venditti izzo de gregori cocciante

VE LO IMMAGINATE DE GREGORI CHE CANTA “GRAZIE ROMA” E VENDITTI CHE INTONA “RIMMEL”? STASERA ALL’OLIMPICO DI ROMA VIA AL TOUR DEGLI AMICI RITROVATI CINQUANT'ANNI DOPO LO STORICO DISCO INSIEME (“THEORIUS CAMPUS) – QUANDO VENDITTI SCRISSE L'INNO DELLA ROMA DE GREGORI RIMASE “SPIAZZATO” – OGGI DICE: “INVECE È UNA STRAORDINARIA CANZONE. LA CANTO IN CERTI MOMENTI FORMIDABILI DELLA MAGICA” – "TRA ME E ANTONELLO NON CI SONO MAI STATI GIOCHI SPORCHI. FORSE UN PO’ DI SANA COMPETITIVITÀ, MA È NORMALE TRA ARTISTI” – VIDEO

 

Claudio Fabretti per leggo.it

 

Cinquant'anni dopo lo storico disco insieme (“Theorius Campus”), per la prima volta in un intero concerto fianco a fianco dai tempi del Folkstudio. In mezzo, un infinito tira e molla, fatto di amicizia e rivalità, dissapori e riavvicinamenti. “Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?” è un verso di Lucio Battisti ma si può adattare perfettamente ai due cantautori in scena sabato alle 21 all'Olimpico: Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Due lati opposti della stessa faccia. Quella di un cantautorato romano che nell'umida cantina del tempio folk situato nel cuore di Trastevere affondava le sue radici. E “come i pini di Roma la vita non li spezza” al punto da poter dire per l'ennesima volta “questa notte è ancora nostra”, citando una celebre hit del primo (“Notte prima degli esami”), quella dove era proprio contenuta la celebre allusione ai “quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla” (gli altri due della compagnia erano Ernesto Bassignano e il compianto Giorgio Lo Cascio).

 

 

VENDITTI IZZO DE GREGORI COCCIANTE

E così, rieccoli qua: De Gregori detto il principe, schivo e riservato, e Venditti Antonio detto Antonello (ma anche "Il cicalone" o “Toshiro”, come Mifune), generoso e compagnone. Così lontani, così vicini. Canteranno insieme, come due vecchi amici, tra una battuta e l’altra, le canzoni di una vita. Ad affiancarli sul palco dello Stadio Olimpico una superband d’eccezione, composta da musicisti che da anni collaborano con loro: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel e mandolino).

 

In scaletta non mancheranno i loro successi storici, alcuni dei quali canteranno insieme, come è già accaduto di recente con “Roma Capoccia”. E troveranno spazio anche i due brani che hanno recentemente reinterpretato unendo le loro voci in un singolo: “Generale” e “Ricordati di me”.

 

“La commemorazione l’abbiamo già fatta. Adesso facciamo un’altra cosa. Quello che non abbiamo fatto ai tempi di Theorius Campus: essere un vero duo”, è l’ambizioso proposito di Venditti. “Per decenni abbiamo avuto due suoni e due modi di scrivere canzoni paralleli, nel senso che non si incontravano mai – ha osservato invece De Gregori -  Questo distacco, durato tantissimi anni, ci permette adesso di ricollegare due storie musicali e due modi di cantare, di far tornare i conti”.

 

 

 

Ad accoglierli, sarà la loro platea naturale, quella di una Roma un po’ mamma e un po’ matrigna, che non ha mai dimenticato di coccolarli, ma che, tra un successo e l'altro, non ha lesinato anche qualche sporadico veleno (si pensi ad esempio alle polemiche sorte nei confronti di Antonello dopo la festa scudetto della Roma nel 2001).  Anche tra i due protagonisti non sono mancati momenti di tensione. Come quando, dopo il successo di “Theorius Campus”, De Gregori rimase deluso dalle attenzioni dei discografici per Venditti, che all'epoca mostrava maggior appeal commerciale: tutti dietro a “Roma Capoccia” e nessuno che cogliesse la delicatezza della sua “Signora Aquilone”… Oppure quando quest'ultimo scrisse l'inno della Roma e il collega non apprezzò. Salvo poi chiedere ammenda qualche anno dopo dicendo “all'epoca rimasi spiazzato, da cantautore impegnato con la puzza sotto il naso, da cantautore col ‘k’. Invece è una straordinaria canzone. La canto in certi momenti formidabili della Roma, come si fa a non cantarla!”.

 

de gregori venditti 3

Ma alla fine ha sempre prevalso l'amicizia: “Siamo persone diversissime come carattere e come scelte di vita, però anche simili per la nostra voglia di comunicare – spiegherà in un'intervista De Gregori - In certi momenti il nostro rapporto si è molto rarefatto. Ma senza litigi. E nella vita succede. Di base c’è un grande affetto che nasce dal nostro passato. Quando uno divide le esperienze da ragazzo con un’altra persona, poi qualcosa ti rimane dentro. Non ci sono mai stati giochi sporchi tra noi. Forse un po’ di sana competitività, ma è normale tra artisti”.

 

 

 

de gregori venditti 2

Oggi, in un mondo lontano anni luce da quello delle utopie e degli scontri ideologici dell'era del Folkstudio, Venditti e De Gregori si ripresentano con le loro due grandi valigie piene di canzoni che hanno fatto, in qualche modo, la storia d'Italia. Dalla tensione degli anni di piombo al disimpegno degli anni 80, dal marcio di Tangentopoli all'era della disillusione. Un percorso che si è nutrito anche di fatti di cronaca, dalla Festa dell'Unità di “Modena” all'impegno militante di “Bomba o non bomba” e alla tragedia della droga di “Lilly”, dall'affresco nazionale in chiaroscuro di “Viva l'Italia” alla poesia degli ultimi di “Santa Lucia” e della “Donna Cannone”. Un racconto in versi e note che ha accompagnato le emozioni e l'immaginario di un paese intero, senza tralasciare squarci di pura fantasia, magari camminando sui “Pezzi di vetro” o immaginando “Lo stambecco ferito”.

 

 

 

de gregori venditti

Lo show allo Stadio Olimpico sarà solo l’avvio di un lungo tour estivo, prodotto e organizzato da Friends & Partners, che vedrà Venditti e De Gregori impegnati nelle seguenti date:

 

 

 

7 luglio - Ferrara - Piazza Trento Trieste (Summer Festival)

 

10 luglio - Lucca - Piazza Napoleone (Summer Festival)

 

12 luglio - Palmanova (UD) - Piazza Grande (Estate di Stelle)

 

14 luglio - Marostica (VI) - Piazza Castello (Summer Festival)

 

16 luglio - Cattolica - Arena della Regina

 

18 luglio - Treviso - Arena della Marca

 

19 agosto - Fasano (BR) - Piazza Ciaia

 

21 agosto - Lecce - Pala Live (Oversound Festival)

 

VENDITTI DE GREGORI 11

23 agosto - Roccella Jonica (RC) - Teatro al Castello (Summer Festival)

 

27 agosto - Taormina (ME) - Teatro Antico

 

28 agosto - Taormina (ME) - Teatro Antico

 

DE GREGORI VENDITTI 15THEORIUS CAMPUS VENDITTI DE GREGORIDE GREGORI VENDITTI 66

 

antonello venditti lucio dalla claudio baglioni simona izzo francesco de gregorifiorello venditti de gregoriFIORELLO VENDITTI DE GREGORIFIORELLO DE GREGORI VENDITTIvenditti de gregoriantonello venditti de gregori

Ultimi Dagoreport

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…