papa francesco e la tesi choc del gesuita ecologista

LODATO SII MIO SIGNORE, PER FRATELLO VIRUS… - LA TESI CHOC DEL GESUITA ECOLOGISTA: “IL COVID-19 FA BENE ALL'AMBIENTE” - IL PORTALE UFFICIALE DEL VATICANO PUBBLICA UN TESTO DI PADRE MAYAKI, POI LO RIMUOVE - FAR PASSARE LA PANDEMIA COME UNA SORTA DI ‘BENEDIZIONE DIVINA’ A FAVORE DEI PESCI DEL MARE E DEGLI UCCELLI DEL CIELO E’ FRANCAMENTE TROPPO…

 

Lorenzo Bertocchi per “la Verità”

 

LA TESI CHOC DEL GESUITA ECOLOGISTA

Anche il Vaticano ha il suo Gunter Pauli. Come il consigliere economico di Giuseppi, anche tra le sacre stanze c' è chi si lancia nel genere fantascientifico. E se Pauli ammiccava a connessioni tra il 5G e la diffusione del Covid-19, il padre gesuita Benedict Mayaki ha pubblicato sul portale ufficiale Vatican news un articolo per spiegare i benefici all' ambiente del coronavirus.

 

papa francesco

Un afflato ecologista, quello del gesuita, da far impallidire persino Greta Thunberg e da sfiorare vette malthusiane che vedono nell' uomo il problema da eliminare per onorare santa Madre Terra. Devono essersene accorti anche al dicastero pontificio per le comunicazioni perché l' articolo, intitolato «Coronavirus: l' improbabile alleato della Terra», pubblicato il 30 marzo, è stato rimosso dopo qualche ora. Giustamente in Vaticano ci si guarda bene dal valutare la pandemia da 42.000 morti come un castigo di Dio, ma deve essere sembrato troppo farla passare come una sorta di «benedizione divina» a favore dei pesci del mare e degli uccelli del cielo.

 

Il padre Mayaki, infatti, nel suo saggio magnificava le meravigliose sorti progressive del coronavirus per i pesci dei canali di Venezia, addirittura, ha scritto con poesia, «gli uccelli migratori, compresi i cigni, sono stati avvistati attraverso i corsi d' acqua della città». E poi la Cina: «il più grande emettitore di carbonio del mondo», ha scritto nell' articolo desaparecido, «ora ha una significativa riduzione della concentrazione di biossido di azoto nell' aria».

Papa Francesco da solo in Piazza San Pietro

 

Anche a Hong Kong pare che ora si respiri come sulle Dolomiti, visto che ha avuto un «miglioramento della sua qualità dell' aria». Tutto questo grazie a lui, il coronavirus. Che sta ammazzando svariate migliaia di uomini e donne, sta costringendo a una quarantena forzata milioni di famiglie e, infine, falcia allegramente l' economia e il futuro del mondo intero. Però, dice il padre gesuita, «sta avendo un beneficio non intenzionale: la Terra sta guarendo se stessa». Meno male, se no qualcuno potrebbe davvero cominciare a parlare di castigo divino.

 

Per il gesuita ecologista è benedetto, invece, il lockdown, per cui «i cambiamenti nel comportamento umano dovuti alla pandemia del virus Covid-19 stanno portando benefici non intenzionali al pianeta». Bontà sua, Mayaki ha espresso almeno il desiderio che si sviluppi presto un vaccino e così riavviare anche le economie nazionali, ma senza dimenticare la salutare lezione e «prendere in considerazione opzioni sostenibili».

Papa Francesco da solo in Piazza San Pietro

 

Se c' è una cosa che questa terribile pandemia insegna, ci perdoni il gesuita ecologista se lo ricordiamo, è l' importanza dell' uomo nel governo della natura, quel fattore razionale e di custodia che permette a noi di abitare questo pianeta senza finire in balia delle intemperie, della fame e delle malattie.

 

Sarebbe ora che prelati, teologi e vescovi, ricominciassero a dirlo, perché così si capirebbe come custodire davvero il creato senza scivolare su articoli come quello che è stato pubblicato sul portale ufficiale del Vaticano.

Le migliaia di persone che stanno perdendo la vita a causa del virus, i loro famigliari che non hanno nemmeno la possibilità di poterli salutare, i tanti che non avranno un lavoro, né di che sfamare i propri figli, non hanno bisogno di un adoratore di Gaia o di parole d' ordine care ai salotti ecological chic. Da un sacerdote, e dal portale ufficiale del Vaticano, si desiderano conforto spirituale e parole di salvezza eterna. Ci basta un semplice «convertitevi e credete al vangelo», perché per le conversioni ecologiche ci attrezzeremo, ma, per favore, non grazie al virus.

 

 

 

2 - UN GESUITA SEDOTTO DAL CORONAVIRUS

Fausto Carioti per “Libero quotidiano”

 

coronavirus terapia intensiva bergamo

«Lodato sii mio Signore, per fratello virus, attraverso il quale ripulisci nostra madre Terra. Egli è bello, giocondo, robusto e forte». Parole appena diverse, ma identica sostanza, sono apparse il 30 marzo scorso su Vatican News, il sito di notizie del Vaticano, letto in tutto il mondo e affidato alle cure del prefetto per la Comunicazione Paolo Ruffini e del direttore Andrea Tornielli. L' articolo era in inglese, firmato dal sacerdote gesuita Benedict Mayaki, e sprizzava gaudio già nel titolo: «Coronavirus: Earth' s unlikely ally». Ovvero: «Il Coronavirus, l' improbabile alleato della Terra».

 

È stato rimosso in seguito alla rivolta dei lettori, che a quanto a pare hanno un afflato panteistico e un amore per Greta Thunberg inferiori a quelli delle gerarchie bergogliane. Internet però non dimentica, e alcune testate cattoliche (l' americana LifeSite, il sito del vaticanista Aldo Maria Valli) ne hanno conservato copia.

 

papa francesco

Sappiamo così che secondo Mayaki, e il prestigioso portale che lo ha ospitato, grazie alla riduzione delle attività umane «la Terra sta guarendo se stessa», finalmente. «In Italia, i pesci sono tornati nei canali di Venezia. Meno turismo e trasporto dell' acqua hanno permesso alle acque torbide di posarsi. Gli uccelli migratori, compresi i cigni, sono stati avvistati mentre scivolavano sui corsi d' acqua della città».

 

E mica solo da noi, simili meraviglie. La Cina, il Paese che emette più gas serra al mondo, «sta avendo una riduzione significativa nella concentrazione di diossido di azoto presente nell' aria». Hong Kong, «una città che lotta contro l' inquinamento atmosferico, ha visto un miglioramento della qualità dell' aria». Per non parlare della «riduzione globale dei viaggi aerei, terrestri e marittimi», la quale «sta portando benefici al pianeta», giacché «il solo trasporto aereo contribuisce per oltre il due per cento alle emissioni globali di carbonio».

 

Il ritorno al Paradiso perduto, insomma. A parte il dettaglio delle migliaia di morti, sulle quali però il buon gesuita evita di indugiare, limitandosi a notare, tautologico, che la pandemia «è un problema di salute globale». A suggello finale, l' inevitabile citazione dall' enciclica Laudato si' di Francesco: «Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli».

 

PAPA FRANCESCO A SAN MARCELLO AL CORSO

Anche in tempi di Pachamama, la divinità amazzonica che rappresenta Madre Terra e nei mesi scorsi ha trovato accoglienza e devozione prima nei giardini vaticani e quindi nella chiesa di Santa Maria in Traspontina (o forse proprio perché il vento che spira da San Pietro è questo), il riferimento al testo papale non ha placato gli inferociti lettori. «Disgustoso. Vergogna su Vatican News per averlo pubblicato», ha commentato Edward Peters, professore di diritto canonico e consulente del tribunale della Santa Sede. E così molti altri, tra sacerdoti, teologi e semplici fedeli, che hanno consigliato a Ruffini e Tornielli l' imbarazzata rimozione dell' imbarazzante testo.

 

Il quale, però, un pregio lo aveva: era in linea con il pensiero del pontefice argentino. Era stato Bergoglio, nell' omelia di venerdì, a dire che la «tempesta» è avvenuta perché «non abbiamo ascoltato il grido del nostro pianeta gravemente malato». Il povero discepolo gesuita non aveva fatto altro che abbeverarsi alla fonte del maestro.

reparto di terapia intensiva brescia 7PAPA FRANCESCO A PIEDI IN VIA DEL CORSO

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