LA STELLA PIU’ VECCHIA? HA 13,6 MILIARDI DI ANNI PORTATI BENISSIMO - SI TROVA A 6 MILA ANNI LUCE DA NOI E LA SUA SCOPERTA APRE NUOVE TEORIE SUL BIG BANG E SU COME SI E’ FORMATO L’UNIVERSO

video http://www.dailymail.co.uk/video/sciencetech/video-1083046/WATCH-Incredible-artists-impression-Supernova-Explosion.html



di Antonio Lo Campo per www.lastampa.it


La stella più vecchia dell'universo sarebbe lei: è quella che porta la sigla SMSS J 031300.36-670839.3. E' stata scoperta di recente e, d'altra parte, che possa essere la più antica dell'universo lo dimostra la sua età: 13,6 miliardi di anni, una cifra molto vicina all'età di inizio e formazione dell'universo, così come buona parte degli astrofisici e cosmologi ci hanno confermato dopo la straordinaria mappatura effettuata di recente dal satellite europeo "Planck".

Questa stella è stata scoperta da un gruppo di astronomi della Australian National University e, secondo i loro calcoli (che naturalmente necessiteranno di conferme) lo studio di questa stella potrebbe portare a nuove teorie sul Big Bang e sull'evoluzione dell'universo.

Cento milioni di anni: un periodo decisamente "breve" dopo il Big Bang
La stella, che si trova a circa 6.000 anni luce dalla Terra, si sarebbe formata circa 100 milioni di anni dopo il Big Bang, quindi all'inizio della formazione dell'universo, che gli scienziati stimano sia avvenuta 13.7 miliardi di anni fa. La scoperta di questa stella è considerata un caso fortuito: secondo Stefan Keller, che guida il team dei ricercatori che hanno effettuato la scoperta, ci sarebbe stata soltanto una possibilità su 60 milioni di scovarla.

L'equipe di studiosi guidata da Keller dell'Università Nazionale Australiana, comprende anche il fisico Brian Schmidt, premio Nobel 2011 per la scoperta riguardante l'accelerazione dell'universo; il team di astronomi australiani, per individuare la stella ha usato il telescopio ottico Sky Mapper a Siding Spring presso Coonabarabran, nell'entroterra di Sydney, un osservatorio ottico da 1,35 metri ad angolo largo. Il lavoro, è stato pubblicato sulla rivista di lavori scientifici Nature.

Ma com'è fatta questa stella? Si pensa che abbia avuto la sua origine da una sorta di «supernova primordiale». A stabilire la sua età (con relativa certezza) è stata l'analisi della sua composizione. La stella, infatti, sarebbe formata da materiali ferrosi, originatisi appunto da una supernova, cioé una stella esplosa, di quelle ad alta energia: «Il livello di ferro nell'Universo aumenta con ogni nuova generazione di stelle - ha spiegato Stefan Keller - Possiamo usarlo come una specie di orologio per determinarne l'età: in questa stella il ferro compare in misura nettamente minore che in tutte le altre stelle conosciute. Quindi deve essere per forza più antica».

«Gli astrofisici riescono a spiegare la lunga vita delle stelle (il Sole ha un'età di circa 4,5 miliardi di anni - ndr) solo con la liberazione di energia nucleare - ci spiega Piero Galeotti, professore di fisica sperimentale e ricercatore in astrofisica - in particolare con il bruciamento dell'idrogeno e, in seguito, dell'elio. Il processo di bruciamento prosegue poi con i successivi elementi chimici e si arresta quando la temperatura interna della stella non è più in grado di fondere elementi chimici più pesanti».

Il segreto? La sua composizione chimica
La stella fa parte della seconda generazione, formatasi 100 milioni di anni dopo il Big Bang, che segnò la nascita del cosmo 13,7 miliardi di anni fa. In termini astronomici è (abbastanza) vicina alla nostra galassia, la Via Lattea, ed è una fra i 60 milioni di stelle fotografate dalla grande fotocamera digitale dello Sky Mapper.

Sembrava una stella tradizionale, ma l'analisi della sua luce ne ha rivelato una composizione chimica molto particolare. Con sorpresa degli scienziati, non aveva livelli percepibili di ferro, e questo ne ha rivelato l'età: «I livelli di ferro nell'universo continuano a salire. Se troviamo una stella che ha una quantità minima di ferro, vuol dire che è molto vecchia», aggiunge Keller.

"Alla fine dell'evoluzione" - aggiunge Galeotti - "la maggior parte delle stelle terminano la loro esistenza con un processo esplosivo che distribuisce nello spazio gli elementi chimici che ha sintetizzato nel suo interno; per questo motivo, le stelle giovani si formano da nubi arricchite di elementi chimici pesanti.

Quindi, solo le stelle molto vecchie, come quella osservata, sono composte prevalentemente di elementi chimici leggeri e sono prive di elementi, come i metalli, che si osservano invece nelle stelle più giovani, come il Sole".

Piero Galeotti, ha svolto attività di ricerca per l'INFN e il CNR, ed è stato tra i ricercatori che assistettero, tramite strumenti, all'esplosione della supernova del 1987, quella della Nube di Magellano: "Proprio l'assoluta mancanza di elementi pesanti" - aggiunge il docente e ricercatore torinese - "se confermata, potrà indicare la "vecchiaia" di questa stella, ma sarà necessario ottenere anche altre informazioni scientifiche di diversa natura tra cui, per esempio, le caratteristiche del suo moto nella Galassia.

Infatti, se la sua età fosse veramente di 13,6 miliardi di anni, questa stella si sarebbe formata quando la Galassia non aveva ancora raggiunto la forma spirale di ora, e il suo moto non sarebbe sul piano galattico, come avviene, per esempio, per il Sole".

E comunque, una prima conferma della scoperta in realtà c'è già stata. Ed arriva dal telescopio Magellano, in Cile, le cui osservazioni indicano che la stella è composta solo di idrogeno, elio, carbonio, magnesio e calcio, mentre la maggior parte delle stelle contiene anche tutti gli altri elementi.

In pratica, questa stella appena scoperta, offre agli scienziati "la prima 'impronta digitale' di una stella di prima generazione" ha detto Keller. Le primissime stelle si formarono infatti dalla condensazione di idrogeno, elio e litio, i soli elementi presenti subito dopo il Big Bang. "Questa scoperta" - conclude Galeotti - "a mio parere è molto importante per capire cosa avvenne all'inizio dell'Universo, anche se sono necessari altri dati per avere informazioni più precise e sicure".

 

Stefan Keller e Mike Bessell a capo del team che ha fatto la scoperta Il telescopio SkyMapper Esplosione di una stella ovvero Supernova La stella piu vecchia dell universo

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...