QUI SUCCEDE UN QUARAN-TOTTI! - LA ROMA STA PENSANDO DI CHIAMARE IL NUOVO STADIO “TOTTI ARENA”! - IL PUPONE STA RINEGOZIANDO IL CONTRATTO: SCADE NEL 2014, SE PROROGATO FINO AL 2016 ARRIVERÀ AI FATIDICI 40, L’ETÀ IN CUI VUOLE APPENDERE GLI SCARPINI - MA IL CAPITANO HA UN CONTRATTO STELLARE, E PALLOTTA È UN OSSO DURO - ALTRA IDEA: UNA CONVOCAZIONE-TRIBUTO IN NAZIONALE PER TOTTI, COME ACCADDE PER PIOLA NEL 1952 E BAGGIO NEL 2004…

1. ROMA, IL NUOVO STADIO SARÀ LA TOTTI ARENA?IL CLUB GIALLOROSSO STA PENSANDO DI INTITOLARE IL NUOVO IMPIANTO AL SUO CAPITANO
Alberto Ghiacci per www.corrieredellosport.it

La candidatura c'è. E non potrebbe essere altrimenti. Quando si parla di Totti si parla della Roma e viceversa: sarà così per molto altro tempo ancora, visto che il capitano (per ora) ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria dei marcatori di serie A di tutti i tempi. Ce ne vorranno, di anni, per rivedere un'impresa simile. E forse non basterà tutto il tempo del mondo. Totti e la Roma sono un tuttuno: e allora il futuro stadio di proprietà del club potrebbe essere proprio intitolato proprio a lui, che più di tanti altri protagonisti della storia giallorossa ha saputo superare tanti momenti difficili andando sempre oltre.

Oltre i record, soprattutto. In giro per il mondo chi pensa alla Roma pensa a Totti, ecco perché un'impianto che porti il nome del capitano sarebbe visto di buon occhio da tutti. Anche dalla stragrande maggioranza dei tifosi romanisti, che in passato espressero parere favorevole all'ipotesi. Si tratterebbe di onorare il più grande campione di sempre, uno dei più grandi italiani, tra i fenomeni del calcio dei sempre. Un campione, appunto, che anche all'estero è inquadrato come rappresentante primo del club giallorosso: la Roma ci sta pensando, perché la soluzione più a portata di mano potrebbe essere la più indicata, quella appoggiata a furor di popolo. Azzeccata, insomma.


2. ROMA, TOTTI PRENOTA IL TRONO E PREPARA LA FESTA IN AZZURRO
Da www.gazzetta.it

Confessiamo, nelle ore in cui la santificazione gli ha già fatto spuntare un'aureola (ovviamente giallorossa) in mondovisione, abbiamo parlato con alcuni degli amici più cari per provare a mettere in piazza i suoi difetti. Confessione bis: abbiamo trovato poco. Francesco Totti, per tutti, è uno scrigno di virtù. "Certo, a volte è permaloso", oppure "è ghiotto ma adesso meno di prima", o anche "non si rende conto del suo potere mediatico", ma con gli anni "è diventato più sensibile".

Insomma, gli occhi lucidi che l'ingresso in campo dei figli Cristian e Chanel hanno fatto rimbalzare in tutte le case d'Italia, rappresentano l'evoluzione di un ragazzo scanzonato che il tempo ha fatto diventare uomo, abituandolo a convivere anche con gli infortuni e relativi effetti collaterali (sulla tibia sinistra ha una placca di metallo tenuta insieme da 10 viti).


FIGLI & TARGA - D'altronde con Totti le stagioni sono state generose. Vent'anni fa, il 28 marzo 1993, esordiva in A, il 4 settembre 1994 segnava il suo primo gol (al Foggia) e adesso siamo ancora qui a parlare di lui, a celebrare i 225 gol che gli sono valsi l'aggancio a Nordahl al 2° posto nella classifica dei cannonieri della A a girone unico, a commuoverci per le magliette dei figli con la scritta "Sei forte papà" e a pensare con un sorriso al pathos che c'è stato dietro quella improvvisata, ovvero una corsa con i nonni materni - quelli paterni erano in tribuna - consumata nel finale di partita, perché se il Genoa avesse strappato punti la festa non sarebbe stata celebrata.

Adesso si guarda avanti. Alla targa per il sorpasso che la Roma ha già preparato e a quell'inseguimento a Piola, regale a quota 274 reti, che darà un nuovo senso a uno sfolgorante tramonto. "A breve termine il primo traguardo è agguantare la zona Champions - ha detto Totti - nel lungo periodo punto al primato di Piola, anche se so che è difficilissimo. Se dovessi smettere il prossimo anno, poi, non ci riuscirei mai". Proprio vero, visto che il suo contratto scade nel 2014. Ma il capitano può stare tranquillo perché il rinnovo sembra una formalità. D'altronde anche il global ceo Italo Zanzi ha detto: "Abbiamo capito che Francesco è un asset formidabile" e allora la formula - che sia biennale (come vuole Totti) o annuale con opzione(come gradirebbe il club) - non ostacolerà il nuovo matrimonio. D'altronde c'è bisogno di accelerare, visto che mantenendo l'attuale media-gol, gli occorrerebbero 114 partite per agguantare Piola.

PALLOTTA & CO. - Se il mezzo miracolo accadesse, i complimenti giunti ieri (Capello, Del Piero, Mazzone, Materazzi, Malagò, Veltroni e ovviamente il presidente Pallotta, oltre a tanti altri) crescerebbero in modo esponenziale. A proposito, come finale di partita sta prendendo corpo l'idea di una convocazione tributo per Totti in Nazionale, proprio come accadde per Piola a Firenze, nel 1952, contro l'Inghilterra, e a Roberto Baggio a Genova, nel 2004, contro la Spagna. Prandelli da tempo ha detto di non essere contrario all'idea, ma toccherà alla Figc muoversi, tenendo conto che i calendari intasati non favoriscono neppure le iniziative più belle. Ma non disperiamo. D'altronde, in questi vent'anni, capitan Totti ci ha abituato ai miracoli.

 

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