CARTA DA CULO - TREVI CONCORDA CON ASOR ROSA: “LA CRITICA NON C’E’ PIU’, LA SOCIETA’ LETTERARIA E’ MORTA. RESTANO SOLO I TITOLI CHE VINCONO LO STREGA O QUELLI CHE VANNO IN CLASSIFICA: 9 SU 10 SONO LIBRI DI MERDA”

clm08 emanuele treviclm08 emanuele trevi

Silvia Truzzi per il “Fatto Quotidiano”

 

Il dibattito, molto acceso, che seguì l’uscita di Scrittori e popolo avvenne all ’interno di quella che Alberto Asor Rosa definisce “società letteraria”: una comunità dove le proposte di poetica, le riflessioni sul senso e gli orizzonti della letteratura acquistano cittadinanza.

 

Che oggi – spiega il professore – è pressoché scomparsa. “Molta arte del Novecento non avrebbe funzionato senza società letteraria”, racconta Emanuele Trevi. “Penso a un grande poeta come Andrea Zanzotto: quante copie avrebbe venduto senza società letteraria?

 

La società letteraria attribuisce valori e interpretazioni indipendentemente dal mercato o dalla fortuna mondana di un autore. Quando la società letteraria muore, rimangono solo i titoli che vincono il premio Strega, o quelli che vanno in classifica: diciamolo, nove su dieci sono libri di merda”.

 

LIBRI 1LIBRI 1

La critica è una parte importante della società letteraria, contribuisce a un miglioramento della produzione. Perché ha abdicato alla sua funzione?

La critica è il tessuto connettivo. Nella prefazione a La guerra contro i cliché, Martin Amis spiega bene come la critica un tempo garantisse la leggibilità delle opere, al tempo stesso spronando la creatività degli scrittori.

 

Siamo cresciuti con la presenza degli ultimi maestri dell’età della critica: Harold Bloom, Roland Barthes, George Steiner. Oggi non esistono più personalità così influenti: è venuta a mancare una prosa che univa una ricerca filosoficamente fondata, piena di idee collaborative rispetto alla tradizione e nello stesso tempo capace di comunicare le proprie scoperte in forme suggestive.

 

Nessun esempio italiano.

Gli scritti di Gianfranco Contini sono addirittura più complessi di quelli di Gadda e Montale, ai quali dedicò due libri dal titolo emblematico, Quarant’anni di amicizia e Una lunga fedeltà. Ma lo stile di Contini oggi è inconcepibile. È subentrato un giornalismo stupido, pettegolo, unicamente orientato al successo commerciale. Soprattutto poco disposto a concedere “durata ” ai libri.

 

Il massimo della competizione tra le pagine culturali dei giornali è dare un’anticipazione di questo o quell’autore. La ricerca è ristretta agli ambiti accademici e l’informazione è diventata una cassa di risonanza delle strategie editoriali.

Alberto Asor Rosa Alberto Asor Rosa

 

In “Scrittori e massa” Asor Rosa la cita: concorda con lei sul fatto che lo scrittore è ormai solo uno storyteller.

Sono cresciuto nell’idea che chi era nato nel Novecento fosse erede di una tradizione che durava dai tempi di Diderot: il valore consisteva sempre nel tentare l’intentato, nell’alzare l’asticella.

 

Capisco la delusione di Asor Rosa: nonostante una certa differenza di età, proviamo la stessa sensazione di impoverimento. Ma non bisogna mai essere nemici del proprio tempo. Più che deprecare, bisogna affinare l’udito, non stancarsi di riconoscere e descrivere forme autentiche di originalità e follia che gli individui possono sempre produrre, perché in fondo l’individuo è sempre più forte e imprevedibile del clima storico.

 

I libri non durano.

LIBRILIBRI

Viviamo in un’identificazione esagerata della letteratura con un prodotto narrativo standard, che anche se diventa un best seller vive una vita cortissima. La cognizione del dolore di Gadda o Sotto il vulcano di Malcolm Lowry hanno goduto di una durata di decenni.

 

Ora il meccanismo commerciale produce la sparizione di un libro nel giro di pochi mesi. Ma la letteratura si è sempre servita di tempo: agli americani sono stati necessari settant’anni per rendersi conto che Moby Dick era un grande romanzo.

 

Asor Rosa parla anche di una omologazione che nasce dalle operazioni di editing: troppo conformismo, dice.

TREVI 1TREVI 1

La strategia dominante delle grandi case editrici ha come scopo l’appiattimento delle asperità, in nome di ciò che rende vendibile il libro, vale a dire una profonda somiglianza psicologica e ideologica tra chi legge e chi scrive. Nel passato lo scrittore era qualcuno che non la pensava come nessuno e illuminava un orizzonte sconosciuto.

 

L’arte moderna è sempre stata la ricerca di uno scarto. Era possibile che un antisemita come Céline fosse riconosciuto come un grande scrittore dalla stessa gente che aveva orrore dei suoi deliri politici. Oggi lo scrittore di successo deve pensare e dire cose molto corrette: lo scarto non produce profitti.

 

Obietterei che il commercio di libri è sempre esistito.

EMANUELE TREVI 1EMANUELE TREVI 1

Io dico viva il commercio, ma questo è un commercio cieco, senza prospettive. Perché i cosiddetti manager che hanno preso possesso del nostro mondo non sono veri commercianti, sono persone attaccate a modelli astratti, preventivi.

 

Ne ho conosciuto uno, a capo di un marchio italiano grande e prestigioso, che con l’aria di enunciare una verità indiscutibile, mi ha detto che la parola “morte” nel titolo rende invendibile un libro. Dunque oggi Thomas Mann sarebbe stato costretto a cambiare il titolo di Morte a Venezia.

lavagna del premio stregalavagna del premio stregapremio Strega -982x540premio Strega -982x540

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...