è un genere letterario che vuole evidenziare le contraddizioni della società e mettere in discussione l'ordine costituito attraverso qualsiasi artificio dialettico l'autore ritenga necessario, ivi compresi la blasfemia, il turpiloquio, l'insulto gratuito e discriminatorio."

Potrei obiettare che per farlo, con sublime ed eccelsa spregiudicatezza, occorre almeno essere grandi letterati e poeti maledetti, ma su questo versante hanno già dato in tanti...Vale proprio la pena nascondere dietro l' anonimato l' emulazione fallimentare di chi, già da secoli, saturò ogni possibilità di sdegno del benpensante?

Sarei molto felice se quelle banalissime atrocità, che gli umoristi maligni scrivono su down, autistici e disabili in genere, riuscissero almeno a far riflettere tanti sepolcri imbiancati dall'impeccabile reputazione; quelli che aggrottano le ciglia se tuo figlio sbraita al ristorante o è lento nel salire e scendere da un autobus, ma soprattutto osa sedersi lasciando loro solidamente anziani appesi al corrimano.

Non ho mai amato le esposizioni becere del pensiero, quelle degli umoristi maligni lo sono parecchio in verità, ma alla fine non riescono a ferirmi, nemmeno a darmi fastidio. Mi annoiano un po' forse perché già le conosco, già le ho lette e rilette negli occhi di tanti funzionari infastiditi, insegnanti demotivati, politici cinici verso i più deboli o, al meno peggio, distratti.

Mi spiace solo che qualcuno stia perdendo energie meritevoli di miglior causa per indignarsi e chiedere l' oscuramento del sito. (E' intervenuto l'Ufficio antidiscriminazioni del Consiglio dei ministri richiedendo l'intervento della Polizia postale, l'associazione Equality Italia denunciando il sito e sulle quali hanno espresso sdegno il Pd dove la senatrice Ileana Argentin: "Chiediamo che il sito sia oscurato". Come pure per l'Idv: la senatrice Patrizia Bugnano: "Perseguire gli autori secondo la legge, a cominciare dall'eventuale chiusura della pagina web").

Oh politici aperti e comprensivi, non create altri vittimismi piagnucoloni, ma dateci una mano in Parlamento se proprio vi va stare dalla nostra parte, fatelo appoggiando leggi civili e adeguate per i nostri figli malandati, ve ne saremo molto più grati che dover raccogliere la vostra solidale partecipazione.

Secondo me oscurare è sempre una brutta idea, io la pagina la lascerei affondare nell' indifferenza. lo dico veramente convinto, ho persino la presunzione di poterlo fare anche a nome di tanti miei "colleghi" genitori con figli disabili. Che volete che ci cambi se quattro autori un po' sfigati (non prendetevela ragazzi che siate sfigati è un dato di fatto...Altrimenti avreste scelto bersagli un pochino più reattivi di qualche inoffensivo personaggio come i nostri figlioli...)

E' vero come voi dite che queste nostre creature:"Spesso sbavano, emettono suoni e rumori sgradevoli e non sono in grado di provvedere neppure alle necessità basilari: mangiare, bere, pulirsi." Tranquilli ci pensiamo noi, siamo abituati a occuparci di loro senza chiedere nulla a nessuno... Per quanto mi riguarda nemmeno serve che mi scriviate, come fosse un' imprecazione, cosa significhi avere un ragazzo autistico in casa: "tutte le volte che ho dovuto accompagnarlo al cesso, fargli il bidè, allacciargli le scarpe, assecondarlo in caso di pubbliche escandescenze, ricevere calci."

Lo so bene e non ci faccio certo caso, fa tutto già parte del quotidiano che vivo con mio figlio. Il resto di quello che scrivete nel vostro post infine attinge dal vecchio repertorio delle più classiche barzellette che ci si raccontava alle scuole medie, tutte quelle facezie infantili a base di storpi, dementi, cacca, pipì, piselli ecc.

Possono forse indignarci? Sicuramente no, ci fanno solo provare nostalgia di quando anche noi eravamo così cretini da riderci su... A noi quelle cose purtroppo non ci fanno più così tanto sogghignare, ma se vi tengono allegri, meglio per tutti, sarà un problema in meno per i vostri sfortunati genitori che, come tutti noi, si preoccuperanno ogni giorno della vostra felicità.

 

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