CHI LA SPUNTERÀ SULLA VENDITA DI RCS LIBRI A MONDADORI: SCOTT JOVANE O BAZOLI? L'UNICREDIT E MEDIOBANCA PER IL SI' - PER IL “SOLE” L’OPERAZIONE È COSA FATTA

1. LOTTA IN RCS SUI LIBRI: LA SPUNTERÀ SCOTT JOVANE O MARCHETTI?

Marcello Zacché per “il Giornale

 

GIOVANNI BAZOLI SERGIO MARCHIONNE GIOVANNI BAZOLI SERGIO MARCHIONNE

Dopo diverse anticipazioni, comprese quelle del Giornale sul fatto che nell'ultimo cda di Rcs si era parlato della cessione dei «Libri» alla Mondadori, ieri è arrivata la conferma: su richiesta della Consob, Segrate ha confermato di «aver sottoposto a Rcs una manifestazione di interesse non vincolante relativa a una eventuale operazione di acquisizione dell'intera partecipazione detenuta in Rcs Libri, pari al 99,99% del capitale sociale».

 

PIERGAETANO MARCHETTI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO PIERGAETANO MARCHETTI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

Mentre Rcs ha specificato che l'offerta è stata ricevuta dal cda, che «si è riservato ogni valutazione in merito». Le formule ufficiali confermano quindi la sostanza. Mentre da varie fonti finanziarie si è appreso che il prezzo dell'offerta sarebbe nella forchetta 120-150 milioni. Una valutazione comunque inferiore ai valori di libro di Rcs che sarebbero intorno ai 180 milioni.

 

In ogni caso, per l'ad di Rcs Pietro Scott Jovane si tratta di un punto a favore: non più tardi di giovedì scorso, nell'ultimo cda, l'idea di vendere i libri era stata respinta soprattutto per iniziativa di due consiglieri «attivisti» quali Piergaetano Marchetti, vicino al presidente di Intesa Giovanni Bazoli, e Luca Garavoglia, il patron della Campari considerato dalla parte del primo azionista, la Fiat.

 

Paolo Mieli e Scott JovanePaolo Mieli e Scott Jovane

Una doppia opposizione che, in scadenza di mandato (l'intero cda scade ad aprile), poteva apparire come una «messa in mora» di Jovane, voluto e sostenuto fin lì proprio dalla Fiat. Ma il rilancio dell'operazione di ieri rimette l'ad in partita, come se in questi giorni Jovane sia riuscito a lavorare anche per modificare posizioni ed equilibri tra i grandi soci.

 

Non è forse un caso che proprio ieri il premier Matteo Renzi, a Mirafiori, si è detto «gasatissimo» dei progetti della Fiat; mentre un altro azionista di peso di Rcs quale il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera, martedì a Ballarò , aveva lanciato allo stesso Renzi forti attestati di stima.

 

 Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

Due elementi che, in chiave Rcs, sembrano fatti apposta per rafforzare la posizione di Jovane soprattutto per la nota e forte contrapposizione esistente tra l'ad di Rcs e il direttore uscente del Corriere della Sera , Ferruccio De Bortoli, apertamente anti-renziano, e sostenuto da Bazoli. Completa il quadro l'indiscrezione di fonti finanziarie che ad assistere Fininvest-Mondadori, nell'offerta ed eventuale trattativa con Rcs, sarà Unicredit, primo azionista di Mediobanca (a sua volta tra i grandi soci di Rcs), nonché importante creditrice della società. Il cui vicepresidente, Fabrizio Palenzona, si sta muovendo da tempo per nuovi equilibri tra i soci Rcs.

 

La prossima riunione del cda di Rcs è in agenda per l'11 marzo, con l'approvazione del bilancio 2014. I consiglieri però, secondo fonti finanziarie, potrebbero essere convocati prima di quella data qualora arrivasse l'offerta vincolante della Mondadori. Intanto il titolo Rcs continua a galoppare: ieri è cresciuto del 2,28%, portando al 40% la performance dell'ultimo mese.

 

 

2. MONDADORI VERSO L’ACQUISTO DEI LIBRI RCS. SARÀ IL GIGANTE DELL’EDITORIA

Simone Filippetti per www.ilsole24ore.com

 

marina e berlumarina e berlu

Dopo mesi di indiscrezioni, sembra fatta la maxi-aggregazione nel mondo dei libri. La Mondadori della famiglia Berlusconi è a un passo, secondo rumors, dal rilevare la Rcs Libri dalla storica casa editrice del Corriere della Sera.

 

Ci sarebbe un sostanziale via libera da entrambe le parti e l’operazione avrebbe un forte senso industriale: nascerebbe un colosso dei libri (con una quota di mercato del 40%) in grado di avere un peso negoziale contro lo strapotere dei distributori (vedi Amazon). Il valore della transazione, secondo l’agenzia Reuters, sarebbe di 120-150 milioni di euro.

 

In via Solferino, dove l’ad Pietro Scott Jovane ha bisogno di fare cassa per ridurre i debiti, trovano un’acquirente per un asset non più ritenuto strategico e incassare liquidità consistente.

 

RENZI MARCHIONNE ALLA FABBRICA CHRYSLERRENZI MARCHIONNE ALLA FABBRICA CHRYSLER

Con quali risorse Mondadori, già gravata da circa 300 milioni di debiti, finanzierebbe un’acquisizione non banale? In prima fila c’è Unicredit che avrebbe in mano il dossier. Le banche sono pronte a finanziare a debito. Non è escluso che Mondadori possa metterci anche del capitale proprio: tra le banche si parla di un aumento di capitale. Dove l’azionista Fininvest farebbe la sua parte. Ma dal quartier generale della holding del Biscione, così come dalla Mondadori, rispondono con un «No Comment».

 

In serata, è arrivata l’ufficializzazione delle indiscrezioni. Su richiesta della Consob, la Mondadori ha informato di aver sottoposto a Rcs MediaGroup una manifestazione di interesse non vincolante relativa a una eventuale operazione di acquisizione dell'intera partecipazione detenuta da Rcs in Rcs Libri, pari al 99,99% del capitale sociale, nonché dell’ulteriore complesso di beni e attività che costituiscono l’ambito librario di RCS MediaGroup. Dal quartier generale del gruppo del Corriere hanno replicato che .il consiglio di amministrazione si è riservato ogni valutazione in merito.

 

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